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Nel secondo trimestre Facebook continua a crescere grazie a mobile e video: ricavi a 9,32 miliardi di dollari

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La società macina utili e vede crescere l'influenza del suo ecosistema di prodotti superando le stime degli analisti di Wall Street

Sono svanite sul nascere, vale a dire non appena la società ha comunicato il bilancio al 31 giugno 2017, le preoccupazioni legate al rallentamento della crescita del giro d’affari di Facebook. A dire il vero, la riduzione del tasso di incremento dei ricavi c’è stata, ma non al ritmo preventivato da osservatori e analisti di Wall Street. A spingere la locomotiva del social network è stata la combinazione tra video e mobile, che ha fatto guadagnare al titolo della società fino al 4% nelle contrattazioni after-hour, per una capitalizzazione di quasi 480 miliardi di dollari, +40% dall’inizio dell’anno. Un particolare di natura borsistica degno di segnalazione è l’informazione errata riportata da Bloomberg, in cui era evidenziata una performance al di sotto delle previsioni, velocemente corretta dalla testata. Facebook ha anche fornito una nuova guidance sui costi, abbassandone le stime di crescita in una forchetta tra il 40 e il 45%, valore accolto con un certo favore dal mercato finanziario. Venendo ai numeri, nel secondo trimestre Facebook ha generato un fatturato di 9,32 miliardi (+45%) e un utile di 3,9 miliardi, pari a 1,32 dollari per azione (+69%), superando le stime di Thomson Reuters. Ben 8 miliardi le entrate associabili al mobile, a conferma della natura dell’attività, sempre più connessa alla navigazione da smartphone e tablet e alle relative dinamiche. Come annunciato qualche settimana fa, gli utenti mensili del social sono ormai 2,01 miliardi, il 66% dei quali accede alla piattaforma quotidianamente. Dati mostruosi affiancati da una capillare presenza in ambienti emergenti come la messaggistica, vedi WhatsApp, arrivata a 1 miliardo di utenti giornalieri, e Messenger. Senza dimenticare Instagram, vera e propria gallina dalle uova d’oro, con ben 15 milioni di imprese dotate di una pagina, in aggiunta alle 70 milioni di Facebook. Mobile e video sono due facce della stessa medaglia: nel corso dell’ultimo anno Facebook ha inserito nuove opportunità di comunicazione sulla piattaforma e sul network di siti, aprendo addirittura all’header bidding. Contemporaneamente la società ha investito tantissimo sul video, dal live a formati più lunghi, inserendo i pre roll e invitando i creators a produrre clip di qualità. Stando ad alcune fresche indiscrezioni il primo show esclusivo dovrebbe essere pronto per metà agosto, dando inizio a una nuova era per il social. Per ora dobbiamo accontentarci delle parole della chief operating officer, Sheryl Sandberg, la quale ha confermato l’interesse verso questo tipo di esperimenti. Anche Messenger è un'area strategica, con gli ads che sono stati varati di recente a livello mondiale. Il ramo pubblicitario costituisce per Facebook la quasi totalità del fatturato: 9,1 miliardi (+47%), e come già evidenziato è il mobile a fare da acchiappatutto assorbendone una quota dell’87%. E la curva di incremento della voce advertising è ancora il doppio di quella dell’acerrimo rivale, Google, che ha comunque concluso un buon secondo trimestre. “Il nostro obiettivo è essere una piattaforma per i creatori di contenuti”, ha dichiarato Sandberg. Sul fronte mobile, il segmento è cresciuto del 53% e oltre le aspettative. In un contesto in cui la migrazione da desktop a mobile è ormai in fase avanzata, questo predominio si traduce in un vantaggio competitivo sugli avversari, peraltro sottolineato dal rapporto di Zenith sulle concessionarie pubblicato questa primavera. L’ARPU (Average revenue per user), un indicatore creato per quantificare il valore del singolo utente della piattaforma, è arrivato a 4,73 dollari su scala globale, quasi 20 dollari in Stati Uniti e Canada, e poco più di 6 dollari in Europa. Le persone che accedono a Facebook ogni giorno sono 1,32 miliardi, la maggioranza delle quali lo fa tramite mobile. Il tasso di incremento, sia mensile sia giornaliero dei log in è stato del 17%, ma è destinato a calare nei prossimi bilanci. WhatsApp è arrivata a 1,3 miliardi di utenti mensili e le sua versione delle Stories è utilizzata da 250 milioni di navigatori al giorno, al pari delle Instagram Stories. Uno scenario terribile per Snapchat, che pur dotata di un’attrattività unica e di intese esclusivi con broadcaster sportivi, di news ed entertainment, ha numeri inferiori e una forza non equiparabile all’armata di Mark Zuckerberg. Ma non è tutto oro quel che luccica: Facebook è finito nel mirino dell’Unione europea per l’acquisizione di WhatsApp e le sue policy per gli utenti sono sotto osservazione delle autorità del vecchio continente. Le fake news, il rapporto con gli editori che popolano la piattaforma, e la capacità di reagire con maggiore trasparenza, efficacia e rapidità alle tantissime richieste di rimozione dei contenuti rappresentano le sfide che attendono il social nei prossimi anni. In Italia il business procede a gonfie vele, ma come riportato da Repubblica a inizio luglio non si può dire lo stesso nei rapporti con le autorità locali: la Guardia di Finanza starebbe indagando la pratica di fatturazione dei contratti pubblicitari in Irlanda, dove il regime fiscale è più conveniente, da parte di Facebook per i clienti italiani. È un ritornello già sentito, e per ora l’inchiesta rimane a carico di ignoti, ma dopo gli accordi con Apple e Google, il fisco sembra virare verso il social, cui già a maggio è stata comminata una sanzione da 3 milioni di euro da parte dell'AGCM, nell'ambito di due istruttorie avviate in merito ai meccanismi di condivisione dei dati con WhatsApp.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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