Autore: Redazione
14/02/2017

Sanremo vola negli ascolti, a quasi il 51% di share, e nella raccolta, a 26,1 milioni

La kermesse canora è da record e Rai Pubblicità registra un giro d'affari in aumento di oltre il 7%. Per febbraio le proiezioni di chiusura della concessionaria sono pari al +3%

Sanremo vola negli ascolti, a quasi il 51% di share, e nella raccolta, a 26,1 milioni

Un’analisi di Publicis Media Italia, da dati Auditel sugli ultimi 20 anni, mostra come la 67° edizione del Festival di Sanremo (terza consecutiva di Carlo Conti) abbia registrato un’audience nel minuto medio di oltre 10.8 milioni di spettatori e uno share medio del 50.7%. Questo gli ha permesso di tornare a superare quella soglia del 50% oltrepassata l’ultima volta da Paolo Bonolis nel lontano 2005, un anno in cui, tra l’altro, le audience televisive non erano così frammentate come avviene oggi.

Negli ultimi venti anni sono stati quattro i conduttori che hanno avuto l’opportunità di presentare almeno due edizioni consecutive del Festival: Fabio Fazio nel 1999/2000 e nel 2013/2014, Pippo Baudo nel 2002/2003 e nel 2007/2008, Gianni Morandi nel 2011/2012 e, appunto, Carlo Conti nel triennio 2015/2017. Per tutti la seconda edizione ha sempre registrato un calo, importante o meno, negli ascolti; solo Carlo Conti è riuscito progressivamente a migliorarsi partendo dal 48.6% nel 2015, passando per il 49.6% nel 2016 e toccando il 50.7% nel 2017 (sfiorando addirittura quasi il 70% di share nella seconda parte della serata finale).

Sul piano del profilo d’ascolto, l’edizione 2017 non mostra importanti variazioni sulle percentuali di composizione per sesso: le donne continuano a rappresentare il 61% del totale ascolto con quota complementare degli uomini al 39%. Differenze più significative invece si notano sull’età degli spettatori che risulta essere più anziana rispetto al 2016. Gli over 55enni sono infatti passati dal 49.7% dello scorso anno (share del 52.2%) al 51.9% di questo (share del 55.2%). Di contro si è ridotta la quota dei più giovani con i 15-34enni che passano in composizione dal 14.1% al 13.3%.

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Se l’analisi delle audience televisive ha regalato grandi emozioni, la medesima situazione è presente nel mondo dei social dove Facebook e Twitter hanno registrato dati molto interessanti.

Lato Facebook il Festival di Sanremo chiude con un totale di oltre 560mila fan al proprio profilo con 150mila nuovi fan arrivati durante l’edizione di quest’anno. Incremento in linea con la scorsa edizione. Le interazioni (like+commenti+share) sono state oltre 1 milione registrando un -5% rispetto allo scorso anno.

Passando in rassegna le singole serate, l’appuntamento che ha evidenziato più interazioni è stato il primo, 7 febbraio, con oltre 300mila (+75% vs 2016), mentre la serata che ne ha raccolte di meno è stata la terza, con 140mila interazioni (-27% vs 2016). Analizzando la fascia oraria, il picco medio dei commenti, per l’edizione 2017, si riscontra tra le 22 e le 23, con in media 3mila commenti. Durante i 5 giorni di kermesse la keyword più utilizzata è stata Canzone (oltre 8 mila volte) mentre Mannoia l’artista più menzionata; oltre 2mila volte. L’esibizione di Tiziano Ferro e Carmen Consoli, durante la prima serata, è stata la performance che ha raccolto più interazioni (circa 90mila).

Numeri interessanti anche per il profilo Twitter di Sanremo che con oltre 164mila followers in totale e 15mila nuovi fan (+5% vs 2016) chiude in attivo l’edizione del 2017. I tweet e retweet sono stati oltre 120mila registrando un -15% rispetto allo scorso anno. Con oltre 30mila interazioni, +10% vs 2016, la giornata con più commenti è stata la prima mentre la seconda, con 21mila, quella con meno -41% vs 2016. La fascia tra le 22 e le 23 è quella che ha registrato, durante le 5 giornate, il picco medio di commenti con oltre 1.800 retweet. In generale l’hastag più utilizzato è stato Sanremo, oltre 67mila, mentre Bianca Atzei l’artista più citata con più di 5mila menzioni. Il tweet che ha registrato il maggior numero di interazioni, oltre 5mila, è stato quello dedicato alla prima esibizione di Michele Bravi.

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I numeri positivi della 67° edizione del Festival, sia lato televisivo che social, hanno dimostrato il successo tanto sperato e atteso in partenza. Durante le sue conduzioni Carlo Conti non è stato solo il presentatore del Festival di Sanremo, ma anche direttore artistico di tutte e tre le edizioni, una scelta questa che pare aver premiato in termini di risultati per tutto il triennio.

Da una sua dichiarazione, il direttore artistico ha confermato che ogni anno ha cercato di rinnovare la conduzione per soddisfare al meglio le aspettative del pubblico: nel 2015 le vallette erano le vincitrici del Festival 2014 mentre 2016 Virginia Raffaele ha portato al Festival i suoi personaggi e nel 2017 la scelta di non avere una valletta ma una co-conduttrice al suo livello. L’unione di Maria De Filippi e Crozza, come mattatore con le sue copertine, ha premiato l’audacia di Carlo Conti che ha scelto come compagni di viaggio le punte di diamante delle reti concorrenti.

Sanremo 2017 vale 26,1 milioni di euro, +7,4% sul 2016, per Rai Pubblicità, che chiuderà febbraio al +3%

Il Festival di Sanremo che si è concluso sabato scorso non è stato ottimo solo sul fronte degli ascolti, come spiega nel dettaglio l’analisi di Publicis Media, ma, anche, per la concessionaria di Gruppo Rai, guidata da Fabrizio Piscopo. La raccolta di Rai Pubblicità è stata infatti ancor migliore di quella preventivata pochi giorni prima della partenza della manifestazione, e che era di 25,5 milioni di euro. Il risultato finale è stato invece per l’esattezza di 26.092.000 euro, pari quindi al +7,4% rispetto ai 24.307.000 dell’edizione 2016.

Il 95% dei proventi è venuto dalla tv, un 3% dalla radio e il restante 2% dal web. Si conferma che la scelta di TIM di essere l’unico sponsor della rassegna ha “liberato” più energie alla forza vendita della concessionaria per intercettare altri clienti in più per la tabellare. E inoltre è aumentato anche il loro spending medio. Inoltre, il Festival è riuscito, con le sue proposte ma, anche, grazie al format dello sponsor, attinto da Youtube, a ringiovanire di tre anni il target medio degli ascoltatori, con tutte le implicazioni social e digitali che ciò ha determinato. Grazie a questa performance, febbraio, per la struttura, dovrebbe chiudersi al +3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.