Autore: Redazione
07/06/2018

Condé Nast rilancia L’Uomo Vogue, per ora sono due i numeri all’anno. Il primo esce il 12 giugno con 65.000 copie e record di raccolta

Il magazine, diretto da Emanuele Farneti, punta soprattutto sul mercato internazionale (30% della tiratura), con testi in inglese. Da martedì, per il Pitti Immagine, avrà cinque copertine e una foliazione di 328 pagine, di cui 127 di inserito

Condé Nast rilancia L’Uomo Vogue, per ora sono due i numeri all’anno. Il primo esce il 12 giugno con 65.000 copie e record di raccolta

A 50 anni dalla sua prima uscita, L’Uomo Vogue - uno dei più prestigiosi periodici maschili sul mercato editoriale internazionale - torna in edicola dopo un periodo di pausa e con una formula completamente rinnovata martedì 12 giugno, giorno di apertura di Pitti Immagine Uomo, e festeggia il compleanno con un party a Firenze. Il magazine di Condé Nast, che beneficia di una tiratura di 65 mila copie, il di cui 30% dedicato all’estero, verrà distribuito principalmente con Vogue Italia (e, a regime, anche in canali selezionati) e sarà composto da quattro grandi sezioni.

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Lo sfoglio

Nella prima, “Culture”, si ricordano 50 anni di storia attraverso le immagini più iconiche; i più rilevanti critici internazionali disegnano il futuro del menswear; profili d’autore sono dedicati a cinque direttori creativi di fresca nomina come Riccardo Tisci, Hedi Slimane, Kim Jones, Virgil Abloh e Kris Van Assche; scrittori ed esperti di fotografia disegnano un ritratto dell’uomo contemporaneo; icone di stile raccontano icone di stile. La seconda, “Fashion”, è un lungo, ininterrotto, flusso di immagini di moda. Per il primo numero, la scelta è stata di chiedere a cinque fotografe di dare una loro interpretazione di altrettante categorie dello stile maschile e, allo stesso tempo, di rileggere – reinterpretandoli – i cinque decenni di vita de l’Uomo Vogue. Collier Schorr, Brigitte Lacombe, Annemarieke van Drimmelen, Julia Hetta e Arielle Bobb-Willis hanno quindi ritratto personaggi noti, come Pharrell Williams, modelli e real people: con visioni molto diverse, eppure complementari, di eleganza maschile. Per la terza parte, “Objects”, la redazione ha lavorato a un’approfondita ricerca di capi d’abbigliamento, accessori, oggetti del desiderio maschile. Si vede quindi una ricca selezione di prodotto, fotografata e commentata dagli editors del giornale. Infine, “Affairs”, affronta i temi dello stile maschile dal punto di vista del business: analisi, interviste, commenti e una selezione delle opinioni più significative della stampa internazionale.

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Foliazione e inserito

I testi - firmati, tra gli altri, da insider della moda come Carlo Capasa, Vanessa Friedman e Suzy Menkes, designer come Olivier Roustaing, Marcelo Burlon e Stephen Jones, scrittori come Ivan Cotroneo, Diego De Silva, Marcello Fois, Marco Missiroli e Francesco Piccolo, fotografi come Mert Alas e Paolo Roversi ma, anche, da un’icona maschile come David Beckham - sono pubblicati in inglese, con traduzione in italiano nelle pagine finali, proprio perché il giornale è rivolto soprattutto ai mercati internazionali. Ciononostante, il nuovo logo punta solo sulla parola “L’Uomo”, mentre “Vogue” è sottointeso, ma non visibile graficamente. L’art direction è stata affidata al norvegese (ma che si è formato alla londinese Central Saint Martins) Thomas Persson. «Oggi L’Uomo Vogue - dice il direttore Emanuele Farneti - comincia un nuovo capitolo di una storia editoriale che in cinque decenni ha raccontato, attraverso la lente d’osservazione della moda, le evoluzioni del costume. Non esiste un solo tipo di uomo: per questo, il giornale, attraverso la sua struttura ricca e la molteplicità di punti di vista, sarà aperto, inclusivo e plurale». Eccellente la risposta del mercato: questo fascicolo, che si presenta con cinque copertine, ha un inserito di 127 pagine su una foliazione di 328 e, quindi, con un risultato doppio rispetto al budget inizialmente previsto. Il numero successivo uscirà in ottobre. Proseguiranno ovviamente, infine, le attività digitali del brand, su Instagram attraverso i contenuti foto e video del profilo @luomovogue, e su internet attraverso news e approfondimenti all’interno di Vogue.it, sito dove, del resto, l’audience maschile supera il 20% del totale.