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Operazione chiusa: La Verità di Maurizio Belpietro ufficializza l’acquisizione di Panorama

Autore: Redazione


Il gruppo, che edita l’omonimo quotidiano diretto dal giornalista-fondatore, ha portato a termine la trattativa per acquisire lo storico newsmagazine ceduto dal Gruppo Mondadori

Operazione chiusa e ufficializzata: dopo oltre un mese di trattative Mondadori ha ceduto il settimanale Panorama a La Verità, la società che edita l’omonimo quotidiano fondato e diretto da Maurizio Belpietro. Il gruppo che fa capo alla Fininvest, guidato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri, prosegue, dunque, nella cessione degli asset non ritenuti più strategici, come i periodici di Mondadori France, oggetto di un negoziato con il gruppo francese Reworld Media.

L’acquisizione

L’acquisizione di Panorama da parte di La Verità è stata finalizzata con l’assistenza dello studio legale Bonelli Erede, di R&P Legal e di Futuro all’Impresa Advisory. L’obiettivo di Maurizio Belpietro, direttore ed editore della Verità, come da lui stesso più volte dichiarato, rimane quello di “riportare il settimanale a un posto di prestigio nel panorama dell’informazione italiana. Posto che merita e ha occupato per più di mezzo secolo. Come, i lettori lo scopriranno numero dopo numero, a partire dalla prossima settimana”. Proprio qualche settimana fa, in occasione della festa a Roma per celebrare i due anni dalla nascita della Verità, lo stesso Belpietro si era espresso così: “La stampa non è morta. Ha ancora una sua importanza, ha ancora un suo peso politico e noi siamo qui a testimoniarlo. Era estate quando abbiamo fatto La Verità. Mentre qualcun altro era in spiaggia noi abbiamo pensato che si potesse fare un quotidiano. Non avevamo la sede, non avevamo assunto nessuno, non avevamo un contratto con lo stampatore e non avevamo una linea telefonica: avevamo solo una testata che avevamo depositato a luglio”. Ora, l’iniziativa editoriale raddoppia con l’acquisizione di Panorama. “È una bella scommessa. Una testata così importante potrà affiancarsi alla Verità e noi cercheremo di tornare a fare informazione anche con un settimanale. In fondo Panorama è il grande settimanale di informazione italiano e noi vogliamo poter disporre di uno strumento di questo genere”, ha commentato Belpietro dopo la firma dell’accordo. Dunque, con l’acquisizione di Panorama, che lo stesso Belpietro ha diretto dal 2007 al 2009, si creerebbe un “sistema” che tra quotidiano e settimanale somma, secondo i dati diffusi da ADS relativi al mese di luglio, le oltre 22 mila copie medie diffuse de La Verità e le 146 mila circa del periodico.

La ricostruzione

Intanto, sulle pagine del giornale, dopo aver ripercorso la storia del prestigioso settimanale, Alfredo Arduino definisce ancora meglio le intenzioni del direttore Belpietro. “La sfida di Panorama nell’informazione periodica è sempre stata con il rivale L’ Espresso, i due news magazine per antonomasia. Solo che la testata fondata da Arrigo Benedetti ed Eugenio Scalfari dall’agosto di due anni fa ha modificato la sua natura: esce la domenica, come allegato di Repubblica e non più come giornale autonomo del venerdì. Il direttore Belpietro intende invece rilanciare Panorama in autonomia, senza limitarsi a farne un dorso venduto esclusivamente in abbinamento con La Verità - prosegue il giornalista -, che ad appena due anni dalla sua fondazione è uno dei pochissimi quotidiani con conti in ordine e copie in aumento. E che guarda a un futuro ricco di sfide e progetti. Segno che il giornalismo di qualità, non asservito ad alcun potere economico o politico, continua a convincere, destare interesse e conquistare lettori”. E sempre Arduino sottolinea le caratteristiche informative che dovrebbero riguardare, a questo punto, anche Panorama: “Un’informazione fatta di scoop e inchieste sul campo - scrive -. Senza padroni né padrini, che ha sempre raccontato le notizie di pubblico interesse, senza curarsi che potesse dispiacere a qualcuno di destra o di sinistra. E l’affetto del pubblico ha premiato questa formula e la serietà della linea editoriale, che risponde a un solo padrone: il lettore. In questo senso l’acquisizione di Panorama, testata ammiraglia della Mondadori, è un’altra, importante, sfida per la squadra della Verità. Una squadra che si arricchirà dell’esperienza e della professionalità dei colleghi del settimanale, ai quali la redazione dà il benvenuto”.

Le reazioni

Però, le reazioni sul fronte sindacale non si sono fatte attendere: “Non è possibile pensare di vendere ai saldi 24 persone, 24 lavoratori, 24 giornalisti con una lunga storia professionale alle spalle. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l’Associazione Lombarda dei Giornalisti e l’Associazione Stampa Romana sono al fianco dei 24 colleghi di Panorama in una vertenza per cessione di ramo d’azienda che non ha precedenti”. Questa, in sintesi, la posizione del sindacato dopo che le due società, la cedente Mondadori e la cessionaria La Verità, hanno dichiarato concluso l’esame congiunto previsto dalla legge, “quando è evidente - spiegano Fnsi e Associazioni regionali - che la procedura non può dichiararsi esperita finché il sindacato non abbia avuto chiarite in toto le modalità con cui i giornalisti dovrebbero passare alla nuova società”. Infine, secondo alcune ricostruzioni circolate sulla stampa negli ultimi giorni, dall’operazione di vendita resterebbe escluso il sistema Panorama d’Italia, il brand con cui l’editrice ha organizzato negli ultimi anni diversi eventi in tutta Italia, ottenendo buoni risultati economici dalle sponsorizzazioni, mentre sul fronte della raccolta pubblicitaria, per ora, resterebbe in campo Mediamond.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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