Autore: Redazione
21/04/2017

Ciak per “Il Cacciatore”, ispirato alla storia del giudice Alfonso Sabella

Ciak per “Il Cacciatore”, ispirato alla storia del giudice Alfonso Sabella

Sono iniziate a Palermo le riprese de “Il Cacciatore” ispirato alla vera storia del magistrato Alfonso Sabella, che racconta una delle pagine più spettacolari e cruente della lotta tra lo Stato e la mafia siciliana nei primi anni ‘90. Un nuovo modo di raccontare le storie d’Italia nello stile già usato da Cross Productions per “Rocco Schiavone”, grande successo di Rai2. “Il Cacciatore” racconta l’arresto di boss come Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, Vito Vitale, Pietro Aglieri e tanti altri, responsabili di pagine dolorose della recente storia d’Italia: le bombe di Firenze, Bologna e Milano; le stragi di Capaci e Via D’Amelio, in cui perdono la vita i giudici Falcone e Borsellino; il rapimento e l’omicidio del piccolo Giuseppe, 12 anni, figlio del pentito Santo Di Matteo, che segna un punto di non ritorno nella storia della mafia siciliana, che fino a quel momento aveva rispettato il sacro vincolo di non toccare i bambini. Un cast di attori scelti con attenzione per rappresentare uomini e situazioni di quegli anni, come Francesco Montanari, Paolo Briguglia, David Coco, Miriam Dalmazio, Edoardo Pesce e Roberto Citran (solo per citarne alcuni). “Il Cacciatore” racconta anche il continuo oscillare tra il bene e il male, la tensione dell’attesa e della cattura, episodi di vita vissuta da uno dei magistrati più attivi d’Italia nella lotta ai capi mafiosi. La riprese della serie, sei prime serate di Rai2, scritta da Marcello Izzo e Silvia Ebreul con la collaborazione di Fabio Paladini e Stefano Lodovichi, si svolgeranno tra Palermo e Roma, da aprile a inizio ottobre. La regia è affidata a Davide Marengo e Stefano Lodovichi.