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#proweblab2017: la SEO inizia a guidare le scelte strategiche insieme al marketing

Autore: Redazione


L’evento esclusivo di Pro Web Consulting ha offerto venerdì a Milano un approfondimento sulle principali tematiche della search engine optimization, che collabora e colpisce tutti gli aspetti della presenza digitale di un brand

Google è la prima fonte di traffico per i siti di ogni settore. Su Big G sono svolti più di 3 miliardi di ricerche al giorno. Oltre il 50% delle visite a un sito arriva dai risultati organici sui motori di ricerca, ossia dove agisce la SEO. La SEO è quindi un’attività essenziale. È partito da questo semplice presupposto #proweblab2017, l’evento esclusivo di Pro Web Consulting, che dopo il successo della prima edizione, #proweblab2017 ha offerto venerdì a Milano un approfondimento sulle principali tematiche SEO, nonché alcune case history insieme a clienti del calibro di Moleskine e Yeppon.

Internazionalizzazione e digital

Molti brand italiani nella moda e nel design, ma anche in altri ambiti in cui l’eccellenza nostrana ha un peso a livello globale, stanno iniziando a percepire il reale peso dell’ecommerce e di internet come strumento di marketing globale. Brand anche molto diversi si stanno confrontando con alcuni temi SEO imprescindibili. Il 20% delle ricerche su Google sono vocali.

Gli snippet

Il 25% delle ricerche restituisce un risultato che comprende elementi di knowledge graph. Acquistano sempre più importanza i featured snippet, cioè un normale risultato di ricerca, messo in prima posizione e in risalto con un particolare layout, il cui effetto in termini di CTR e traffico organico può essere molto rilevante. Google stabilisce in modo automatico (e non definitivo) se una pagina contiene una possibile risposta alla domanda dell’utente, quindi mostra il risultato come featured snippet. Non è possibile forzare la presentazione di un risultato come featured snippet, tuttavia studi dimostrano che alcune caratteristiche sono premianti: testo semplice e breve mirato alla risposta a una domanda precisa; alta autorevolezza del sito e della pagina. Anche i rich snippet sono importanti: come suggerisce l’aggettivo rich, uno snippet arricchito è una descrizione che offre informazioni aggiuntive come:

1. Un’immagine.

2. Un video.

3. Il tempo di preparazione di una ricetta.

4. Il prezzo.

5. La recensione e la valutazione di un film.

Le tipologie di contenuto che possono essere visualizzate attraverso i rich snippet sono:

1. Recensioni

2. Prodotti

3. Attività commerciali e organizzazioni

4. Ricette

5. Eventi

6. Persone

7. Musica

Uno studio di Moz (risalente al 2013) mostra come i risultati con rich snippet catturino maggiore attenzione (e click), rispetto anche al primo risultato.

Uso consapevole di overlay e interstitial

In un contesto in cui quasi la metà del traffico internet globale è mobile, è necessario evitare overlay e popup che appaiono durante la navigazione in maniera autonoma coprendo il contenuto. Bisogna anche eliminare gli interstitial che appaiono prima dell’apertura di una pagina e la parte alta della pagina utilizzata come interstitial, spingendo in basso il contenuto. Vanno bene invece gli overlay per accettare i cookie, gli overlay o interstitial per verificare l’età dell’utente, i banner che, seppure evidenti, non bloccano la navigazione dell’utente.

App Indexing

Anche le app e i contenuti al loro interno possono essere indicizzate e mostrate agli utenti in base alle loro query di ricerca. L’App Indexing consente di: aumentare la visibilità dell’app sui motori, in modo da far crescere i download; promuovere l’uso dell’app tra gli utenti già esistenti, generando engagement.

L’autorevolezza delle URL

Ogni pagina ha un’autorevolezza determinata in larga parte dalle referenze (link) che ha ricevuto nel tempo. Se rifacendo un sito si cambiano le URL delle pagine, questi link, e l’autorevolezza che veicolano, sono persi, determinando la perdita di tutto il trust accumulato nel tempo. È necessario comunicare a Google puntualmente tutti i cambiamenti di URL.

Google My Business

Grazie anche all’aumento delle ricerche in mobilità, sempre più utenti fanno ricerche relative a servizi geo-localizzati, sia sui motori di ricerca sia direttamente sulle mappe con rilevamento della posizione attivata. Google in presenza di queste ricerche favorisce i negozi. È fondamentale farsi trovare per ottenere visibilità comparendo nella SERP sulla base della pertinenza e vicinanza.

SEO e social

Fino a oggi Google ha minimizzato l’effetto dei social sul posizionamento sui motori, ma il consiglio di Pro Web Consulting è: “Essere sui social media non per i ranking di ricerca, ma per costruire il brand e guidare traffico qualificato”.

Obiettivi condivisi

Se tutti i diversi stakeholder condividono gli obiettivi, la SEO inizia a guidare le scelte strategiche insieme al marketing. Troppo spesso il progetto di un sito web è sviluppato concentrando l’attenzione esclusivamente sul prodotto, in termini di piattaforma, UX design, grafica. Secondo Pro Web Consulting bisogna sempre considerare: cosa cercano gli utenti? Cosa cercano, quando vogliono acquistare un prodotto? Quali risultati sono favoriti dai motori di ricerca per quelle ricerche? Come devono essere costruiti? Cosa serve e cosa non serve? Di che tipo di sito, contenuti, struttura ho bisogno per intercettare quelle ricerche?

SEO, realtà trasversale

Duccio Lunari, partner, head of sales & marketing di Pro Web Consulting, ha commentato a margine dell’evento «Abbiamo presentato una serie di spunti volti a far percepire al mercato quanto sia complessa la tematica SEO. È una realtà estremamente trasversale e strategica perché collabora e colpisce tutti gli aspetti della presenza digitale di un brand, dall’IT ai contenuti, dalla strategia fino all’analisi di come persone cercano e  vedono il brand. È importante che si affronti la SEO nelle fasi iniziali di come il brand si presenta sui canali digitali. Veicolare questo tema di cultura SEO nelle aziende. Fare in modo che capiscano e riescano a ottenere di più. Poi il resto verrà da sé. È stato un appuntamento divulgativo e d’aggiornamento, cui hanno partecipato i rappresentanti di 80 aziende».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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