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Mondadori: nel 2016 in aumento fatturato e redditività; e per il 2017 pensa a nuovi periodici

Autore: V Parazzoli


Il Gruppo di Segrate guidato da Ernesto Mauri festeggia un anno “straordinario”, mentre il direttore generale Periodici Italia, Carlo Mandelli, preannuncia possibili lanci editoriali. Mediamond, che ne cura la raccolta, mira ai 270 milioni dopo il +1\2% degli scorsi 12 mesi, e il suo a.d., Davide Mondo, conferma l’obiettivo dei 300 per l’anno prossimo

“Straordinario”, sul piano sia del fatturato sia della redditività. Così, lo scorso giovedì - in occasione della serata-evento per i festeggiamenti dei primi 20 anni di CasaFacile - Carlo Mandelli, che ne è d.g. Periodici Italia, ha commentato l’andamento 2016 di Mondadori, aggiungendo che, siccome, sempre negli ultimi 12 mesi, “sono stati sistemati i fondamentali”, quelli che sono appena iniziati vedranno il Gruppo di cui è a.d. Ernesto Mauri tornare ad aggredire di petto il mercato, anche probabilmente con nuove testate oltre ad altre varie novità.

Per Mondadori, il 2016, che si è concluso con la “ciliegina” dell’ammissione al mercato AIM, è stato caratterizzato soprattutto dall’acquisizione di RCS Libri (170 milioni di euro il costo dell’operazione) e da quella di Banzai Media per altri 45, che ha permesso al Gruppo di Segrate di sviluppare nuove aree di business, di rafforzare quelle che già presidiava, e di diventare leader a livello di total audience, con un totale di 38 milioni-mese, di cui 21 di lettori e oltre 17 di users. Ovviamente, i dati puntuali si sapranno solo quando sarà approvato il bilancio ma, anche per quanto riguarda la raccolta, il risultato, allineato al -3,8% del segmento, viene giudicato discreto.

Davide Mondo Davide Mondo

I dati di Mediamond

La concessionaria è Mediamond, il cui a.d., Davide Mondo, ha anticipato un trend positivo e sopra la media del mercato sul fronte sia delle radio che del web, che ha messo a segno un +1\2% a perimetro omogeneo (ma molto di più considerando anche la “dote” di Banzai Media), versus un mercato che, senza gli over the top, cala del 2,6%, e che “pesa” ormai il 35% del totale, per una cifra tra i 90 e i 100 milioni di euro, mentre gli altri due mezzi si spartiscono in modo equivalente il resto. L’incremento complessivo nel 2016 è stato dell’1\2% a perimetro omogeneo. E sempre Mondo ha anticipato che l’accelerazione della pubblicità già attesa per quest’anno (gennaio sta dando segnali “incoraggianti”, con i settimanali in territorio positivo e i mensili sopra budget, mentre è ancora troppo presto per dare un trend dell’online), dovrebbe portare a entrate per 270 milioni di euro, con l’obiettivo confermato di superare quota 300 a fine 2018.

I frutti dell'integrazione di Banzai Media

Tornando a Segrate, dopo il closing dell’operazione a metà 2016 e i primi mesi di organizzazione, l’integrazione di Banzai Media, che è diventata di fatto la divisione digitale di Mondadori, ha iniziato subito a dare i suoi frutti, in termini sia di know-how sia, come detto, di ampliamento dei settori coperti e allargamento di quelli nei quali l’editore è già storicamente presente. Ad esempio, per CasaFacile, il cui “sistema” ha chiuso l’anno scorso con un aumento della raccolta del 6%, l’attesa per quest’anno è che la componente digitale realizzi una crescita a tre cifre.

Ripresa pubblicitaria di Mondadori

I contatti-mese sono circa 1,5 milioni, mentre le diffusioni sono intorno alle 190.000 copie. Il living - ha spiegato sempre Mondo - ha beneficiato l’anno scorso di una ripresa pubblicitaria e Mondadori, che ne è leader con una quota del 25% a volumi, è andata altrettanto bene. Non a caso, per il 2017, si segnalano anche il restyling di Casabella (vedere l’articolo dedicato a pagina 6 del giornale, ndr) e il passaggio a 9 delle uscite di Icon Design grazie al numero in più di gennaio-febbraio. A presidio del segmento più alto dell’arredo c’è infine Interni. Buono, sempre secondo le anticipazioni di Mandelli, anche il segmento moda-beauty, anche qui con un più che buono andamento sul digitale e una tenuta sul cartaceo. Flair è stata chiusa per scarsa redditività, mentre Icon ha già beneficiato di un’ulteriore uscita questo mese.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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