Autore: Redazione
26/04/2017

RCS MediaGroup: dalla Rai 25 milioni in due anni per il Giro d’Italia, e anche l’opzione per un altro biennio

Il direttore generale del broadcaster pubblico, Antonio Campo Dall’Orto, e Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato del gruppo editoriale, hanno illustrato venerdì scorso tutti i dettagli relativi all’accordo definito, che potrebbe essere rinnovato per il 2019-2020

RCS MediaGroup: dalla Rai 25 milioni in due anni per il Giro d’Italia, e anche l’opzione per un altro biennio

Alla fine, le cifre relative all’accordo tra Rai e RCS MediaGroup per i diritti televisivi del Giro d’Italia, sono quelle anticipate da DailyMedia venerdì scorso, quando ipotizzavamo che si potesse pensare a una cifra non inferiore ai 10 milioni di euro all’anno. Quelle esatte le ha fornite il d.g. della tv pubblica, Antonio Campo Dall’Orto, sempre lo scorso 21 aprile, durante la relativa conferenza stampa. Si tratta di 11 milioni (più 1,5 di spazi pubblicitari) per il 2017, e di 10 (più 2,5, sempre in spazi pubblicitari) per il 2018. L’accordo, quindi, è biennale, e non più di quattro anni come nei cicli precedenti. Del resto, sempre il d.g., lo ha definito il risultato di una “negoziazione lunga e aspra, inevitabile quando si parla di diritti tv sportivi: si è deciso di comune accordo per un’intesa biennale con un’opzione di prima negoziazione e ultimo rifiuto”, cioè con il “diritto”, da parte sempre di Rai, di valutare prima di altri un nuovo accordo per un altro biennio. In ogni caso, Urbano Cairo, presidente e a.d. di RCS MediaGroup - anche se ha nuovamente “lamentato” che i valori sono ben lontani da quelli, di 35 milioni di euro, che gli organizzatori del Tour de France ottengono per i diritti televisivi della corsa - può ritenersi soddisfatto, visto che raddoppia i precedenti proventi e ci aggiunge un po’ di spazi televisivi per promuovere i suoi mezzi sui canali pubblici. In tutto, per lui, “fanno” già 25 milioni di euro in un biennio (anche se 4 sono “virtuali”), ai quali si devono aggiungere i proventi da sponsorizzazioni che, quest’anno, hanno già stabilito il loro nuovo record e che, sommati, a quelli da diritti televisivi esteri (quest’anno in 194 Paesi) - più gli accordi con i Comuni sedi degli arrivi di tappa -, dovrebbero avvicinarsi ai 30 milioni. In totale, si va, quindi, verso i 40 milioni quest’anno, rispetto ai 27 del 2016 (22+5 dalla Rai). Soddisfatto, comunque, anche Campo Dall’Orto, che ha aggiunto che la Rai conta di “raddoppiare o addirittura triplicare i suoi ricavi pubblicitari”. I relativi listini sono già stati riportati in dettaglio dal nostro giornale.

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Un momento della presentazione, con Urbano Cairo, primo a sinistra, e Antonio Campo Dall’Orto

In tutto 247 ore

La copertura mediatica passa da sei ore e mezza a otto e mezza quotidiane sui canali televisivi (Raisport+ HD e Rai2), per cui, complessivamente, si arriverà a 247 ore rispetto alle 198 di un anno fa, delle quali 100 su Rai 2 al confronto con le 64 di Rai 3 del 2016. Fra le novità, “Villaggio di partenza”, alle 12.20, condotto da Tommaso Mecarozzi con Stefano Garzelli, prima della partenza delle tappe, e il debutto de “La Grande corsa”, con la conduzione di Massimo Lollobrigida e Massimiliano Rosolino, in programma ogni giorno alle 14. Poi, “Processo alla tappa” (dalle 17.15), “Viaggio nell’Italia del Giro” (alle 18.55), con Edoardo Camurri, “TGiro” (alle 20.00) e, infine, “Giro Notte” (alle 22.45).  Radio1 sarà protagonista dell’informazione sportiva in diretta, mentre a Radio2, per la prima volta, è dato il ruolo di entertainment partner ufficiale e di di “voce” della carovana pubblicitaria. Il tutto scandito da una sigla originale, scritta e interpretata da Lillo e Greg, dal titolo: “E mo’ pedala!”. Il 100° Giro d’Italia vedrà anche un’offerta digital senza precedenti in diretta on demand, interamente fruibile sul sito speciale www.rai.it/giroditalia e sui social, con una vera e propria volata di gruppo che vedrà “pedalare” gli account di Rai2, RaiSport, RaiStoria, Radio1 e Radio2, voci ufficiali del Giro. Ogni frazione si trasformerà giorno per giorno in una pagina di archivio con la completa ricostruzione on demand di quello che è accaduto in gara e fuori. Sui social un’offerta trasversale sarà presente su Facebook, Twitter, Instagram e Snapchat, trainata dall’hashtag #RaiGiro100. Ma il racconto non sarà solo on air: le voci “on field” animeranno il pubblico del Giro dal villaggio di partenza, con un palco-truck fatto di musica, animazione e giochi.