Autore: Redazione
24/01/2017

Google Plus al secondo tentativo: da oggi il restyling della piattaforma mai decollata

Apportati piccoli interventi online riguardano gli eventi, i commenti, le fotografie

Google Plus al secondo tentativo: da oggi il restyling della piattaforma mai decollata

C’è stato un momento in cui qualcuno ha seriamente creduto che Google Plus potesse divenire un’alternativa a Facebook e, per almeno una stagione, forse si era a cavallo tra primavera ed estate. Ci fu chi, tra un sorriso e un ammiccamento, si disse pronto a cambiare bandiera e lo dichiarò anche a i quattro venti. Oggi, quel quasi infedele si è forse dimenticato il passaggio, come pure l’esistenza di Google Plus, che è sempre lì, da qualcuno utilizzato, da quasi tutti ignorato. Però G+ non è sparito, anzi è in arrivo un restyling. Il social network, creato dal colosso di Mountain View nel 2011, si appresta a mettere in campo piccoli interventi, online da oggi. Ritornano gli eventi, sarà possibile crearli nella versione web della piattaforma, ma non per la G Suite (le versioni delle app e servizi Google dedicati al lavoro). la Qualità viene prima di tutto La nuova sfida, manco a specificarlo, sarà impostata sulla qualità e, quindi, il social eliminerà i commenti ritenuti inutili per garantire conversazioni più ricche. Per vedere tutti i commenti basterà aprire la tendina del menù e cliccare su una funziona apposita. Infine, ecco arrivare la funzione di zoom per le foto, già adottata da Facebook e Instagram. Le novità non significano “che diciamo addio al vecchio Google Plus per uno nuovo, il nostro scopo è di rendere la piattaforma il posto migliore per connettersi”, spiega in un post Danielle Buckle, manager della società. ben 2,2 miliardi di utenti, non attivi Non ci sono dati precisi sul numero di utenti Google Plus nel mondo. Stando a cifre risalenti al 2015 e rilanciate dal sito Business Insider, ammonterebbero a pochi milioni. Il blogger Edward Morbius partiva dalla considerazione che c’erano allora 2,2 miliardi di utenti registrati al social in quanto legati ad un account Google ma, di fatto, aveva osservato il blogger, solo il 9% aveva postato un contenuto.