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Yahoo, per Mayer “paracadute d’oro” da 44 milioni di dollari; Filo coinvolto in un’offerta d’acquisto

Autore: Redazione


E’ quanto emerge dalla relazione agli analisti presentata lo scorso venerdì. Proseguono inoltre i piani di Verizon

Marissa Mayer potrebbe contare su un “paracadute d’oro” da 44 milioni di dollari, se dovesse lasciare il suo ruolo di ceo di Yahoo dopo la recente vendita a Verizon per 4,8 miliardi di dollari. Mayer non ha annunciato l’intenzione di uscire dal gruppo, ma gli osservatori del settore affermano che è improbabile che rimanga dopo la finalizzazione del passaggio a Verizon prevista per l’inizio del prossimo anno. In ogni caso gli accordi presi, sono per la ceo molto vantaggiosi: 3 milioni di dollari con pagamento in contanti e quasi 41 milioni in stock option. La scorsa primavera, Yahoo aveva comunicato che Mayer poteva contare su 55 milioni di dollari di buonuscita, ma le stime possono variare a seconda del valore delle azioni di Yahoo al momento dell’effettiva separazione. La relazione agli azionisti Mayer è ceo di Yahoo da  quattro anni e non è riuscita a fermare le perdite pubblicitarie della digital company. Dopo un tentativo fallito di spin-off del suo investimento nel gigante cinese Alibaba, Yahoo Inc ha cominciato a valutare offerte per il suo core business d’intrattenimento all’inizio di quest’anno. Secondo la relazione agli azionisti presentata venerdì scorso, la company avrebbe vagliato una varietà di offerte, tra cui una era un progetto di fusione con Yahoo Japan, di cui Yahoo è co-proprietaria con il gigante di tecnologia giapponese SoftBank. Secondo il documento, Yahoo “ha comunicato con un totale di 51 interlocutori per valutare il loro interesse per una potenziale transazione. Tra il 19 febbraio e il 6 aprile 2016, un totale di 32 gruppi hanno firmato accordi di riservatezza con Yahoo, tra cui 10 partner strategici e 22 sponsor finanziari”. Si è fatto avanti anche un gruppo anonimo che ha chiesto al co-fondatore di Yahoo David Filo di prendere in considerazione il finanziamento della sua offerta. Filo, che siede nel consiglio di amministrazione di Yahoo, ha accettato di parlare con il gruppo e si è astenuto dal partecipare al tavolo delle ulteriori discussioni sulla vendita. La relazione non dice se Filo in ultima analisi, abbia deciso o meno di unirsi al gruppo. Ma l’offerta presentata dal gruppo anonimo (4,35 miliardi di dollari) è risultata inferiore a quella di Verizon. Un dettaglio interessante del documento è che Yahoo dovrà corrispondere a Verizon quasi 145 milioni di dollari di termination fee, qualora non soddisfasse i termini della transazione. I piani di Verizon Verizon non ha precisato i suoi piani per Yahoo, ma il mercato si aspetta che mantenga operativi almeno alcuni dei siti internet del brand di Sunnivale e che combini alcune delle sue attività pubblicitarie con quelle di AOL. In una holding separata, con un nuovo nome, confluiranno le quota di Yahoo in Alibaba e quelle di alcuni altri investimenti.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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