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Cairo C.: atteso nel primo trimestre un trend adv migliore del mercato

Autore: S Antonini


L’assemblea dei soci ha approvato venerdì scorso i risultati del 2017, ma ha fatto le pulci sul business tv; il presidente Urbano Cairo sottolinea il buon ebitda e gli ascolti in crescita: «Grazie a un palinsesto forte, vedo un 2018 positivo»

Il presidente Urbano Cairo incassa con facilità l’approvazione unanime dei conti 2017 da parte dell’assemblea dei soci della Cairo Communication, tenutasi venerdì scorso. Del resto i numeri sono particolarmente buoni, come fa notare lui stesso: con l’ingresso di RCS MediaGroup i ricavi consolidati volano a 1.212,3 milioni di euro, il risultato netto raggiunge i 52 milioni, e l’ebitda quasi raddoppia a 170 milioni. Inoltre, raddoppia anche il dividendo riconosciuto agli azionisti, da 0,05 a 0,1 euro per azione. «Sono numeri molto importanti» commenta Cairo sottolineando anche i risultati ottenuti da RCS nel primo anno pieno della sua gestione, illustrati il giorno precedente in occasione della relativa assemblea, e la leadership della Cairo Editore, che detiene il 30% del mercato con 1,7 milioni di copie di settimanali vendute in edicola, 1,8 milioni se si aggiunge la diffusione di Enigmistica Più non rilevata da ADS. Nonostante i ricavi dei periodici scendano (da quasi 100 milioni a 93) e anche l’ebitda, il “neo” che gli azionisti non hanno mancato di sottolineare è che La7 non è ancora entrata in area profittevole. Il 2017 si chiude infatti con un risultato netto negativo per 800mila euro e fatturato in calo da 108 a 101 milioni.

Massimo Giletti
Il nodo televisivo

Cairo difende però il business televisivo. «E’ vero, manca ancora il profitto, ma l’ebitda è positivo per 7 milioni di euro. E registriamo andamenti di ascolto in grande crescita, dallo scorso novembre siamo costantemente sopra Rete4. Questo grazie agli sforzi che abbiamo fatto sul palinsesto, che mi aspetto sarà premiato dal mercato pubblicitario; in questo senso, vedo un 2018 positivo, perché la programmazione è forte». Mancano ancora i dati sugli andamenti pubblicitari televisivi del primo trimestre 2018, ma Cairo anticipa che quelli de La7 saranno «migliori del mercato». Il progressivo a febbraio indica un incremento dell’1,6% e il mese di marzo dovrebbe essere stato positivo. L’anno scorso, ricorda il presidente, La7 ha pagato il cambio di mux che ha generato qualche ritardo nella sintonizzazione del canale ma, ora che questo gap è stato recuperato, da gennaio ad aprile lo share nel giorno medio è passato da 2,6% a 3,6%, con una crescita del 25%, e la rete si colloca al sesto posto del ranking generalista. Nello stesso periodo, gli ascolti crescono anche nel prime time, da 3,45 a 4,74%, con un incremento del 36%. «La crescita inizia con novembre e l’ingresso di Massimo Giletti con “Non è l’arena”, che fa il 7% di share la domenica, quando La7 notoriamente è meno “accesa”». Bene anche “Otto e mezzo” che cresce del 13% nello share ed è «un programma profittevole», mentre “Propaganda Live” «ci ha fatto avvicinare al target giovane, sebbene noi ci orientiamo su un pubblico più maturo e spendente». E non tralascia di esprimere soddisfazione anche nei confronti di “Piazzapulita” e del Tg di Enrico Mentana. Soddisfatto anche di La7d, «che fa lo 0,5%, ma ha un target molto definito e qualitativo». A proposito del ritorno dei 5 Stelle sul tema del conflitto di interesse per Silvio Berlusconi, Cairo commenta: «Se ne parla da tanto, forse bisognerebbe occuparsene, ma certo non per fare un attacco ad personam».

Soddisfazione su RCS MediaGroup

Su RCS MediaGroup Cairo esprime soddisfazione, sia per il raggiungimento dell’utile di 71 milioni, sia per la riduzione del debito ottenuta solo realizzando efficienze e senza toccare i livelli occupazionali. «Abbiamo riportato la lancetta indietro di dieci anni. Dal 2009 al 2015, RCS ha registrato perdite costanti, con la sola eccezione del 2008 e del 2010, per oltre 1,4 miliardi di euro. Noi siamo entrati nell’agosto del 2016 e a fine anno abbiamo fatto un utile di 3,5 milioni. Quest’anno 71. Abbiamo registrato un calo dei ricavi perché ci siamo concentrati sulle attività interne, rinunciando alla raccolta per conto terzi e a 31 milioni di fatturato relativo (per La Stampa e Poligrafici Editoriale, ndr). Sono anche mancati eventi sportivi importanti». L’obiettivo è ridurre ulteriormente il debito e nei prossimi mesi sono previsti tagli per 28 milioni di euro tra Italia e Spagna, senza toccare personale e senza vendere asset. Inoltre, non è previsto l’aumento del prezzo dei quotidiani, anzi Cairo è contrario.

Le decisioni dell’assemblea

L’assemblea degli azionisti ha autorizzato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie per finalità di sostenere sul mercato, per un periodo di tempo stabilito, la liquidità delle azioni, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni ed evitare movimenti dei prezzi non in linea con l’andamento del mercato anche, dove il Consiglio di Amministrazione lo ritenesse opportuno, operando tramite intermediario indipendente. In particolare, il CdA è stato autorizzato a procedere all’acquisto di azioni proprie nel numero massimo consentito dalla legge, per un periodo di 18 mesi dalla data dell’autorizzazione di venerdì scorso, mediante utilizzo di utili a nuovo, distribuibili dalla Società, risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato, al netto della destinazione a riserva legale, nonché delle riserve disponibili, ivi compresa la riserva per sovrapprezzo azioni.


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La7

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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