Autore: Redazione
08/06/2017

Hearst Italia: calo contenuto per l’adv nel semestre; a settembre arriva Esquire

Il d.g. della divisione Advertising del Gruppo, Marco Cancelliere, ha spiegato che il -5% del periodo gennaio-giugno è causato soprattutto dal rallentamento dello spending delle aziende di fascia media della moda, mentre vanno bene design e canali online

Hearst Italia: calo contenuto per l’adv nel semestre; a settembre arriva Esquire

Intervistato da DailyMedia in occasione dell’incontro organizzato da Elle Decor Italia e la Rinascente in occasione dell’iniziativa per i festeggiamenti dei 100 anni di attività degli store di piazza Duomo, Marco Cancelliere, che ne è d.g. della divisione Advertising Italia, ha fatto il punto sull’andamento della raccolta pubblicitaria di Hearst Italia nel primo semestre dell’anno.

Periodo che si chiuderà con una contrazione del 5%, causata soprattutto - per quelli che sono i principali segmenti coperti dal Gruppo di cui è a.d. Giacomo Moletto - dal rallentamento sul fronte degli investimenti da parte della fascia media della moda, che rappresenta il 55% del totale delle entrate adv dell’editore. L’alto di gamma, sempre di quest’area, invece, non solo tiene, ma è addirittura in crescita e, questo, è ciò che fa mantenere sereno il d.g. sulle prospettive per i  brand del Gruppo, Elle, Marie Claire e Cosmopolitan.

Calo inferiore al mercato per Hearst

In ogni caso, il saldo negativo della prima parte dell’anno dovrebbe essere decisamente migliore di quello dei periodici in generale che, secondo gli ultimi dati FCP, hanno segnato una contrazione dell’8,1% nei primi 4 mesi, periodo nel quale, invece, la divisione Advertising di Hearst Italia ha chiuso al -3%. Il peggioramento, per quest’ultima, sta avvenendo in quest’ultimo bimestre e, così, è pensabile che, purtroppo, avvenga anche per il comparto nel suo insieme.

Sempre nel periodo gennaio-aprile, inoltre, gli investimenti-moda (sempre sui periodici), sono scesi del 14%, versus il -10% della struttura guidata da Cancelliere. Quest’ultimo giudica invece “molto buono” l’andamento sul fronte del design che, nel primo semestre - anche se pure qui si assiste a un rallentamento “poco significativo” nell’ultimo bimestre - non dovrebbe scostarsi molto dal +22% messo a segno nei primi 4 mesi (versus il +14% del comparto in generale).

Lo stesso discorso di rallentamento a giugno vale anche per Gioia! che, quindi, registrerà un trend flat a fine mese dopo il +4% del primo quadrimestre, che si confrontava con il -6% dei femminili nel loro insieme.

Il digitale

E «molto valida», sempre Cancelliere, giudica la performance del digitale che, con una crescita tra il +3 e il +5% attesa a fine mese, vale ormai il 15% del totale-raccolta. L’andamento è spinto soprattutto dal native - sul quale si concentra l’attenzione della concessionaria - mentre il display è in calo. I ricavi da iniziative speciali, progetti ed eventi sono in crescita del 10%.

Del resto, Hearst Create, la struttura interna diretta da Roberta Battocchio, ha lavorato l’anno scorso su un migliaio di progetti, realizzandone ben 444. Tra quelli di particolare rilievo, è in preparazione, nell’ambito della “Fashion Week” di settembre, quello celebrativo dei 60 anni di Gente, degli 80 di Gioia! e dei 30 delle edizioni locali di Elle e Marie Claire.

Cancelliere ha anche confermato quanto già anticipato da DailyMedia e, cioè, il lancio, tra fine settembre e i primi di ottobre, della piattaforma digitale (e quindi, “per ora, non cartacea”) di Esquire, altro brand iconico di Hearst e con il quale il Gruppo andrà ad aggredire un settore, quello del lifestyle maschile, nel quale sono già attivi altri competitor (i vari GQ, Icon e Style), ma dove l’editore giudica che ci siano interessanti opportunità di crescita, come ribadito dal forte interesse che il mercato sta già manifestando per la nuova testata in arrivo.