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PwC: nel 2021 l’industria Media & Entertainment arriverà in Italia a 38,1 miliardi

Autore: Redazione


Lo rivela l’ultimo report realizzato da Pwc, “Global Entertainment & Media Outlook in Italy 2017-2021”, presentato ieri a Milano e arrivato alla nona edizione

Il mercato Entertainment & Media (E&M) sembra aver assorbito i colpi della crisi congiunturale degli anni passati e, a seconda dei segmenti, manifesta segnali di tenuta o di crescita, confermando, così, la ripresa avviata nel 2015. Nel 2016 il mercato ha raggiunto 31,5 miliardi di euro di ricavi e si prevede che nel 2021 tale valore salirà a 38,1 miliardi, crescendo con un CAGR del 3,9%. È quanto emerge dall’ultima edizione del report “Entertainment & Media Outlook in Italy 2017-2021” di PwC, che per il nono anno consecutivo descrive l’andamento dei 17 segmenti del mercato dei Media e dell’Intrattenimento: Business-to-business, Books, Cinema, Data Consumption, E-Sports, Internet access, Internet advertising, Internet video, Magazine publishing, Newspaper publishing, Music, Out-of-home advertising (OOH), Radio, Traditional TV and home video, TV advertising, Video Games, Virtual Reality. La spesa degli utenti finali - che include i servizi di accesso a internet - ha contribuito in modo sostanziale alla crescita, come altrettanto notevole è stata la crescita dei ricavi pubblicitari dopo i trend poco incoraggianti degli ultimi tre anni. Tv e Internet continuano a rappresentare i due segmenti dove si concentra la maggior parte dei ricavi del settore.

Competizione crescente

In generale, la crescente competizione a livello globale e il forte processo di trasformazione tecnologica, soprattutto nel mondo digitale, hanno generato una forte spinta alla trasformazione del settore. Nel dettaglio, si rileva come il 2016 sia stato un anno particolarmente significativo in riferimento ad operazioni di M&A per il consolidamento di aziende operanti nel comparto editoria e media: l’acquisizione del capitale sociale di RCS MediaGroup da parte di Cairo Communication, la fusione di Itedi con Gruppo Editoriale L’Espresso (dalla quale, nel 2017, è nata Gedi Gruppo Editoriale), la fusione tra la francese Banijay Group e l’italiana Zodiak Media sono tra le principali, come l’acquisizione di RCS Libri da parte di Mondadori.

Altrettanto importanti sono state le operazioni che hanno interessato altri comparti del mercato E&M: dall’acquisizione di Metroweb da parte di Enel è nata Open Fiber, con l’obiettivo di contribuire a estendere la diffusione della banda larga in Italia, facilitando le modalità di fruizione dei contenuti digitali. Operazioni di consolidamento finalizzate all’integrazione del proprio portafoglio di offerta si sono realizzate anche nel mondo delle telecomunicazioni (fusione tra Wind e H3G), permettendo l’ingresso di operatori internazionali, come Iliad e ZTE, che potrebbero avere nel futuro un ruolo rilevante anche nell’offerta di contenuti multimediali e nelle infrastrutture, ridefinendo gli attuali confini del settore. E questo trend di mercato sembra continuare.

Il commento di Andrea Samaja

Andrea Samaja, PwC Advisory TMT Leader, afferma: “Prevediamo che nel 2017 il volume di trasmissione dati in mobilità sorpasserà quello della banda larga in Italia. Questo è forse l’indicatore che in modo più diretto esprime la significatività della trasformazione in corso. Questa trasformazione è spinta anche dalle normative europee e italiane, che stanno via via regolamentando nuovi modelli di business. Si pensi alla direttiva europea sui pagamenti digitali (PSD2), che apre il mercato a nuove linee di attività ma anche a nuove relazioni tra consumatori e mercato. In questo percorso evolutivo, la customer experience, per la fruizione dei contenuti e/o dei servizi online in mobilità, è il fattore critico di successo. A titolo solo di esempio, non ci deve stupire scoprire che un social network abiliti una funzionalità che permette di scambiarsi denaro e non solo contenuti: quindi diventare anche strumento di pagamento. E non ci deve stupire immaginare che i siti di ecommerce forniscano l’opzione di pagare tramite un numero telefonico”.

L’opinione di Maria Teresa Capobianco

Maria Teresa Capobianco, PwC Advisory E&M Sector Leader, ha invece commentato: “Ogni operatore del comparto E&M ha il suo dna ed i propri valori distintivi. Le Internet Company hanno influenzato e influenzano le strategie e i risultati del mercato. Ritengo che il valore distintivo di ciascun editore debba essere massimizzato in maniera dinamica attraverso logiche di partnership, di sviluppo prodotti ma anche di rivisitazione dei modelli operativi e delle tecnologie abilitanti. Un esempio su tutti è il tema dei big data e degli analytics: più dati e più informazioni non necessariamente sono sinonimo di maggior valore prodotto. Monetizzare il valore che i dati sono in grado di esprimere richiede capacità di visione, managerialità, flessibilità e tecnologie”.

Punti di svolta digitali in tutti i segmenti

Il segmento Tv Advertising (3,265 miliardi di euro) si conferma il segmento più significativo del mercato pubblicitario, seguito dall’Internet Advertising (2,356 miliardi di euro). Il 2016 conferma la rapida crescita dei ricavi del segmento Internet Advertising, trainati dal Mobile Advertising, che prevede ricavi in aumento del 15,3% (CAGR riferito al periodo 2017-2021). Sebbene la spesa del mercato pubblicitario televisivo rimanga il segmento di maggiore incidenza sul mercato pubblicitario, il divario rispetto ai ricavi internet advertising continuerà a ridursi nei prossimi cinque anni. I ricavi derivanti dalla pubblicità televisiva continueranno, infatti, ad aumentare, ma ad un ritmo più modesto (CAGR periodo 2017-2021: 3,8%) rispetto all’internet advertising, che crescerà in modo più significativo (CAGR quinquennio 2017-2021: 6,2%). Entrambe le piattaforme si confermano di primaria importanza per i consumatori, pertanto le aziende dovranno continuare a essere in grado di sviluppare, realizzare e misurare campagne coordinate su più canali per interagire con i propri clienti a 360 gradi.

Internet Video

I ricavi del segmento Internet Video (362 milioni di euro) supereranno quelli dell’Home Video nel 2019. Il segmento Internet Video si è rapidamente ampliato negli ultimi anni e per la prima volta, appunto nel 2019, supererà il mercato dell’Home Video. I ricavi del primo segmento sono, infatti, previsti in crescita dell’16,7% (CAGR) nel prossimo quinquennio, raggiungendo i 362 milioni di euro nel 2021, mentre il mercato segna un declino terminale per Dvd e Blu-ray, che scenderanno a 235 milioni di euro. La domanda si è spostata verso il più immediato e conveniente mercato del video-on-demand (Vod), con contenuti accessibili tramite una vasta gamma di dispositivi collegati che consentono ai consumatori di fruire dei contenuti quando e dove lo desiderano. Mentre resta solido il mercato di acquisto dei contenuti video TVOD (Transactional Video On Demand), la crescita sarà tuttavia incentrata sulle piattaforme SVOD (Subscription Video On Demand) legate da formule di sottoscrizione, con sempre più abbonati attratti da stagioni ricche di contenuti originali e da cataloghi che possono essere visualizzati quando e come preferisce l’utente.

Digital Recorded Music

Nel 2016, i ricavi del segmento Digital Recorded Music (102 milioni di euro) si avvicinano a quelli del segmento Physical Recorded Music. Il segmento della musica digitale ha registrato ricavi pari a 102 milioni di euro nel 2016, e si stima supererà per la prima volta quello della musica registrata su supporti fisici entro il 2017. Si conferma, dunque, la crescita significativa dei servizi di streaming musicale, che guidano il trend positivo dei ricavi digitali (CAGR tra il 2017 e il 2021: 15,6%), mentre il segmento fisico si riduce del 14,7% (CAGR periodo 2017-2021). Se la musica digitale rappresentava l’11,3% dei ricavi complessivi 2016, tale proporzione è destinata a salire all’19,4% nel 2021.

Smartphone

Il traffico dati su smartphone supererà il traffico dati delle reti fisse a banda larga già in questo 2017. Sebbene le reti fisse a banda larga rappresentino un fattore chiave della crescita nel traffico dati complessivo, il traffico dati mobile rappresenta e rappresenterà la maggior parte del traffico dati sul mercato italiano. Molti consumatori preferiscono ancora accedere a contenuti di dimensioni significative - in particolare video di alta qualità - tramite connessioni fisse in banda larga (CAGR dal 2017 al 2021: +13,8%), ma è il traffico dati su smartphone (CAGR periodo 2017-2021: +34,9%) il vero driver di crescita del segmento, che consente ai consumatori di fruire dei contenuti quando e dove lo desiderano, anytime e anywhere. I ricavi relativi all’accesso a internet continueranno a crescere, fino a rappresentare, nel 2021, più di un terzo dei ricavi totali del mercato E&M, partendo dal 29,7% nel 2016.

Digital Out of Home

DOOH è l’unico fattore di crescita della pubblicità OOH. Sebbene la spesa pubblicitaria del segmento Physical Out of Home (OOH) registri un calo nel 2016 (-2,6%), si stima che vi sia una ripresa del mercato complessivo OOH dal 2018, grazie alla maggiore incidenza della componente digitale. Una quota sempre più crescente della spesa pubblicitaria viene deviata verso il Digital Out of Home (DOOH) che nel 2021 si stima possa rappresentare il 43% del mercato con un tasso di crescita pari all’11,7% (CAGR relativo al periodo 2017-2021).

Gli elementi principali derivanti dallo studio di Pwc

  • Nel 2021 l’industria Media & Entertainment (E&M) in Italia raggiungerà 38,1 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 31,5 miliardi del 2016 (CAGR 3,9%);
  • La spesa degli utenti, che nel 2016 ha raggiunto 23,5 miliardi, crescerà nel 2021 fino a 28,9 miliardi di euro (CAGR 4,2%);
  • L’advertising, che nel 2016 ha totalizzato 7,9 miliardi, raggiungerà i 9,2 miliardi di euro (CAGR 2,9%) nel 2021;
  • Tv e Internet continueranno a generare la maggior quota di ricavi sul totale del mercato E&M, incidendo per il 68% sul totale del mercato E&M nel 2021. La crescita dei due segmenti, tra il 2016 e il 2021, sarà pari a 5,5 miliardi, mentre la crescita del mercato, nello stesso periodo, sarà pari a 6,7 miliardi;
  • Nel 2016, a livello Global, l’Internet advertising ha superato il broadcast Tv advertising. Lo stesso trend non sarà applicabile alla realtà italiana, almeno per i prossimi cinque anni;
  • Nel 2021 il digitale rappresenterà il 51,4% del totale del mercato E&M, contro il 42,5% del 2016;
  • L’unica componente del mercato digital che registra perdite di ricavo è rappresentata dal Download di musica digitale;
  • Per il 2021 si prevede una riduzione significativa dell’attuale gap tra i ricavi total wired internet advertising e total mobile internet advertising: rispettivamente, da 66% e 34% nel 2016 a 48% e 52% nel 2021.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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