Autore: Redazione
21/04/2017

Snapchat amica della politica per raggiungere le nuove generazioni. Il caso delle presidenziali francesi del weekend

L’applicazione del momento afferma la sua capacità di generare conversazioni ed engagement attorno ai grandi eventi, dallo sport alla politica, nell’eterna lotta con Instagram e Facebook

Snapchat amica della politica per raggiungere le nuove generazioni. Il caso delle presidenziali francesi del weekend

L’anno scorso Snapchat ha cominciato a porre seriamente le basi per costruire la sua presenza in Francia. Oggi l’app, secondo Digiday, conta 8 milioni di utenti nel Paese e alla vigilia delle elezioni presidenziali di questo weekend è sempre più protagonista del dibattito politico. A dire il vero lo è stata anche nel caso delle elezioni americane, ma la vicinanza della Francia con l’Italia, dove la piattaforma è molto chiacchierata ma stenta a decollare anche per via della concorrenza di Instagram, merita alcune riflessioni.

Focus sulla Francia

Innanzitutto il grande interesse mostrato da Snap, la compagnia dietro alla popolare e quasi omonima applicazione, verso la Francia non è passato inosservato. L’apertura degli uffici parigini, i primi in Europa dopo la Gran Bretagna, e l’ingresso dei più noti e attraenti publisher transalpini all’interno dell’esclusiva sezione Discover, sono stati un grande aiuto e una spinta ad aumentare l’influenza di Snapchat sul territorio. Un’espansione persino antecedente alla quotazione di marzo, cui potrebbe fare seguito presto il mercato tedesco.

L’operazione politica nel Paese transalpino

Sul fronte politico, Snapchat ha saputo sfruttare la sua popolarità in modo astuto, semplicemente permettendo agli utenti francesi di porre delle domande attraverso brevi clip ai candidati. Quelle scremate dal team Our Stories di Londra, in cui lavorano 115 persone, hanno ricevuto la risposta dei protagonisti della imminente tornata elettorale. Il primo è stato il repubblicano Francois Fillon, quindi è stata la volta del socialista Benoît Hamon. Mercoledì c’è stata poi Marine Le Pen, rappresentante del fronte nazionale.

Le risposte hanno affrontato varie tematiche, dall’Unione europea alla povertà nel Paese fino all’immigrazione, e tante sono state le domande recapitate da studenti universitari e giovani teenager. In soli dieci secondi i candidati hanno dovuto smarcarsi, convincendo l’elettorato della bontà del proprio indirizzo programmatico e ad essere votati. Il tutto utilizzando i tipici filtri che hanno fatto la fortuna dell’applicazione valutata oggi 20 miliardi di dollari.

Il giorno delle elezioni, poi, gli utenti francesi verranno dotati di speciali filtri per personalizzare la propria esperienza ed esprimere il proprio supporto per un candidato. Saranno anche prodotte delle Stories per raccontare l’andamento delle elezioni con il contributo di giornalisti e le testimonianze dirette dei vari politici.

Altri eventi

Le mire politiche di Snapchat non sono dunque un mistero. Anche in occasione del Brexit l’app ha giocato un ruolo primario. E adesso è arrivato l’accordo con la commissione elettorale scozzese per incoraggiare i giovani a votare. Possibile anche che, in vista delle elezioni generali in Gran Bretagna annunciate a sorpresa da Theresa May per il prossimo 8 giugno, Snapchat possa inventarsi qualcosa di originale, per affermare la sua natura e capacità di raccontare i grandi eventi. Un’evoluzione importante e quasi inaspettata, se si pensa che la piattaforma era nata inizialmente per inviare messaggi e usa e getta che spesso sfociano nel sexting.

La lotta con Facebook

Nell’eterna competizione con Facebook è importante per la società dimostrare quella che è la sua anima. Instagram Stories, la funzione lanciata ad agosto sulla scia di Snapchat Stories, ha oggi oltre 200 milioni di utenti giornalieri, più dei 158 milioni di Snapchat. Ma finora la feature, monetizzata attraverso video verticali molto simili agli Snap Ads, non è stata legata a eventi di risonanza mondiale.

In futuro l’app del fantasmino dovrà continuare ad anticipare le tendenze e ad aggredire settori come la politica, in cui può dire la sua, sfruttando il coinvolgimento delle giovani generazioni. L’armata Instagram dovrebbe fatturare quest’anno 5,4 miliardi, mentre Snap potrebbe fermarsi a 935 milioni. La differenza non è trascurabile e soprattutto la battaglia non è solo con Instagram. Immediatamente dopo l’annuncio della nuova funzione di realtà aumentata World Lenses, Facebook ha risposto con una nuova piattaforma di realtà aumentata, a partire dalla camera. Una filosofia identica a quella di Snap.