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Primo giorno di festival a base di artificial intelligence: alleata o nemica della creatività umana?

Autore: Redazione


Negli incontri organizzati ieri da Adobe e Dentsu, una panoramica del ruolo delle macchine intelligenti e del loro impatto sul lavoro, la società e il processo creativo, esaminata dal punto di vista di artisti ed esperti di robotica

L’impatto potenziale dell’intelligenza artificiale sulla creatività è un tema molto dibattuto. E sebbene gran parte della discussione si sia concentrata su visioni fantascientifiche lontane, o timori di obsolescenza umana, l’intelligenza artificiale sta già guidando enormi progressi oggi in termini di produttività ed efficienza. E alcuni dei maggiori effetti sono dietro l’angolo per quanto riguarda l’amplificazione e l’accelerazione della creatività umana. Un tema che è stato protagonista del primo giorno al Festival della creatività Cannes Lions e di molti incontri organizzati tra le mura della kermesse. Come la discussione e organizzata ieri da Adobe, dove Jamie Myrold, Vice President of Design della company ha dibattuto insieme a due luminari che vivono all’avanguardia della creatività nell’era dell’intelligenza artificiale: Natasha Jen, designer pluripremiata partner di Pentagram e Mario Klingermann, artista che ha trasformato algoritmi e dati nella sua tela.

Opportunità reali

In che modo, si sono chiesti a Cannes, l’Intelligenza Artificiale influenzerà la creatività e l’aspetto umano del processo creativo? Migliorerà o eroderà la creatività? Se l’espressione creativa e la comunicazione sono intese a suscitare una connessione e una risposta emotiva, quale ruolo giocano realmente le macchina basate sulla logica e la scienza dei dati? Secondo gli ospiti di Adobe, non ci sono dubbi, le opportunità di rendere più efficace la creatività con l’AI: sono reali. «Il machine learnng è già molto integrato nella nostra vita, anche più di quanto crediamo, e il prossimo step è imparare a trovare nell’aumento di questa integrazione, non solo modalità per ampliare l’efficienza, ma anche una fonte di bellezza e ispirazione», spiega Klingermann.

Sensei

Non sono mancati, poi, gli esempi pratici di come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico accelereranno e stimoleranno la creatività umana, e Adobe non poteva che portare il caso della sua piattaforma Sensei, che grazie all’aiuto dinamico dell’AI, tra le altre (innumerevoli) funzionalità permette di creare infinite versioni di una campagna, in tempo reale e analizzando autonomamente tutti gli spunti creativi, a partire da un semplice brief, fino a individuare l’audience più adatta in base al risultato ottenuto. «Noi siamo menti creative perché pensanti, ma abbiamo bisogno comunque di un input per produrre creatività, questo vale anche per l’AI che avrà sempre bisogno di un input umano per fungere da combustibile nel processo creativo», aggiunge Jen.

Uno splendido rapporto umano –macchina

L’intelligenza artificiale, da molti, è vista come una minaccia per alcuni posti di lavoro, ma è davvero così? Storicamente, le innovazioni tecnologiche hanno sempre liberato l’uomo dalla fatica del lavoro, cosa che vale, senza dubbio, anche per l’intelligenza artificiale. Quindi, quali ruoli svolgeranno gli esseri umani? Mentre la definizione di lavoro cambierà, per cosa lavoreremo? Che cosa significherà per noi la felicità? E le agenzie possono trovare un posto in tutto questo?  Kyoko Yonezawa, Creative Technologist di Dentsu Inc. ha discusso di tali questioni in un incontro a Cannes con il professor Hiroshi Ishiguro, scienziato di spicco della robotica e Professore dell’Osaka University e con Kei Wakabayashi, ex editor in chief di Wired Japan. Sul palco anche un’ospite speciale, Totto, un robot umanoide, host televisivo e celebrità androide creata dal professor Ishiguro, TV Asahi e Dentsu, molto nota in Giappone. Per Ishiguro, presto vivremo in una sorta di robot society dove regnerà una simbiosi molto forte tra umani e macchine. La forma umanoide dei robot gioca un ruolo cruciale, poiché rappresenta un’interfaccia familiare, riconoscibile e di conseguenza affine alla cooperazione.

Una nuova società

La vera grande opportunità è quella di avere un nuovo punto di vista sulle cose, perché l’AI può riempire i vuoti nella nostra conoscenza, riducendo i tempi di esecuzione e tutti gli aspetti razionali e routinari del lavoro. La proporzione del tempo dedicato al lavoro diminuirà con il supporto dei robot, ma non la produttività, e si tratta di un’opportunità unica per le persone, poiché permetterà avere più tempo per la formazione e la crescita personale. In sostanza, non dobbiamo temere che i robot ci rubino il lavoro, semmai essere impazienti di avere più tempo per noi, delegando alle macchine. «Potrebbe essere l’alba di una nuova generazione di filosofi», spiega Hishiguro. Creare nuove alleanze tra company e tra agenzie potrebbe essere un primo passo per innovare , così come connettere le persone in community creative per guidare nuove idee e azioni che diano forma ad una società tutta nuova, dove i parametri e le priorità saranno completamente ribaltate.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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