Autore: Redazione
27/04/2017

La gentrificazione dei blockbusters suggerisce un cambiamento della stagione estiva cinematografica

La gentrificazione dei blockbusters suggerisce un cambiamento della stagione estiva cinematografica

Alcuni studi ipotizzano che ci sia una correlazione tra i franchisees che stanno ormai scalzando le produzioni originali cinematografiche, raggiungendo incassi da record in tutto il mondo come l’ultimo episodio della saga di Fast&Furious o gli episodi della saga stellare Star Wars, e il fenomeno della gentrificazione. La gentrificazione, neologismo coniato da Ruth Glass, è quel fenomeno fisico, sociale, economico e culturale per cui un quartiere cittadino, generalmente centrale - ma non necessariamente - abitato dalla classe lavoratrice ed in generale da ceti a basso reddito, si trasforma in zona d’elezione per la più ricca classe media. È un processo da cui consegue un importante cambiamento della composizione sociale e dei prezzi delle abitazioni che snatura i quartieri delle città. Si tratta di un fenomeno che ha anche implicazioni più estese su diversi livelli, senza esclusione per quanto riguarda il settore cinematografico nella domanda, nell’offerta e negli spazi del consumo riservati al medium e che si sono nel tempo adattati e hanno mutato forma per soddisfare i gusti dei gentrifier. La gentrificazione è la chiave per predire le nuove tendenze e anche il cinema deve fare attenzione ai cambiamenti che tale fenomeno genera.  Dal punto di vista di chi opera nel business della distribuzione cinematografica questo fenomeno può essere visto come un cambiamento che richiede di rivedere le modalità di rilascio dei titoli, parliamo infatti ad esempio di gentrificazione dei blockbuster, si tratta di pellicole che non vengono più rilasciate esclusivamente nei mesi più caldi dell’anno, ma in un periodo più lungo che prevede una realizzazione del business dei mega-movie spalmato su tutto l’anno. Per chi opera nel “cinema experience business”, ossia le concessionarie di pubblicità e i centri media, si tratta invece di una grande opportunità da poter sfruttare, in cui i film si trasformano in eventi globali interessantissimi per raggiungere efficacemente target difficili potendo contare su una stagione estiva ricchissima di titoli di altissimo richiamo. Questo potrebbe rendere più semplice riuscire a comunicare ad esempio ai famigerati membri della Generazione Z, giovani di 16-19 anni che dimostrano di provare ancora un forte interesse per il cinema e in particolare per i franchisee, a giudicare dagli incassi degli ultimi titoli proposti, e che sono disposti a investire il loro budget di spesa in entertainment e soprattutto in questo medium. La tendenza internazionale generale e sempre più irreversibile è di proporre numerose franchisees durante tutto l’anno cinematografico, e questo fenomeno ha attirato l’attenzione dei distributori italiani che sono maggiormente inclini a ripensare le tradizionali programmazioni estive al fine di proporre un prodotto interessante anche nei mesi più caldi, arricchendo e completando l’offerta con titoli accattivanti e di interesse. Non mancheranno, dunque, i classici film estivi che sapranno soddisfare i fan, come ad esempio i blockbuster che vedono protagonisti i super eroi - Wonder Woman e Spider-Man: Homecoming - oppure Transformers 5: L’Ultimo Cavaliere, il nuovo film della saga diretto da Matt Reeves, The War - Il Pianeta Delle Scimmie, un nuovo episodio di I pirati dei Caraibi, le attesissime pellicole di animazione Cattivissimo Me 3 e Cars 3, l’inquietante horror Annabelle 2; ma sono attese anche pellicole inaspettate per il periodo come l’originale action comedy Baby Driver firmato da Edgar Wright e l’epico Dunkirk, nuovo film bellico di Christopher Nolan. Tutti titoli che preannunciano un’estate cinematografica molto variegata e diversa dal solito.