Autore: Redazione
16/01/2017

Attenzione, WhatsApp non è sicuro, c’è una porta segreta ed è aperta

Lo afferma il Guardian con un’intervista a un ricercatore americano che avrebbe scovato l’esistenza di un backdoor di sicurezza nel software

Attenzione, WhatsApp non è sicuro, c’è una porta segreta ed è aperta

Nulla è sicuro, niente è protetto, e neanche scontato. Da almeno un anno si parla con certezza di quanto siano sicuri i nostri messaggi su WhatsApp. E invece non è vero. Nonostante siano criptati, infatti, gli scambi di pensieri più frequentati della nostra epoca in formato mobile potrebbero comunque essere a rischio intrusione. Ci ha pensato un ricercatore americano a spezzare l’incantesimo, avviando probabilmente un processo che porterà alla disperazione collettiva. Il tipo ha scovato una “backdoor” di sicurezza - una sorta di “porta segreta” del software - nella chat che consentirebbe a Facebook, proprietaria della piattaforma, o potenzialmente ad altri, di intercettare e leggere i messaggi nonostante siano cifrati. Una notizia che viene riportata dall’edizione online del Guardian. Insomma, Facebook, che ha da sempre fatto della sicurezza un fiore all’occhiello di WhatsApp, potrebbe tranquillamente far proprie informazioni anche sensibili. Il ricercatore di cui sopra si chiama Tobias Boelter, è un ricercatore dell’Università di Berkeley, California, e ha spiegato al Guardian che la vulnerabilità starebbe nel modo in cui è stato concepito il protocollo di crittografia. Boelter afferma di aver avvisato Facebook quasi un anno fa, la compagnia avrebbe risposto dicendo di essere a conoscenza della questione ma di non essere attivamente al lavoro su essa perché “comportamento atteso”. La backdoor sarebbe ancora al suo posto.