Vivendi, nei dati del 2016 patisce il calo degli utili di Canal Plus
Vivendi ha chiuso il 2016 con un utile netto pari a 1,25 miliardi, in calo del 35% rispetto al 2015, e con ricavi stabili pari a 10,8 miliardi (+0,5%). L’utile netto dalle attività operative in esercizio è pari a 1,23 miliardi, in progresso del 77%. Il risultato operativo scende, invece, del 2,9%, a 1,19 miliardi. La posizione netta di cassa ammonta a 1,1 miliardi. In calo il fatturato di Canal+ (-4,7% a 5,2 miliardi), di riflesso alla flessione della pay tv in Francia, e di Studiocanal, mentre le attività internazionali sono in crescita del 6,8% (+19,9% in Africa). Universal Music ha segnato un utile operativo corrente in progresso del 9,8% a 687 milioni, mentre Canal+ ha registrato una flessione del 44% a 303 milioni. L’outlook per quest’anno prevede un incremento delle revenue di oltre il 5% ed Ebitda in aumento del 25%. Anche se l’utile 2016 è risultato superiore alle stime degli analisti, le previsioni per il 2017 nonostante siano in crescita hanno deluso il mercato, a causa della flessione dei ricavi e dell’andamento di Canal+. A preoccupare ulteriormente il mercato, l’indagine di aggiotaggio nella scalata Mediaset avviata nei giorni scorsi dalla Procura di Milano nei confronti del patron e primo azionista di Vivendi, Vincent Bollorè. Vivendi, lo scorso dicembre, è salita in Mediaset fino al 28,8%, con Fininvest al 20%. L’iscrizione fa seguito a un esposto presentato proprio da Fininvest. Lo stesso Bollorè è anche il secondo azionista di Mediobanca con una quota dell’8%, e primo di Telecom Italia con il 24,68%.