Autore: Redazione
05/07/2018

Mediaset: primo semestre raccolta a +2%, rilancio per Rete 4

Crescite a doppia cifra anche per radio e web; Pier Silvio Berlusconi anticipa che i sette mesi «andranno anche molto meglio» e annuncia a breve novità sia sui diritti del calcio sia sugli accordi paneuropei

Mediaset: primo semestre raccolta a +2%, rilancio per Rete 4

Mediaset punta sempre di più sui contenuti e annuncia per il 2019 nuovi investimenti in produzioni originali e in particolare nell’ambito della fiction di Canale 5, destinata sia al mercato italiano sia a quello internazionale. Il vice presidente e amministratore delegato del Biscione Pier Silvio Berlusconi mercoledì 4 luglio ha presentato a Montecarlo i palinsesti autunnali 2018, ribadendo la centralità del business televisivo generalista e tematico in chiaro, quest’ultimo leader in Italia con uno share complessivo vicino all’8% - e l’intenzione di proseguire nella trasformazione digitale di Premium soprattutto dopo il fallimento dell’accordo con Vivendi. «Siamo editori di contenuti presenti su tutte le piattaforme - ha detto Berlusconi - compresa quella satellitare a pagamento» e «pensiamo di avere novità a breve» sulla partnership paneuropea di cui Mediaset dovrebbe essere capofila.
Adv a +2% nel primo semestre
Intanto, il primo semestre del 2018 si chiude con la raccolta pubblicitaria in crescita del 2% sull’anno scorso, migliorando il mercato che altrimenti sarebbe negativo, e grazie alla coda dei Mondiali di calcio anche il periodo da gennaio a luglio sarà positivo e «molto meglio del due per cento» ha detto Berlusconi durante la presentazione dei palinsesti autunnali che si è tenuta ieri a Montecarlo. Conferma Stefano Sala, amministratore delegato di Publitalia, che nel mese di giugno la televisione registra un incremento del 20% sullo stesso mese del 2017, e anche per luglio si attende una tendenza positiva a due cifre, «grazie ai Mondiali ma - precisa - anche senza siamo positivi». Nel primo semestre crescono a doppia cifra anche la radio e il web, quest’ultimo pure a luglio. Il Mondiale dei record di ascolti dopo gli ottavi di finale si colloca su una total audience di 230 milioni di persone, dice Sala, 44 milioni in più del 2014. L’evento continua a generare raccolta, che come già detto in fase di presentazione alla vigilia dell’evento aveva superato l’investimento sui diritti (vedere DailyMedia dell’8 giugno scorso). «Risultati - dice Sala - ottenuti senza la Nazionale italiana, senza il betting e gli alcolici» per via degli orari. Sottolinea ancora Sala che oltre 80 clienti hanno scommesso su tutto l’evento il blocco, oltre 100 hanno investito sull’evento e ora è in corso la vendita dei singoli incontri come fossero finali di Champions League, più i supplementari e i rigori. Inoltre, da ieri la concessionaria potrà contare sulla modalità Mediaset Play attiva su tutta l’offerta di canali: per questo strumento Publitalia raccoglie la pubblicità tv, mentre il second screen è in carico a Mediamond. Publitalia e Mediaset stanno anche per lanciare a settembre un nuovo branded content sui temi dell’automotive in collaborazione con Quattroruote: «Si tratta di contenuti editoriali slegati da una logica di canale o piattaforma che inseguono il target laddove si trova».
Il rilancio di Rete 4
La novità più importante della prossima stagione autunnale è il rilancio di Rete 4 in chiave generalista a partire da settembre, con l’obiettivo di recuperare ascolti soprattutto in prima serata ampliando il target anche agli uomini con un’offerta focalizzata sull’attualità. Cambia anche l’immagine del canale con il nuovo logo. Il daytime resta legato al tradizionale target femminile, anche perché il canale è già molto richiesto dal mercato pubblicitario per il target R.A. «Di sicuro non snatureremo Rete 4» commenta Stefano Sala. Alla rete diretta da Sebastiano Lombardi approdano Gerardo Greco, che dirigerà il Tg4 e avrà anche un programma di approfondimento in prima serarta, e Piero Chiambretti, alla sua “prima volta” nel prime time e su Rete 4. Arrivano anche Nicola Porro con un talk politico, Barbara Palombelli con “Stasera Italia” dal lunedì al venerdì alle 20:30, Roberto Giacobbo con un programma divulgativo in prima serata chiamato “Freedom oltre il confine”. Con questa impostazione «non vogliamo andare contro La7 - ha detto Berlusconi - ma dare un posizionamento più largo e quella dell’attualità ci è sembrata la strada più giusta». Confermati Gianluigi Nuzzi con Alessandra Viero in “Quarto Grado”, restano fuori al momento Paolo Del Debbio e Mario Giordano (già direttore del Tg4 che ha lasciato lo scorso 6 maggio, ndr) con i quali sono allo studio nuovi progetti, e Maurizio Belpietro. «Sono comunque colonne della famiglia Mediaset e griffe di cui abbiamo bisogno. Con Belpietro abbiamo un buon rapporto, troveremo altre occasioni» ha detto il direttore generale dell’informazione Mauro Crippa.
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La visione di Pier Silvio Berlusconi
A breve ci dovrebbero essere novità sia per quanto riguarda la partnership paneuropea con altri broadcaster televisivi, sia sui colloqui con Sky e Perform per poter costruire una offerta di calcio dedicata agli abbonati di Premium. L’offerta che nascerebbe da un accordo con Perform sarebbe legata anche a Infinity e in quel caso «i clienti di Premium sottoscriverebbero un solo abbonamento». Berlusconi ha ribadito che la strada di Premium era già senza calcio sin dalla presentazione del piano al 2020, piano che avvia il processo di digital transformation verso una over the top alla Netflix. A questo proposito, torna sulle dichiarazioni del vice premier Luigi Di Maio sulla necessità di creare una “Netflix italiana”: «Per farla servono risorse, e per averle gli editori devono essere favoriti, non contrastati». Quanto invece al “decreto dignità” che proibisce la pubblicità da parte delle società di betting, afferma: «Attendiamo di capirne meglio i contenuti». Ma in relazione alle critiche di Di Maio, che non hanno risparmiato nemmeno la Rai, l’a.d. di Mediaset ha detto: «Frasi benvenute se spingono a innovare. Ma non si poteva fare di più di quanto abbiamo fatto in termini di innovazione, investimenti e rischio imprenditoriale, da Mediaset España a Premium a Infinity. Ho letto anche io lo stesso report di Morgan Stanley letto dal ministro (sulla fine della tv generalista, ndr) ma già ne avevo letto uno nel 1998». Sulla possibilità che Vivendi possa cercare di contrastare le alleanze internazionali di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi ha detto: «Dovrebbe poi spiegare». L’operazione, di cui Mediaset vuole essere primo azionista, potrebbe coinvolgere operatori di Francia, Germania e Regno Unito. Per quanto riguarda una eventuale alleanza con TIM, Berlusconi ha detto: «È fanta-finanza fuori dal nostro navigatore, ci avevamo pensato un tempo ma è un treno passato». Berlusconi ha anche rivelato di aver avviato colloqui con Matteo Renzi e Lucio Presta in merito ai loro progetti televisivi di cui si è parlato in questi giorni, e che la destinazione potrebbe essere Focus o Rete 4. Sempre in merito a Netflix, Berlusconi ha detto che con l’OTT ci sono rapporti commerciali, e che sono stati avviati confronti in tema di coproduzione ma al momento non c’è nulla di concreto. E sull’idea di Beppe Grillo di vendere due reti Rai e di togliere la pubblicità alla terza, ha detto: «Si mettano d’accordo se la tv è morta o se bisogna vendere per guadagnare grosse cifre». Quanto ai Mondiali, Berlusconi ha ribadito ancora gli ottimi risultati e ha ventilato l’interesse ai diritti di Qatar 2022 ma le cifre che circolano «non rientrano nella logica costi-ricavi di Mediaset». Intanto, il Biscione ha siglato un accordo quadriennale per trasmettere in esclusiva le migliori partite delle Nazionali, Italia esclusa, della Nations League e delle qualificazioni a Euro 2020 e ai Mondiali 2022.
L’autunno di Canale 5
Tornando ai palinsesti, è già definito il ruolo dell’ammiraglia Canale 5 e di Italia 1, dedicata a un target più giovane. La programmazione della rete diretta da Giancarlo Scheri punta ovviamente su Maria De Filippi con “Tu si que vales” dove torna Belen Rodriguez e Iva Zanicchi prende il posto di Mara Venier che va in Rai per “Domenica in”, e dal 2019 con “C’è posta per te” e “Amici”. Simona Ventura presenta “Temptation Island Vip”, Ilary Blasi – per la quale sì è parlato di una riproposizione di “Casa Vianello” in tandem con il marito Francesco Totti; «Magari! E’ un mio sogno» ha commentato Berlusconi – è alla conduzione di “Grande Fratello Vip” e ancora Alessia Marcuzzi guiderà “L’Isola dei Famosi”. Tornano nel prime time Paolo Bonolis con “Scherzi a parte” e “Ciao Darwin” ed Enrico Brignano con due serate evento. Oltre alle fiction italiane e straniere, sono confermati il preserale con Gerry Scotti e Bonolis, “Striscia la Notizia” in access e la tradizionale programmazione del daytime e del weekend. Maurizio Costanzo torna con “L’intervista” e il “Maurizio Costanzo Show”, Nicola Porro con “Matrix”.
Italia 1, comicità e intrattenimento
Il prime time di Italia 1 è caratterizzato da tre serate dedicate alla comicità: “Pintus@OstiaAntica” con Angelo Pintus, “Intolleranza Zero” con Andrea Pucci e “Io sono Battista” con Maurizio Battista. Per l’intrattenimento, oltre a “Le Iene” è previsto uno show sempre con Pucci e una produzione con la Gialappa’s Band. Nel 2019 tornano Nicola Savino con “80 special” e “Colorado” con Paolo Ruffini. Confermati i film e le serie tv internazionali nel prime time e le sitcom di culto nel daytime.