Autore: Redazione
19/04/2017

Rai: in crescita la corporate reputation nel 2016. Per quella dei prossimi due anni, GfK vince l’appalto da 2 milioni

Mentre l’indagine di Mediatica, aggiornata al secondo semestre dello scorso anno, rivela miglioramenti e aree critiche sul fronte dell’immagine, l’istituto di cui è a.d. Silvio Siliprandi ha vinto il bando per le nuove rilevazioni

Rai: in crescita  la corporate reputation nel 2016. Per quella dei prossimi due anni, GfK vince l’appalto da 2 milioni

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Silvio Siliprandi, ceo di GfK

E’ stato assegnato a GfK l’incarico relativo al servizio di monitoraggio continuativo della corporate reputation e del gradimento dell’offerta televisiva, radiofonica, online e cinematografica, nonché della programmazione dedicata ai minori della Rai, messo a bando lo scorso luglio. L’appalto ha una durata di 12 mesi, per un importo di 990.000 euro, con opzione di rinnovo per ulteriori 12, agli stessi patti e condizione, per cui il valore complessivo dell’appalto, per 24 mesi, è pari a 1.980.000 euro. L’istituto di cui è a.d. Silvio Siliprandi ha superato le offerte di altri 7 concorrenti, che erano:  Deepblue in rti con ACS Marketing Solutions;  IPR Marketing in rti con Fondazione Centro Studi Investimenti Sociali - Censis; Ipsos; Istituto Piepoli in rti con IZI; Lexis Ricerche; Mg Research in rti con EMG; e Pragma. L’ultimo incarico in merito era stato affidato a Mediatica. La rilevazione di quest’ultima, relativa al secondo semestre 2016, porta l’indice sintetico di corporate reputation al livello 6,7 (su 10), confermando il trend di crescita evidenziato nel 2015 e nel primo semestre 2016. Anche il grado di soddisfazione complessiva (7,1) mostra un incremento dei giudizi tra 8 e 10 (42,9% del campione contro il 39,3% precedente).

La percezione di Rai nel suo ruolo istituzionale di servizio pubblico (indice sintetico 6,9) si conferma al di sopra dell’indice generale. L’attività che Rai svolge nel campo del sociale (7,8) è l’item con la miglior performance, seguito dall’indice genere offerta tv (7,3). Abbastanza buona anche la valutazione sui canali distributivi (6,7), in particolare su televideo (7,3) e cinema (6,9). L’area relativa all’immagine di corporate (6,2) resta stabile, con voti medi per i singoli item sufficienti, con l’eccezione delle tematiche legate all’area dell’indipendenza. Positiva anche la valutazione in termini di posizionamento competitivo (6,9). Punti di forza: molto alta la performance relativa all’impegno nell’attività sociale (7,8); molto buone le valutazioni su determinati item specifici, programmi di informazione nazionale su tutti, ma anche l’area dell’intrattenimento e delle serie tv, con un impatto decisamente positivo sull’indice genere offerta tv (7,3). La capacità di promuovere l’identità nazionale e di contribuire alla vita quotidiana dei cittadini sono le attività Rai nella sua veste di funzione pubblica che raccolgono la percezione migliore. Per la radio, migliora la soddisfazione nei confronti dell’offerta di musica leggera. Aree di miglioramento: positive, ma con margini di perfezionamento, si confermano, tra i generi dell’offerta televisiva, quelle relative ai film cinematografici e ai programmi per bambini.