La media company internazionale di origini canadesi-americane è leader nella produzione e distribuzione di contenuti per un pubblico giovane, già presente in oltre trenta Paesi al mondo
Dopo esserne diventato managing director per l’Italia, ieri Elia Blei ha presentato la realtà internazionale di VICE, la media company internazionale di origini canadesi-americane leader nella produzione e distribuzione di contenuti per un pubblico giovane e già presente in oltre trenta Paesi al mondo. E che ora, dopo averne acquisito il pieno controllo, ha avviato un piano di forte rilancio anche della filiale tricolore.
Elia BleiRafforzamento del team locale
Strategia che passa anche attraverso un rafforzamento del team locale - il quale, per altro, conta già su una cinquantina di persone, compresi i collaboratori - con l’arrivo, per ora come consulente, ma con il ruolo di senior advisor per la gestione e lo sviluppo, di Romano Ruosi, manager che conosce bene Blei avendoci lavorato insieme, fino a pocopiù di un anno fa, in Condé Nast, di cui era senior vice president Advertising & Branded Solutions. Ruosi lavorerà, quindi, anche sull’area della raccolta, per la quale è stata attivata una triade di responsabili commerciali di tutto rispetto: Silvia Vietri per il largo consumo, Marcello Picasso per i vertical e Roberto Zanetti per il luxury: ai quali si aggiungeranno, a breve, due esperti di digitale.
Viceland
Tutto questo per affrontare il mercato a fronte dell’attuale offerta di VICE anche nel nostro mercato; se poi, verosimilmente nell’ultimo trimestre del prossimo anno, verrà attivato anche in Italia il canale Viceland, ci vorrà un’adeguata struttura (non necessariamente interna) per la raccolta. Prima, però, bisogna che il Gruppo definisca l’acquisizione delle relative frequenze per trasmetterlo, in chiaro sul dtt. Fondata nel 1994, oggi VICE (attualmente partecipata, tra gli altri, da Wpp, 21st Century Fox e A&E Networks, joint venture tra The Walt Disney Company ed Hearst Corporation, presenti anche singolarmente), è un network globale in grado di veicolare contenuti originali a centinaia di milioni di persone ogni mese, e che comprende una rete internazionale di canali digitali, una casa di produzione televisiva e cinematografica, una rivista, un’etichetta discografica, un’agenzia di comunicazione e il nuovo canale televisivo Viceland.
Romano RuosiNoisey, Motherboard e The Creators Project
Nel nostro mercato, conta già ora su una serie di canali digitali verticali, diretti in maniera precisa alle passioni e agli interessi del target dei millennial. A partire da vice.com, la piattaforma online per contenuti editoriali e video realizzati per un’audience che attualmente conta milioni di utenti unici, con un trend in continua crescita. A seguire, Noisey, canale dedicato alla musica, Motherboard, la piattaforma su tecnologia, scienza e innovazione, e The Creators Project, progetto che esplora ogni lato della creatività.
Vice News
Ultimo lanciato, Vice News, canale dedicato all’attualità, con approfondimenti e reportage dall’Italia e dal mondo. Il display, quindi, pesa già per non più del 15% del giro di affari, contro il 35% del branded content e il 50% del white-label: area nella quale il team guidato da Blei sta già acquisendo clienti importanti come Ray-Ban per i social e vincendo gare come quella per il digital di Hello! World, il magazine di Hello Bank!, l’insegna digitale di BNL Gruppo BNP Paribas.
Futuro tutto da scoprire
Appare chiaro quindi che, se il 2016 si sta già chiudendo in modo positivo, con l’attivazione di un numero considerevole di clienti, il 2017 si prospetta come un anno di forte crescita del giro d’affari, anche al netto del lancio del nuovo canale televisivo: che, per i temi che tratta e soprattutto per come li tratta - ovvero, in puro stile Vice, molto diretto e duro - ha tutte le potenzialità per ricavarsi uno spazio interessante nel nostro pur affollato panorama mediatico. La forza del Gruppo, per altro, si può dispiegare a pieno già ora grazie all’approccio assolutamente integrato e globale delle sue piattaforme, che fanno capo a brand anche cartacei come i-D per il luxury, al quale si aggiungono i vari Amuse per il lifestyle, Garage per l’arte e Pulse (production & talent management), oltre al citato The Creators Project. Tutti marchi che, in futuro, potrebbero anche avere declinazioni locali. Nel nostro mercato, complessivamente, gli utenti-mese sono già 3 milioni, con 15 milioni di contatti unici. Sul fronte creativo, infine, è operativo l’hub Virtue, di cui è direttore creativo un talento come Spike Jonze, con Riccardo Trotta a seguirne le attività locali.