Autore: Redazione
18/10/2017

Quattroruote: la qualità di sempre ma con una veste tutta rinnovata e più contemporanea

Gian Luca Pellegrini, direttore della testata, racconta a DailyNet cosa c’è dietro al recente rebranding del giornale e del sito web, rivisitati a partire da ottobre per incontrare le inedite esigenze del mercato e degli utenti

Quattroruote: la qualità di sempre ma con una veste tutta rinnovata e più contemporanea

di Anna Maria Ciardullo

Quando si pensa al mondo dei motori in Italia, non può non venire in mente Quattroruote, il mensile di Editoriale Domus diretto da Gian Luca Pellegrini che da oltre 60 anni accompagna appassionati e curiosi alla scoperta dei segreti del settore automotive. Una rivista che cala le sue radici in un approccio specializzato e finalizzato a offrire servizi a tutto tondo per ogni tipo di necessità dei suoi utenti e che, oggi, si evolve per incontrare le nuove esigenze del mercato e dei consumatori. Il tutto, rimanendo fedeli al rigore tecnico e all’analisi garantiti dalla disponibilità, unica al mondo, di un circuito di prova privato. Pellegrini, in un’intervista a DailyNet, ha spiegato cosa c’è dietro il filo conduttore del nuovo Quattroruote e di quattroruote.it che condividono un’unica linea editoriale user-centric che continua a vivere dal 1956, crescendo, evolvendo e migliorando.

Cosa vi ha spinti a rinnovare la vostra strategia editoriale?

Noi abbiamo la consapevolezza del fatto che il nostro mercato di riferimento, e con questo mi riferisco sia a quello prettamente editoriale sia al settore automotive, sta vivendo un cambiamento forte. Stanno cambiando i paradigmi e anche le aspettative dei clienti e dei consumatori. Per questo, abbiamo basato la nostra nuova strategia su una logica d’integrazione dei canali, carteceo e digitale, che adesso trova il suo completamento in una rivisitazione completa di tutta l’offerta di Quattroruote.

In cosa consiste la nuova offerta?

Nel mese di ottobre abbiamo presentato il nuovo giornale che, oltre ad un nuovo approccio grafico più d’impatto, più pulito e più diretto, è stato strutturato per favorire una maggiore leggibilità e fruibilità e per avere una veste più contemporanea. Abbiamo deciso di abbinare questo restyling a un riposizionamento e un ripensamento anche dei nostri contenuti.

In particolar modo abbiamo rivisto la sezione che riguarda la parte delle prove dei veicoli, che da sempre sono il core business di Quattroruote. Mentre, in precedenza, avevamo un metodo di prova trasversale a prescindere dalla tipologia di auto, adesso abbiamo inserito anche tutta una serie di novità nel modo di approcciare le automobili e dal numero di Ottobre ogni prova sarà creata ad hoc in base al modello, la cilindrata, la tipologia e tutte le caratteristiche di un auto da testare.

Che vantaggi comporta un’integrazione così strutturata dei due canali che presidiate?

Come dicevo prima, il processo d’integrazione dei canali che presidiamo, e che per noi hanno pari rilevanza e dignità, la carta e il web, è iniziato già da anni e ora ha raggiunto un culmine che si è tradotto in questo rinnovamento che è avvenuto di pari passo. Anche a livello operativo abbiamo fatto lavorare i team della grafica in modo integrato, affinché trovasse un fil rouge e una continuità tra il nuovo sito web e e il nuovo giornale, ad esempio, con richiami di colori, font e stili. L’intento è dare forma ad un ecosistema composto da diversi temi e diversi pubblici ma che al tempo stesso sia riconoscibile e, soprattutto, credibile. La discriminante per raggiungere questo obiettivo è sempre la qualità.

Quanto puntate sul video?

Stiamo investendo moltissimo sul formato video tanto da aver creato un team interno ad hoc che si occupi della nostra web tv, un altro aspetto del nuovo sito al quale stiamo cercando di dare massima visibilità e importanza. Per questo, siamo attenti anche ai dettagli come la fruibilità mobile, ormai imprescindibile per un sito web, e alla parte della comunicazione dove stiamo cercando di incontrare i cambiamenti e le nuove esigenze del pubblico.

Come è cambiato il pubblico di Quattroruote?

Il pubblico si sta polarizzando, nel senso che c’è una forte componente di appassionati, soprattutto in Italia dove storicamente sono sempre stati numerosi. Non è un caso se un giornale specializzato, come Quattroruote, sia diventato di importanza sociale nel nostro Paese, cosa che non si registra nel resto d’Europa in altri esempi. Certo è vero che gli appassionati sono tanti, ma un po’ meno di un tempo, forse anche per via del nuovo approccio alle automobili, alla sharing economy e per tanti fattori che hanno accresciuto anche il nostro pubblico per così dire “saltuario”, che magari si approccia a noi quando deve acquistare una nuova auto.

Come riuscite a mantenere l’attenzione e fidelizzare anche di questa parte di pubblico?

Se da un lato, ad esempio in qualità di acquirenti, questi utenti possono essere considerati un pubblico saltuario, da utilizzatori sono senza dubbio un pubblico di assidui. Ecco perché non ci aspettiamo che acquistino il giornale specializzato, ma desideriamo ugualmente fornire loro un servizio ad hoc. In questo entra in gioco il sito, dove non vi è alcun paywall per la navigazione e che, oltre ai contenuti specializzati, approfondisce anche le news in tema automotive, fornisce informazioni di viabilità e su  tutto ciò che riguarda le infrastrutture e i servizi che possono interessare gli automobilisti. Cerchiamo, dunque, di accompagnare il consumatore lungo tutta la sua customer journey, da quando cerca informazioni fino all’acquisto, come utilizzatore e così via.

Qual è il segreto del successo di Quattroruote?

La nostra mission, da sempre, non è solo informare è accompagnare la crescita sociale e accrescere la consapevolezza dei nostri utenti. I nostri contenuti si distinguono proprio per questo approccio. Inoltre, oggi, presidiamo ogni singolo canale con un’impostazione editoriale che disegni contenuti perfettamente in linea con la loro destinazione. Ogni canale ha un pubblico diverso, è raggiunto dagli utenti con specifiche aspettative e noi siamo molto attenti nel gestire l’informazione sulle varie piattaforme ognuna con le sue specificità di fruizione. Per riuscire in questo intento siamo affiancati anche da molti partner esterni ci supportano sul lato tech. Questa dedizione ai dettagli ci ripaga con un pubblico sempre più nutrito e fedele.