La fusione At&t-Time Warner è a rischio per la condizione del governo Usa di cedere la Cnn in cambio del via libera all’accordo
Lo scrive il New York Times, sottolineando come le richieste arrivate dal Dipartimento di Giustizia americano possano bloccare la possibile nascita di un nuovo gigante dei media
L’accordo da 85,4 miliardi di dollari tra At&t e Time Warner è legato alla vendita della Cnn. Il Dipartimento di Giustizia americano darà, infatti, il via libera alla fusione solo se i due colossi si libereranno della Turner Broadcasting, che controlla, appunto, la popolare rete all news, più volte definita dal Presidente in carica Donald Trump sinonimo di fake news. In alternativa, è stata proposta la vendita del gruppo DirectTv. È stato il quotidiano The New York Times a riportare la notizia, sottolineando come le richieste del ministero della Giustizia Usa, guidato da Jeff Sessions, possano bloccare la nascita del nuovo gigante dei media concepito per sfidare le nuove realtà digitali come Netflix. “Se il ministero della Giustizia - scrive il popolare giornale newyorkese - avanzerà una richiesta formale in tal senso, giudicandolo come requisito essenziale per ottenere il suo placer, At&t e Time Warner quasi certamente porteranno l’intera questione in tribunale sfidando il governo che non avrebbe basi legali per bloccare la fusione”. Il capo di At&t, Randall Stephenson, ha dichiarato immediatamente: “Non abbiamo intenzione di vendere la Cnn”. La condizione posta per il via libera del governo alla fusione con Time Warner è stata subito vista come un ultimatum. “Finora non abbiamo mai commentato sulla trattativa col governo - ha detto Stephenson -, ma ora voglio essere chiaro: non ho mai offerto di vendere la Cnn e non ho intenzione di farlo”. Ieri, nel corso di una conferenza con gli investitori, il cfo di At&t, John Stephens, ha comunque dichiarato che le tempistiche dell’acquisizione di Time Warner - proprietaria tra gli altri di Hbo, Cnn e Warner Bros - sono incerte.
