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Facebook si prepara alla Milano Fashion Week e svela le Ads In Stories su Instagram

Autore: Redazione


Alle porte dell’evento milanese, il social ha mostrato una ricerca sui fashion lovers. Le sue piattaforme saranno tra i canali più utilizzati per seguire passerelle, outfit e influencer, e i brand ne trarranno vantaggi sostanziali. Presto i marketer potranno intercettare i target con Stories create da loro

Il semestre freddo non è ancora finito, ma il mondo del fashion gioca sempre d’anticipo e nella Capitale italiana della Moda sono già quasi pronte le passerelle per la Milano Fashion Week. Il 22 febbraio verrà inaugurato il periodo delle sfilate, che mostreranno ai fashion addicted e a chi lavora nel settore le nuove collezioni autunno-inverno 2017-18. Una grande vetrina, con risonanze internazionali, per un settore che rappresenta un fiore all’occhiello del Made in Italy. Un’occasione che verrà immortalata dagli smartphone degli influencer, dei brand, delle modelle, dei modelli e degli appassionati che saranno così fortunati da riuscire a partecipare agli eventi. La moda, per sua natura, ha imponenti radici estetiche, e i social sono le destinazioni più immediate per ogni scatto o esperienza vissuta a bordo passerella. Sono anche le piattaforme su cui si diffondono le notizie, i commenti, le impressioni. Per questo motivo, Facebook ha organizzato una colazione a Milano, in cui ha mostrato alla stampa le principali attività che avvengono sulle sue property in quel periodo. Fashion lovers e device Stando una ricerca condotta dallo stesso social network in Italia, il 92% dei fashion lovers possiede uno smartphone. Ma questo non è il device più diffuso: il 93% infatti possiede un pc. Insegue il tablet (63%). I telefoni connessi, però, rappresentano il dispositivo più utilizzato per seguire la Fashion Week (43%), con poco scarto dal pc (42%) e molto dal tablet (15%). I canali preferiti per seguire l’evento I social sono i canali più ricercati per seguire gli eventi, con Facebook (61%) e Instagram (37%) separati solo dalla Tv (45%). Seguono le News Online (28%) e la Stampa (9%). Facebook è anche la piattaforma preferita dall’87% del campione, ed è utilizzato dal 76% degli appassionati per parlare e leggere di argomenti relativi alla moda. Youtube è promosso da poco meno della metà (48%), così come Instagram (41%), che però ispira l’86% degli utenti a conversare sul fashion. A fare la differenza, secondo il 44% del campione, è la possibilità di fruire di foto, video e contenuti unici. Anche i brand sono molto seguiti dagli amanti della moda: il 64% ha messo like ad almeno un marchio su Facebook e il 61% su Instagram. I contenuti preferiti Proprio i post dei brand e i video (live o normali) sono due dei contenuti maggiormente richiesti sui due social di Zuckerberg. Addirittura, il 52% dei fashion lovers ha interagito su Facebook guardando video e live dei brand di moda. La MFW e la sua abbondanza di contenuti, secondo la ricerca condotta dal social, ha portato il 52% del campione a seguire un brand durante il periodo della manifestazione, generando al contempo la propensione (dell’85% del totale) all’acquisto di capi proposti dagli account seguiti. Il target Gli appassionati di moda che compongono il campione (tratto dagli utenti di Instagram) sono prevalentemente 25-44enni, in maggioranza donne (61%). Tra i 25 e i 34 anni si registra un picco (32%) di profili attinenti ai requisiti per la ricerca. Pochi invece gli under 24 (13%), superati perfino dai 45-54enni (15%). Gli utenti di Instagram attivi mensilmente a livello globale hanno superato i 600 milioni (di cui 9 italiani), e 400 di questi sono daily user. Tra questi, gli appassionati di moda sono un gruppo molto attivo, capace di accedere al social 23 volte al giorno. Gli europei accedono al feed 7 giorni alla settimana e hanno seguito, in media, 353 account di high street fashion (dato 2,5 volte maggiore della media degli instagrammer). Per Nicole Barclay, global head of social di Net-A-Porter, Instagram “funziona come un megafono, permettendo alla audience globale di creare e amplificare i trend del fashion”. In questo scenario, i brand diventano un’ispirazione per gli utenti che li seguono (il 70% del totale), specialmente per il 45% dei fashionistas europei che li considerano un’ispirazione per il loro modo di vestire. Questi dati, sfruttati all’interno di una campagna come nel caso di John Lewis, hanno creato un aumento dell’intenzione d’acquisto del 14% (nelle donne 25-34), +10% di ad recall, +3% di brand favorability (tra le donne 18-24). Più in generale, invece, Instagram incide sui risultati delle campagne a performance con + 70% di azioni nel direct response, +78% di installazioni app e +58% di website conversion, con annessa crescita di vendite online. Nuove soluzioni: le ADS IN Stories L’implementazione della funzione Stories è stata lanciata poco tempo fa, ma sono già 150 milioni a utilizzarla. La novità, raccontata ieri nella sede milanese di Facebook, è che presto saranno disponibili ads al loro interno. «La fase beta è iniziata due settimane fa con 30 brand partner. Sono Stories full screen, che partono con  l’audio attivo tra una Storia e l’altra. Stiamo facendo le ultime verifiche tecniche e lavorando al minutaggio, che sarà tra i 10 e i 15 secondi. A breve verranno rese disponibili per tutti i brand», spiega Valerio Perego, sales manager di Facebook. Le aziende potranno quindi inserire (a pagamento) brevi storie tra quelle proposte dagli utenti, rivolgendosi all’user in un momento di grande coinvolgimento. <

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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