Autore: Redazione
09/06/2017

Radio Freccia al 90% della popolazione; da settembre, con gli ascolti, anche l’offerta commerciale ad hoc

Intanto, il gruppo RTL 102.5 punta a chiudere l’anno a quota 55 milioni di euro, formulando prospettive di crescita tra il 10% e il 15% già nel prossimo 2018

Radio Freccia al 90% della popolazione; da settembre, con gli ascolti, anche l’offerta commerciale ad hoc

Radio Freccia, il recente lancio del gruppo che fa capo a RTL 102.5, ha completato il processo per il raggiungimento della copertura minima prevista dalle disposizioni del Ministero dello Sviluppo economico. A sei mesi dal lancio e con un investimento di 19 milioni di euro «siamo passati dal 38% al 60% del territorio, impresa non facile considerate le condizioni geografiche del Paese, e abbiamo raggiunto oltre il 90% della popolazione - spiega il presidente di RTL 102.5, Lorenzo Suraci -. Contemporaneamente, abbiamo sviluppato la parte editoriale e oggi siamo anche in radiovisione, al canale 266 del digitale terrestre. Abbiamo messo mano al portafoglio e ci siamo indebitati per i prossimi anni, ma ne vale la pena».

In un mercato radiofonico sempre più concentrato nelle mani di grandi editori, anche RTL 102.5 ha avviato una politica di espansione dell’offerta, prima con Radio Zeta l’italiana, poi con Radio Freccia. Entrambe le emittenti saranno ufficialmente sul mercato pubblicitario con una propria offerta insieme alla pubblicazione dei dati sugli ascolti. La ricerca TER sarà disponibile a settembre: «A settembre presenteremo una politica commerciale ad hoc. Le tre emittenti del gruppo saranno vendute separatamente, data anche la diversa profilazione. A quel punto, avremo un’offerta molto articolata tra FM, dab, siti web, radiovisione, ormai disponibile per tutte le tre emittenti, e app per mobile», prosegue Suraci.

Inoltre, Radio Freccia, nata come radio comunitaria con l’acquisizione delle frequenze di Radio Padania, non potrà ospitare un affollamento pubblicitario superiore al 10%: «Per questo immaginiamo che sarà leggermente apprezzata rispetto agli ascolti, secondo una politica di difesa dei prezzi che comunque abbiamo sempre praticato». L’obiettivo di fatturato di quest’anno è in linea con il 2016, fissato a 55 milioni circa: «Il budget recepisce il fatto che le nuove radio non entreranno a pieno ritmo nell’offerta commerciale prima di settembre, perciò abbiamo fatto i conti su quanto realizzato l’anno scorso. Ma già dal 2018 abbiamo ipotizzato una crescita, anche del 10-15%, senza escludere che qualche incremento non possa già essere realizzato quest’anno».