Autore: Redazione
14/03/2017

Sole 24 Ore: direzione ad interim per Guido Gentili, Napoletano in aspettativa non retribuita

Con questa decisione il CdA presieduto da Giorgio Fossa prova a sbloccare lo sciopero a oltranza dei giornalisti; oggi il cdr convoca l’assemblea per valutarne l’interruzione

Sole 24 Ore: direzione ad interim per Guido Gentili, Napoletano in aspettativa non retribuita

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Franco Moscetti

Scongiurare la ulteriore durata dello sciopero a oltranza dei giornalisti, e tornare in fretta in edicola. Con questo primo obiettivo si è tenuto ieri sera un consiglio di amministrazione straordinario del Sole 24 Ore, nella bufera da venerdì scorso dopo l’iscrizione formale nel registro degli indagati dell’ex presidente Benito Benedini, dell’ex amministratore delegato Donatella Treu, e del direttore del quotidiano Roberto Napoletano, che nel frattempo si è autosospeso, rimanendo però in servizio. In questo contesto il consiglio di amministrazione ha individuato una soluzione ponte nella nomina a direttore ad interim del Sole 24 Ore di Guido Gentili, editorialista del quotidiano che ha già svolto questo ruolo dal luglio del 2001 a fine 2004. Nel frattempo, il CdA prende atto della richiesta del direttore Napoletano e lo colloca in aspettativa non retribuita ai sensi dell’articolo 23 del CNLG. Il Consiglio ha anche dato mandato all’amministratore delegato Franco Moscetti di agire a tutela di immagine e interessi della società in ogni sede competente, anche in relazione agli sviluppi dell’indagine dell’autorità giudiziaria in corso.

Le dichiarazioni di Fossa

Alla vigilia dell’incontro, il presidente del Sole 24 Ore Giorgio Fossa aveva ribadito che il tema delle dimissioni del direttore compete al CdA, che “valuterà e prenderà le sue decisioni, poi vedremo. Ognuno si deve assumere le sue responsabilità”. Fossa ha inoltre dichiarato il proprio impegno a far tornare il giornale in edicola sin da domani, ribadendo la fiducia condivisa con l’amministratore delegato “di portare il gruppo fuori da queste acque un po’ stagnanti”, con la speranza che “la situazione possa risolversi in ore, giorni”. A questo proposito, questa mattina il comitato di redazione del Sole 24 Ore ha convocato l’assemblea dei giornalisti per valutare l’interruzione dello sciopero, alla luce dei nuovi sviluppi. Ieri però le RSU del Gruppo hanno annunciato una giornata di sciopero per domani.

I contorni della vicenda

Il coinvolgimento ufficiale del direttore nella nota vicenda delle diffusioni digitali gonfiate è stata la classica goccia di troppo per una redazione già profondamente in contrasto con Napoletano, sfiduciato lo scorso ottobre, e di cui si chiedono le dimissioni. Pena, appunto, lo sciopero a oltranza, votato da oltre il 90% dell’assemblea dei giornalisti, in corso anche ieri. Domenica inoltre l’assemblea dei giornalisti del Sole 24 Ore ribadiva la propria richiesta al CdA, sollecitandolo a non “ricorrere a soluzioni pasticciate”. Nella serata di domenica Napoletano ha poi comunicato al consiglio la propria decisione di autosospendersi, restando comunque a disposizione dell’azienda. Il reato ipotizzato nei confronti del direttore, di Benedini e di Treu è di false comunicazioni sociali. Le indagini coinvolgono anche Stefano Quintarelli, ex direttore dell’area digitale del Gruppo e oggi deputato di Scelta Civica, il fratello di quest’ultimo Giovanni, l’ex direttore finanziario Massimo Arioli, l’ex direttore dell’area vendite Alberti Biella, Filippo Beltramini, direttore di una controllata della Di Source Limited che aveva in gestione le copie digitali “incriminate”; e infine il commercialista Stefano Poretti. Fossa ha anche rivelato che l’organismo di vigilanza del gruppo Sole 24 Ore, presieduto da Gherardo Colombo, gli ha fatto avere ieri “una sua prima sommaria verifica che evidenziava alcune anomalie sulle quali abbiamo visto venerdì intervenire la magistratura, anche il comitato di controllo presieduto da Luigi Gubitosi a fine novembre aveva posto attenzione su queste cose”. “Voglio ricordare che, per ulteriore segnale di trasparenza, io stesso ho chiesto che l’organismo di vigilanza fosse affidato a Colombo e siccome ho letto su qualche testata che ci si chiede su cosa abbia vigilato l’organismo, ricordo che lo stesso è in carica da metà-fine gennaio”.

Nuovi sviluppi delle indagini

A proposito delle indagini, il Fatto Quotidiano riporta che secondo la Procura di Milano anche le diffusioni cartacee sarebbero state manomesse in quanto una certa quantità di copie sarebbe stata destinata direttamente al macero. Lo avrebbe dichiarato ai pm l’amministratore della società di distribuzione Edifreepress, il quale avrebbe ricevuto dagli stessi addetti del Sole 24 Ore indicazioni su quante copie ordinare in acquisto. Sempre il Fatto Quotidiano riporta che anche l’ex a.d. Gabriele Del Torchio, l’ex direttore finanziario Valentina Montanari, e Nicolò Dubini, ex consigliere indipendente del cda. Tutti quanti, si legge nel documento, hanno evidenziato “gravi anomalie” rispetto all’andamento economico della società, i “problemi di governance”, la sovrapposizione di funzioni tra Benedini e Treu e il “ruolo preponderante” del direttore Roberto Napoletano.

Le altre questioni sul piatto

Tra le priorità da affrontare in questo momento c’è anche l’aumento di capitale: “Ci sarà e sicuramente Confindustria ha garantito che per quanto riguarda la sua parte sottoscriverà”. Sull’ipotesi che vi siano cordate interessate al Gruppo, Fossa ha detto: “Io faccio normalmente un altro mestiere: non mi occupo di finanza, di cordate o non cordate” e auspica un rapido avvio dell’implementazione del piano industriale “che, come è stato detto, ci porterà nel 2018 a una situazione di sostanziale parità, per cominciare ad avere risultati positivi nel 2019”. Intanto, il 16 marzo dovrebbe aver luogo il CdA relativo ai conti del 2016. Fossa ha parlato anche di “accanimento particolare nei confronti dell’attuale presidente di Confindustria Vincenzo Boccia”. “Ricordo che è in carica dalla fine dello scorso maggio e che dalle carte che ho visto in questi tre mesi, tre mesi e mezzo, non mi sembra che nulla sia imputabile a sue scelte”, ha detto ancora il presidente in riferimento allo stesso Boccia. “I consigli o quant’altro che sono oggetto di approfondimento anche da parte della magistratura, con la nostra collaborazione che ribadisco, riguardano Cda che non certo sono stati nominati dal presidente Boccia”, ha specificato Fossa. Parlando di quello che definisce “accanimento in particolare sul socio Confindustria”, il presidente del Gruppo Sole 24 Ore ribadisce che si tratta di “un azionista, ma non credo che sia impegnato nella gestione di un’azienda: se un’azienda va bene o va male non si può sempre dare la colpa agli azionisti”, ha concluso.