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Casaleggio Associati illustra lo stato attuale e le prospettive future dell’ecommerce: un settore in ascesa

Autore: Redazione


Presentata a Milano la nuova ricerca della società sul tema del commercio elettronico e sul prossimo decennio digitale di aziende e imprese italiane. Nel 2017 il comparto b2c è valso oltre 35 miliardi di euro solo nel nostro Paese

Acquisti automatizzati, interfacce vocali, one moment marketing, ma anche nuovi investimenti, massimizzazione del lifetime value e relazioni totalmente rivoluzionate: la presentazione del nuovo report della Casaleggio Associati “E-commerce in Italia 2018, Futuro ed Evoluzione dell’ecommerce dal 2018 al 2028” è un vero e proprio salto nel futuro. Settore in crescita “L’ecommerce è l’unico settore che registra una crescita a due cifre e le previsioni ci indicano che continuerà a crescere in questa direzione - afferma Davide Casaleggio -. Lo scorso anno 1,79 miliardi di persone nel mondo hanno effettuato un acquisto online, cioè il 26,8% della popolazione mondiale, per un fatturato pari a 2.290 miliardi di dollari. Per il 2018 è prevista una crescita dell’8% del numero di persone che acquistano online, mentre per il 2021 si stima un raddoppio del fatturato a 4.479 miliardi. La crescita che registreremo nel prossimo decennio sarà sempre più rapida e significativa, e definire una corretta strategia in ambito ecommerce è fondamentale per il successo del business italiano”. Internazionalità e glocal Un’evoluzione dettagliata, quella presentata dalla Casaleggio Associati, che analizza il mondo dell’acquisto virtuale dal 1998 a oggi, prospettando lo scenario che si presenterà a imprese e aziende del nostro Paese da qui a dieci anni in termini di trend ed evoluzione del mercato. A partire dall’internazionalizzazione: con un baricentro economico del mondo ormai asiatico, è necessario per le aziende italiane sfruttare le opportunità dell’ecommerce internazionale e puntare al Glocal - settore in cui le nostre imprese faticano a inserirsi, con il 35% dei canali digitali aperti solo in Italia. Cliente al centro e mobile Ma non solo: secondo il report della Casaleggio Associati, per sopravvivere in questo scenario è fondamentale mettere il cliente al centro in tutte le fasi del processo. Sarà quindi necessaria l’integrazione tra on e offline, rendendo l’acquisto una vera e propria esperienza, e maggior attenzione ai nuovi dispositivi usati dal cliente, prima di tutto il mobile: la percentuale di fatturato mobile sul totale delle vendite online per le aziende italiane è passato dal 5% del 2012 al 28% dello scorso anno, valore che si prospetta in continua crescita. Attività strategiche Per avere successo in un mercato sempre più digitale e competitivo, le imprese del BelPaese dovranno puntare anche alla massimizzazione del lifetime value e dello share of relation, allo sviluppo dell’advertising customizzato sulle esigenze dei singoli momenti di vita delle persone, arrivando a rendere concreti ormai sempre meno futuristici consegna a misura del cliente e gli acquisti automatizzati. L’Italia In Italia la diffusione dell’online ha raggiunto l’89,9% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni, con 43 milioni di italiani che dichiarano di poter accedere a internet da dispositivi fissi o da mobile. Questo dato è in crescita del 3,5% rispetto allo scorso anno. Sempre più diffuso l’accesso a internet da smartphone che supera il desktop. Circa 37,5 milioni di individui, ossia il 78,4%, utilizza il proprio cellulare per navigare in rete (+11,5%), mentre sono 35,4 milioni (pari al 73,8%) coloro che affermano di utilizzare un computer fisso. L’accesso a internet tramite smartphone è in crescita dell’11,5% rispetto al 2016. In termini di device, la crescita maggiore (+12%) è ancora registrata dai tablet, utilizzati da 15.4 milioni italiani, ovvero dal 32,3%. Il mercato ecommerce b2c in Italia ha generato un fatturato di 35,1 miliardi di euro nel 2017, crescendo complessivamente dell’11% rispetto al 2016. Il fatturato ecommerce registra risultati positivi in tutti settori e la crescita complessiva è in linea con quella dell’anno precedente.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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