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Lyoness: le nuove frontiere del network marketing, fenomeno in crescita dalla creazione di una shopping community ai vantaggi del cashback

Autore: Redazione


La multinazionale consente agli iscritti al suo programma di fidelizzazione gratuito di riavere indietro una percentuale di denaro in contanti sugli acquisti effettuati nel suo network di attività convenzionate

Chi non vorrebbe riavere indietro una parte del denaro speso quando fa acquisti? Sembra una cosa impossibile, eppure è proprio il servizio offerto dal Lyoness. Si tratta di una grande shopping community  che, attraverso il network marketing, permette a tutti i suoi iscritti, sia i consumatori sia le imprese, di trarre numerosi vantaggi, semplicemente acquistando o vendendo qualcosa. Le sue anime sono tre, è una community dove i consumatori possono aderire gratuitamente, un programma fedeltà che consente di avere dei vantaggi in tutte le categorie del retail grazie ad una cashback card (escluse banche e assicurazioni) e una soluzione per le piccole e grandi imprese che vogliano usufruire di benefici senza confini nazionali o merceologici. Come funziona? Il meccanismo di Lyoness è semplice, basta iscriversi gratuitamente al sito o aderire al servizio presso i distributori convenzionati e il gioco è fatto. Scegliendo di acquistare presso il network di attività convenzionate ed esibendo la propria cashback card (anche tramite un’app dedicata) si accumulerà una piccola percentuale della spesa effettuata che sarà poi restituita dall’azienda sotto forma di bonifico una volta raggiunta una soglia di almeno 10 euro. Per gli acquisti online si  deve passare dal sito web con log in tramite user e password che dal portale (o dall’app) riporta ai siti delle imprese convenzionate con un redirect che tramite cookie riconosce la convenzione. Su ogni transazione Lyoness tiene una commissione che varia dall’1 al 3% circa in base alla categoria merceologica.  Per le imprese, Lyoness rappresenta, invece, un programma fedeltà molto vantaggioso, soprattutto per le PMI, che possono beneficiare di un piano di loyalty economico (ci sono tre fasce di prezzo in base alle esigenze del destinatario, la più alta non supera i 1.000 euro), ma con i numeri garantiti da una multinazionale. Le card, inoltre, possono essere brandizzate con il logo dei partner convenzionati. Per rendere il programma più democratico, questa è una possibilità riservata solo alle piccole aziende, dato che i grandi nomi hanno già i propri programmi di fedeltà e utilizzano Lyoness maggiormente come canale alternativo di vendita e raccolta di nuovi clienti. Inoltre, i dati dei consumatori e le statistiche sui loro comportamenti d’acquisto sono a disposizione degli imprenditori attraverso un CRM e possono essere utilizzati per comunicazioni di direct marketing, premi amicizia e altri metodi di fidelizzazione. La card può essere utilizzata sia sul piano b2c che su quello b2b, poiché anche gli acquisti tra aziende sono convenzionabili. Si può parlare, in pratica, di una sorta di marketing del passaparola, il network si è creato, infatti, senza alcuna comunicazione sui media, ma semplicemente tramite sponsorizzazioni e word of mouth. “Essendo un fenomeno in grandissima crescita e con i numeri che pensiamo di raggiungere entro l’anno, stiamo valutando la possibilità di lanciare delle campagne di branding mediatiche, sia in tv sia sul web, ma al momento è tutto in divenire”, ha dichiarato Edoardo Moretti, Managing Director di Lyoness Italia durante un incontro con i giornalisti organizzato ieri a Milano proprio allo scopo di promuovere l’azienda. Lyoness in numeri Il network di Lyoness si estende in 47 Paesi del mondo e vanta una rete internazionale di oltre 7 milioni di aderenti e di 70.000 aziende convenzionate. Ogni mese la company conta 20.000 nuovi iscritti e circa 400 nuove imprese convenzionate. In Italia gli iscritti sono 800.000 con una crescita settimanale di circa 5/6mila aderenti al programma e 10.000 imprese convenzionate, una crescita che ha visto già raddoppiare questo numero solo negli ultimi due anni. Le imprese del network sono diffuse su tutto il territorio nazionale e crescono in maniera esponenziale sia al nord sia al sud, tra cui più si contanto più di 30 aziende della grande distribuzione e centinaia di negozi online come Booking, Groupon, eBay e Yoox. L’azienda ha fatturato 25 milioni di euro lo scorso anno con una canalizzazione di acquisto sul network di circa 3 milioni di euro. Al momento l’85% degli acquisti effettuati dalla shopping community proviene da retail off line ma è in crescita anche l’ecommerce dal quale si ricava circa il 15% del fatturato. L’ambizione di Lyoness è quella di muovere l’economia trasformando questo tipo di programmi fedeltà basati sul cashback come una consuetudine d’acquisto per i consumatori, banalmente come lo è diventata negli anni l’abitudine a pagare tramite carta o bancomat piuttosto che in contanti. Sport, beneficienza e spettacolo Il mondo dello sport rappresenta un’importante leva strategica per Lyoness, poiché sono moltissime le realtà presenti nel suo network, dalla Federazione Italiana Golf ai più piccoli team sportivi che hanno scelto di aderire al suo programma fedeltà. Queste società raccolgono il maggior numero d’iscritti che semplicemente guardano ai vantaggi di Lyoness anche come un modo per contribuire alla vita della squadra fornendogli una fonte di ricavo incrementale. Per questo, Lyoness è sponsor di molte iniziative sportive, uno dei progetti più importanti all’attivo riguarda, infatti, il Moto GP, dove la card verrà distribuita durante sei Gran Premi a coloro che assisteranno alla gara. Per documentare un po’ il mondo Lyoness, dai grandi eventi sportivi ai più piccoli legati al mondo delle PMI e così via, esiste anche una web tv accessibile gratuitamente dal sito della company dove i contenuti spaziano dai consigli per gli acquisti a grandi spettacoli di intrattenimento. Per il momento i canali di comunicazione media esterni, non fanno parte delle strategie di comunicazione di Lyoness, forte soprattutto del potere di passaparola che i suoi servizi sono in grado di generare. Ma, come confermato anche da Silvia Kelemen Wheis, head of public relation, una volta raggiunto un certo numero d’iscritti in Italia sarà necessario spostare la comunicazione anche sui canali media. Lyoness è una company impegnata anche sul fronte benefico e parte della percentuale che spetta all’azienda dai programmi fedeltà e dalle commissioni sulle transazioni d’acquisto è impegnata in progetti di beneficenza, educazione e riqualificazione territoriale. In Italia, ad esempio, opera la Child and Family Foundation, un organo benefico supportato da Lyoness che si occupa di dare supporto a bambini, giovani famiglie e aree geografiche in difficoltà.

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Tv

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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