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Gallerie degli Uffizi rinnova strategia, sito e identità con Carmi e Ubertis

Autore: Redazione


Nasce un’inedita firma per consolidare il patto con i visitatori e con la città che racchiude le maggiori attrattive fiorentine insieme agli Uffizi: il Corridoio vasariano, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli, in un processo di accreditamento visivo che li renda un insieme unico e legalmente inimitabile. Con un logo che trasmette con chiarezza non più soltanto il nome

di Anna Maria Ciardullo
Si apre una stagione inedita per le Gallerie degli Uffizi, il più grande museo italiano e tra i 10 più importanti e conosciuti nel mondo. Finalmente, il pubblico potrà essere messo direttamente a contatto con l’Istituzione, che include anche il Complesso Vasariano, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli, divenuti una struttura autonoma già nel 2014. Un piano di ridefinizione comunicativa che si è reso necessario, seguendo l’esempio di altri grandi musei e fondazioni culturali, per attualizzare e unificare ulteriormente un patrimonio di arte e cultura che ci accompagna dal Rinascimento, con un’identità unica e facilmente riconoscibile. Un’immagine nata anche per non essere contraffatta e rispondere ad alcune problematiche nate come conseguenza all’avvento dell’era digitale quali il fenomeno del bagarinaggio on-line e altre forme di plagio che intaccano la dignità e il prestigio dell’Istituzione. “Era necessario creare qualcosa d’inimitabile e unitario che desse il via a una nuova era di comunicazione visiva e risolvesse anche i rischi a carattere legale che minacciano l’identità e la reputazione di un patrimonio di inestimabile valore” ha commentato Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi.
Il concept
Per questo, gli Uffizi oggi hanno un logo che trasmette con chiarezza, non solo il nome, ma condensa in un segno elegante e facile da riconoscere l’intera immagine di questa rinnovata realtà museale. Il concept dell’attuale brand identity è stato curato dallo studio Carmi e Ubertis che ha sviluppato un design composito e unitario delle iniziali “G” e “U”, studiato per essere ricordato e appagare l’occhio. Un brand (protetto da copyright) che nella sua semplicità, infatti, trae ispirazione dall’architettura vasariana degli Uffizi, con i suoi archi tondeggianti così significativi in tutta la struttura urbana di Firenze. Ma, è anche un logo che incarna l’equilibrio di misura e proporzione, tipico della sezione aurea, simbolo di armonia e perfezione e che richiama gli antichi monogrammi, come lo sono stati quelli di Durer, emblema e firma del genio artistico da secoli. Inoltre, ogni struttura artistica è stata abbinata a campi di colore diversi, che agiscono da guida supplementare: l’oro per la Galleria delle Statue e delle Pitture e per tutto il Complesso Vasariano, il rosso per Palazzo Pitti e il verde per il Giardino di Boboli. “Il brand è come una scienza necessaria per dare senso all’immagine e a un progetto di comunicazione. Abbiamo intrapreso un percorso di Design Thinking che portasse maggiormente fuori l’unicità di una destinazione che non è soltanto ludica ma occasione d’incontro, conoscenza, formazione, fruizione culturale e molto altro. Un concetto rappresenta il coraggio di scegliere qualcosa che rappresenti un segno distintivo forte al servizio della funzione ma anche un grande valore aggiunto non soggetto ad alcuna scadenza”, ha commentato Alessandro Ubertis, brand consultant e founder di Carmi e Ubertis.
Il nuovo sito web
Questa è stata anche l’occasione per concepire ex novo il sito web e adattarlo alle esigenze della normativa vigente: in questo modo, non solo si favoriscono la consultazione e la ricerca, ma si soddisfano anche le regole sulla trasparenza delle attività amministrative. Prima di tutto è stato necessario sgominare e far chiudere una pletora di siti falsi, prevalentemente nati per vendere biglietti a prezzo maggiorato, che occupavano il dominio “Uffizi” mai protetto prima. Il processo di Branding Design Oriented così attivato, ha prodotto i segni fondamentali: il Logo e la sua architettura di marca, un’identità coerente con la Brand Stategy alla base di tutte le prossime azioni di comunicazione da sviluppare nel tempo. “Ciò che ne è scaturito è un progetto aperto, adatto e adattabile per costruire nuove emozioni e narrazioni, orientato al desiderio di far entrare e tornare le Persone nei luoghi delle Gallerie degli Uffizi, alla scoperta di tesori straordinari e di racconti sorprendenti”, ha concluso Elio Carmi, Creative Director e Founder di Carmi e Ubertis.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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