Autore: Redazione
14/11/2017

Progetti Condé Nast: bene l’adv nell’ultimo quarter, al via la social academy per creare gli influencer professionali

Presentata l’iniziativa in collaborazione con L’Oréal e SDA Bocconi school of Management; l’a.d. Fedele Usai annuncia un trend fino a fine anno «molto forte e meglio dell’anno scorso»

Progetti Condé Nast: bene l’adv nell’ultimo quarter, al via la social academy per creare gli influencer professionali

Con 21 milioni di utenti sul web e 13 milioni di social base, Condé Nast punta sugli influencer per garantire un servizio “virtuoso” ai propri investitori che sempre di più fanno ricorso a questi nuovi veicoli di comunicazione. Nasce, per iniziativa del gruppo editoriale che pubblica Vogue e Vanity Fair, il primo corso di alta formazione sulla professione di influencer che legittima questa figura e fornisce una certificazione di qualità a chi voglia intraprendere questo mestiere. Intanto, l’amministratore delegato Fedele Usai segnala per l’ultimo quarter 2017 un andamento pubblicitario «molto forte, meglio dell’anno scorso, trainato da un Vogue in grande spolvero e dal digitale. Ma anche gli altri brand vanno bene, sono ottimista». Usai ribadisce quanto già detto lo scorso settembre (vedere DailyMedia del 13/9/2017, ndr), ossia che Condé Nast ipotizza per quest’anno ricavi digitali a quota 20 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto al 2016.

Il progetto

La “Condé Nast Social Academy” è stata presentata ieri a Milano. Partner dell’iniziativa sono la SDA Bocconi School of Management e L’Oréal Divisione Lusso, che ha contribuito a sostenere economicamente le venti borse di studio per le altrettante studentesse che hanno inaugurato il primo corso, partito in questi giorni presso la sede di Condé Nast, in piazza Castello 21. Molto si è detto su queste figure che si inseriscono in un contesto altamente professionale senza reali qualifiche: prima di tutto, la veridicità dei dati di audience - in questo caso, di follower - che vendono ai propri clienti. Proprio Vogue America, testata “principe” del network Condé Nast, qualche tempo fa aveva pubblicamente additato le blogger come figure anti professionali che inficiano il valore dell’informazione nel settore della moda. «Questo corso, per un totale di 240 ore, è dedicato al beauty, nel 2018 ne seguiranno altri due da quaranta persone che avranno per oggetto vari altri temi, quali il lifestyle, il tech, eccetera - spiega Fedele Usai -, per un totale di 100 persone che avranno la possibilità di collaborare con la nostra azienda».

Obiettivi dell'Academy

«L’obiettivo di questa Academy - continua Usai - è creare professionisti qualificati e certificati nei propri comportamenti, in primo luogo la trasparenza rispetto ai dati, la correttezza e l’eticità nella comunicazione, la responsabilità». La docenza dell’Academy è affidata a un corpo di esperti selezionato in Condé Nast e in SDA Bocconi school of management, con la partecipazione di ospiti speciali internazionali che esprimono - nel mondo del lusso, della comunicazione e del beauty - l’eccellenza sui canali digitali.

La direzione della Condé Nast Social Academy è affidata a Raffaella Buda, dal 2015 branded content director di Condé Nast, con il coordinamento didattico del contributo SDA Bocconi School of Management di Gabriella Lojacono, associate professor of international management e director executive master in Luxury Management (EMiLUX). Alla presentazione di ieri hanno partecipato, oltre a Usai, Luca Dini, direttore editoriale e direttore comunicazione corporate di Condé Nast Italia; Roberto Serafini, direttore generale L’Oréal Luxe Italia; Giuseppe Soda, Dean SDA Bocconi School of Management; Anna Scavuzzo, vice sindaca del Comune di Milano.