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Ogilvy annuncia il proprio rebranding e una nuova organizzazione creativa che unisce OgilvyOne, Ogilvy & Mather Advertising e Ogilvy Public Relations con altre unità specializzate

Autore: Redazione


La missione dell’agenzia è di lavorare come un unico network integrato, per rendere più rilevanti i brand

Ogilvy ha annunciato ieri il suo “re-founding” e la sua nuova missione: lavorare come un unico network creativo integrato, con lo scopo di rendere rilevanti i brand. L’agenzia, proseguendo nel proprio viaggio di trasformazione definito “Next Chapter”, ha presentato la nuova struttura organizzativa e la nuova brand identity. Settant’anni dopo che il copywriter David Ogilvy ha deciso di lanciare la propria attività a Manhattan, l’azienda che porta il suo nome ha annunciato la sua “rifondazione” come una rete creativa che “Makes Brands Matter”. Insieme a questo posizionamento arriva un nuovo logo, con un’inedita combinazione di colori (un rosso Pantone più brillante e una tavolozza più sottile che include grigio, rosa, blu e giallo), il sito web rinnovato insieme al design organizzativo, alle pratiche di consulenza e alla piattaforma digitale. Un video, che ripercorre la storia dell’agenzia dalla sua fondazione a oggi, ha preceduto un annuncio trasmesso a tutti gli oltre 15 mila dipendenti del network, in tutto il mondo. Brian Collins, fondatore e direttore creativo dell’azienda di design che porta il suo nome, ha collaborato con Ogilvy per dare all’agenzia il suo nuovo look.

Ridefinizione organizzativa

Oltre ai cambiamenti visibili, Ogilvy e Collins hanno anche creato un nuovo posizionamento basato su cinque valori chiave determinati dalla leadership. Il brand Ogilvy riunisce, così, le tre diverse unit di OgilvyOne, Ogilvy & Mather Advertising e Ogilvy Public Relations, insieme a vari sotto-brand e brand specializzati, in un’unica realtà unificata e accomunata da una stessa identità, posizionamento, modello di servizio ai clienti e, infine, conto economico.

1. Nuovo modello organizzativo: trasformazione da una holding di sotto-brand gestita a matrice in un’azienda a brand unico rappresentata da dodici craft e sei capability principali, oltre a un nuovo sistema operativo. Craft: Creative, Strategy, Delivery, Client Service, Data, Finance, Technology, Talent, Business Development, Marketing & Communications, Administrative e Production. Capability: Brand Strategy, Advertising, Customer Engagement and Commerce, Pr and Influence, Digital Transformation, Partnership

2. Nuova offerta consulenziale: sulla base del successo di OgilvyRED, nasce Ogilvy Consulting, una nuova realtà orizzontale interna a tutta l’organizzazione Ogilvy, basata sulla Digital Transformation Consulting, Growth e Business Design and Innovation.

3. Nuovo sistema di brand identity e design: nuovo brand system, tra cui un sito internet ampiamente ridisegnato che rispecchia il nuovo spirito “One Ogilvy”.

4. Nuovo modello di partnership: per guidare e gestire un modello di network realmente integrato, tramite la definizione di una struttura di partnership globale, affinché la diversità della leadership - a livello di mercati, capability e generazioni - rappresenti ancora meglio il brand per il bene ultimo dell’azienda, sia ora sia in futuro.

5. Nuova piattaforma digitale globale: creazione di uno strumento per lo scambio di conoscenze, lo sviluppo professionale e il networking personalizzato delle community chiamato Connect che - come Marcel di Publicis Groupe -, è progettata per consentire un ambiente più collaborativo in cui i team di tutto il mondo possono connettersi molto più facilmente.

John Seifert

John Seifert, presidente e amministratore delegato di Ogilvy, ha commentato: “Ora il marchio sarà centrale - e la sua offerta principale sarà la creatività. A differenza di altre grandi reti, Ogilvy non serve come data warehouse, non vende annunci programmaticamente, non costruirà infrastrutture digitali per i clienti”.

Semplificazione dei processi

Come la maggior parte delle principali agenzie, Ogilvy si è recentemente mossa per razionalizzare le proprie attività. Quest’anno, ha attraversato diversi piccoli cicli di licenziamenti che hanno interessato tra il 2 e il 3 % del personale totale degli Stati Uniti. Allo stesso tempo, Seifert spera di riparare la natura frammentata dell’organizzazione, che ha aumentato le sue spese complessive in passato.

Nuova leadership

In quello che potrebbe essere l’ultimo tassello del puzzle, Ogilvy sta eliminando titoli da presidente che vanno oltre la funzione generale e che ruotano verso un modello in cui Seifert stima che circa il 10% del totale dello staff avrà una sorta di ruolo di partnership. Il manager punta anche ad aumentare notevolmente il numero di donne nei team, così come Lou Aversano, Ceo di Ogilvy Usa, ha recentemente promesso di colmare il divario retributivo di genere della rete. “Attualmente, abbiamo 35 partner esecutivi, il 36% dei quali sono donne”, ha detto Seifert. “Che diventerà il 50% entro i prossimi due anni, e speriamo prima”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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