Autore: Redazione
14/06/2017

Champions League: in Germania-Austria confermata Sky, in gara con Mediaset per l’Italia

L’operatore satellitare ha riacquisito i diritti per i due Paesi e sembra essere l’unico a contendere quelli per il nostro al Gruppo di Cologno per il periodo 2018-21

Champions League: in Germania-Austria confermata Sky, in gara con Mediaset per l’Italia

La presenza di un terzo operatore, magari forte di un’offerta in grado di sbaragliare la concorrenza, sembra sempre più solo una chimera e, quindi, la competizione per i diritti televisivi della Champions League 2018-21 pare proprio che riguardi le sole Sky e Mediaset. Le offerte alla Uefa sono arrivate lunedì e già oggi se ne potrebbe sapere qualcosa di più, anche perché la procedura è relativamente più facile di quella intentata dalla Lega Calcio per gli analoghi diritti della Serie A. Chi fa l’offerta più alta prende tutto - cioè i diritti su tutte le piattaforme - salvo, poi, stipulare accordi di sub-licenza con operatori specifici. Vivendi pare proprio che non sia della partita, mentre Eurosport-Discovery potrebbe aver fatto una proposta per la sola Europa League. Un’offerta potrebbe averla fatta, anche qui - come per la parte internet della Serie A - l’inglese Perform Group ma, in ogni caso, con cifre che non dovrebbero impensierire né Sky né Mediaset.

Un’offerta più o meno analoga di entrambe potrebbe essere l’unica variabile che indurrebbe la Uefa a prendere in considerazione altri aspetti come l’audience potenziale o la capacità promozionale, per accordare una preferenza. Le due offerte, in effetti, non dovrebbero discostarsi molto tra di loro, partendo da una base sicuramente più bassa rispetto a quella di 690 milioni di euro sborsata da Mediaset per la pay Premium e le dirette free sui suoi canali. Cifra che è stata un bagno di sangue per il Gruppo di Cologno, motivata proprio dall’obiettivo di sottrarre a Sky la Champions ma che, a conti fatti, si è rivelata un’operazione che ha danneggiato forse più Mediaset che non Sky. L’allineamento, ora, potrebbe essere intorno ai 600 milioni di euro, con quest’ultima che ha l’opportunità quindi anche di tornare a riprendersi la Champions con un esborso sostenibile.

Tra l’altro, sempre Sky - così come è emerso proprio ieri - si è aggiudicata per un altro triennio i diritti a trasmettere la Champions League in Germania e Austria. Lo ha comunicato in una nota lo stesso Gruppo media, specificando che le licenze per le stagioni 2018-21 riguardano tutte le piattaforme tecnologiche (satellite, cavo, iptv, web e mobile), e di avere un accordo con il citato Perform Group (proprietario in Germania della piattaforma streaming Dazn), che avrà così la sub-licenza. Non sono stati resi noti i particolari economici dell’assegnazione da parte dell’Uefa ma, anche qui, si può pensare a una cifra complessiva che ruota intorno ai 600 milioni di euro: comunque, ben di più dei 378 dell’attuale triennio, che Sky aveva vinto insieme a ZDF per il free to air.