ABBONATI

Hearst Italia: raccolta 2107 a -2%; a marzo il “nuovo” Marie Claire con Antonella Bussi

Autore: S Antonini


Rispetto a quanto realizzato nel corso del 2016, il print dovrebbe perdere quest’anno circa il 3% dei ricavi pubblicitari, ma il digital registra un progresso del 10%; performance positiva dei brand d’arredamento, mentre l’andamento del periodico Gioia! è flat, con i mensili femminili in flessione

Hearst Italia chiude il 2017 con la nomina di un nuovo direttore per Marie Claire, Antonella Bussi, che firma dal numero di gennaio attualmente in edicola e si appresta a rinnovarlo a partire dal numero di marzo, in concomitanza con la settimana della moda di Milano. Sarà “un cambiamento nella continuità” dichiara l’amministratore delegato di Hearst, Giacomo Moletto, intervenuto venerdì scorso alla colazione natalizia di presentazione del direttore. Continuità per via del passato di Bussi da condirettore del magazine, che nella versione del nuovo direttore punterà ancora di più sulla bellezza, con un nuovo approccio e un rafforzamento del Prix d’Excellence de la Beauté a partire dall’edizione 2018. «Sarà un femminile che parla di tutto - dice Bussi -: di intrattenimento mainstream e non, di bellezza, di moda, di personaggi da scoprire e con un filo rosso a caratterizzare tutto l’anno, ovvero il tema della gentilezza».

Gli andamenti pubblicitari

Marco Cancelliere, direttore generale della divisione advertising di Hearst Italia, commenta i risultati del 2017. La raccolta complessiva dei magazine Hearst è in calo del 2% sul 2016, “un ottimo risultato se messo a confronto con gli andamenti medi dei periodici, raggiunto grazie a una buona ripresa nel secondo semestre, a fronte di un primo a -5% circa”. La stampa perde il 3% dei ricavi advertising rispetto all’anno scorso, invece il digital, vale a dire display e native adv sui siti delle testate e sulle edizioni per iPad, cresce del 10% circa. “Nello specifico, sono estremamente positivi gli andamenti della stampa dei brand d’arredamento, la cui raccolta cresce quasi del 10%. Gioia! è in linea con l’anno scorso, e questo è un segno molto buono dato il trend dei settimanali. Sono in flessione, invece, i femminili come Elle, Marie Claire e Cosmopolitan”, anche se il numero di gennaio 2018 di Marie Claire ha registrato una raccolta pubblicitaria superiore del 10% rispetto allo stesso numero di quest’anno, ma il mese di gennaio è il meno forte della stagione.

Il digitale

La crescita del digitale è omogenea su tutti i brand, e da Esquire, lanciato lo scorso ottobre solo in versione online, arrivano buoni dati sia sul fronte della raccolta, sia in termini di traffico, che già a novembre ha superato i 500 mila utenti unici, in anticipo di un mese sull’obiettivo. Per quanto riguarda i settori, tiene la cosmetica selettiva mentre scende quella mass market; nella moda si assiste a un aumento degli investimenti da parte dei top brand (i primi 50) e a una contrazione da parte dei marchi contemporary, ma i clienti attivi risultano in aumento. Il fashion si orienta sempre di più sul digitale. Oggi questo mezzo pesa per il 14% sui ricavi pubblicitari di Hearst Italia, trainato soprattutto da progetti speciali e native. “Online e offline, i progetti speciali valgono circa il 20% di tutto il fatturato, e il 50% del solo digital. Complessivamente, la raccolta derivante dai progetti speciali cresce del 10%, e del 20% nel digital. Abbiamo realizzato oltre 500 tra progetti di branded content e sponsorizzazioni. Il branded content sarà il driver del 2018”, conclude il manager.


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy