Autore: Redazione
27/07/2017

L’Unione europea alza la pressione sui social in materia di semplificazione dei termini utente

Al centro delle preoccupazioni delle autorità regolatorie del vecchio continente vi sono le procedure di rimozione dei contenuti illegali da parte dei social sui rispettivi siti

L’Unione europea alza la pressione sui social in materia di semplificazione dei termini utente

L’Unione europea sta aumentando la pressione nei confronti di Facebook, Google e Twitter affinché modifichino i termini di servizio adeguandoli alla legislazione continentale. Lo spiega un articolo di Reuters, secondo cui le proposte pervenute alle autorità sono state considerate “insufficienti”. I regolatori d Bruxelles, insieme agli organi di protezione dei consumatori, avevano inviato delle lettere ai tre colossi a stelle e strisce lo scorso giugno con la richiesta di aggiornare i termini utente entro la fine di settembre, pena il pagamento di una multa. Twitter e Google non si sono resi disponibili per un commento, mentre Facebook è convinto di essere in linea con la legge europea, pur ammettendo la possibilità di poter semplificare ulteriormente i suoi termini e di essere impegnato nel farlo. La rimozione ei contenuti Al centro delle preoccupazioni dell’Ue vi sono le procedure di rimozione dei contenuti illegali da parte dei social sui rispettivi siti, termini che ne limitano la responsabilità e termini che li permettono di cancellare contenuti pubblicati dagli utenti in modo unilaterale. Alle tre società è stato dato tempo fino allo scorso 20 luglio per inviare le loro risposte con l’obiettivo, come già detto, di farle entrare a regime entro la fine di settembre. E una fonte ha detto a Reuters che due delle società coinvolte - senza specificare quali - hanno presentato delle proposte modificate, mentre una terza ha chiesto più tempo. L’impressione è che i rapporti tra società americane e Unione europea siano destinati a rimanere difficili anche nel corso dei prossimi anni.