Autore: Redazione
02/10/2017

Tavolo Editori Radio: il direttore di Rai Radio, Roberto Sergio, fa un appello a UPA

L'obiettivo principale: fare ripartire il delicato dialogo sugli ascolti con gli editori

Tavolo Editori Radio: il direttore di Rai Radio, Roberto Sergio, fa un appello a UPA

Rai Radio fa un appello a UPA perché torni a dialogare con gli editori radiofonici sul tema delle rilevazioni degli ascolti. Lo ha chiesto pubblicamente il direttore di Rai Radio, Roberto Sergio, a Giovanna Maggioni, direttore generale UPA, durante la presentazione dei palinsesti che si è tenuta giovedì scorso a Milano nell’ambito del Prix Italia 2017. Sergio ha parlato davanti al neo direttore generale della Rai, Mario Orfeo, per ribadire una posizione che caratterizzerà anche il suo mandato di consigliere della Tavolo Editori Radio, la società che finanzia la nuova ricerca sugli ascolti ancora da pubblicare. «Ritengo che il dibattito sugli ascolti non possa prescindere dal coinvolgimento di UPA - spiega Sergio a DailyMedia -. Durante il mio mandato di consigliere di TER (dove è entrato in occasione dell’ultimo CdA dell’11 settembre scorso, ndr) lavorerò per raggiungere questo obiettivo».

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Giovanna Maggioni
Riaprire il dialogo

Lo scopo è innanzitutto riaprire il dialogo sulla ricerca finanziata da TER, a proposito della quale UPA aveva già espresso delle riserve sin dall’esordio perché condotta con un metodo, l’intervista telefonica, che l’associazione degli investitori pubblicitari ritiene superata dall’avvento delle nuove tecnologie. In uno scenario dagli stimoli moltiplicati, dice UPA, è arrivato il momento di adottare una metodologia più moderna e innovativa. Ed effettivamente sembra che i recenti problemi della ricerca TER confermino questa lettura. Problemi che ne hanno ritardato di quasi due mesi rispetto al previsto la pubblicazione - si parla di metà novembre contro il mese di settembre -, comunque soggetta alle valutazioni di un esperto super partes, il professore di statistica Giorgio Marback. Quest’ultimo dovrà valutare l’attendibilità dei dati permettendo quindi la release della rilevazione semestrale come previsto dall’impianto della ricerca.

Discrepanze

Sembra infatti che ci siano delle discrepanze rilevanti tra i dati del primo trimestre 2017, che poi dovranno essere ponderati con quelli del secondo per arrivare al dato complessivo semestrale. Come noto, i due istituti coinvolti nella realizzazione della ricerca relativa al giorno medio sono GfK, proprietaria della precedente rilevazione Radiomonitor, e Ipsos, a cui si aggiunge Doxa per le periodicità di ascolto da 14, 21 e 28 giorni. «La ricerca TER non è certo da buttare via - commenta Sergio -, anche perché segna un momento importante di unione tra tutti gli editori radiofonici che hanno deciso di mettersi insieme per produrre una ricerca dopo la chiusura di Audiradio, e dopo Radiomonitor di GfK», che comunque ha garantito al mercato informazioni sulle audience radiofoniche per cinque anni prima della costituzione di TER, dal 2012 al 2016.

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Roberto Sergio
Il giorno fatidico

Il giorno per capire se e quando i dati di TER del primo semestre 2017 saranno disponibili è il 6 ottobre, data del prossimo CdA: «Valuteremo lo stato dell’arte, premesso che comunque il lavoro fatto fino a ora deve proseguire - afferma Sergio -. Allo stesso tempo serve una certificazione autorevole e il coinvolgimento di Marback mi sembra la scelta migliore». Va da sé che un parere negativo dell’esperto potrebbe bloccare tutto di nuovo.