Autore: Redazione
28/09/2016

Twitter, Disney si rivolge a un advisor per valutare un bid

Sono diverse le aziende interessate alla piattaforma, il cui futuro dipende da chi riuscirà ad accaparrarselo

Twitter, Disney si rivolge a un advisor per valutare un bid

Disney starebbe valutando la possibilità di fare un bid per rilevare Twitter. È quanto hanno scritto diverse testate, da Bloomberg al Wall Street Journal fino a TechCrunch, secondo cui la media company si sarebbe rivolta a Bank of America come advisor, con le discussioni che sarebbero in fase embrionale e potrebbero anche non sfociare in un’offerta normale. Una novità dopo le voci dei giorni scorsi, che davano Alphabet, la holding controllante Google, e Salesforce pronte ad acquisire la piattaforma di micro-blogging. Anche l’interesse di Disney nei confronti di Twitter non è comunque una sorpresa: ne avevano parlato diversi organi di stampa, intervistando alcuni di Wall Street. Questo perché, come spiegato più volte dallo stesso ceo di Twitter Jack Dorsey, la società sta cercando di trasformarsi in media company, in una sorta di veicolo di breaking news, slegando la propria immagine da quello di un classico social network. Per esempio, la piattaforma ha stretto numerosi accordi per trasmettere in live streaming eventi di varia natura, dallo sport alla politica, rilasciando anche un’app per Apple Tv e Xbox. E Disney è uno dei maggiori gruppi media al mondo, con asset come ABC ed ESPN. In corsa, poi, ci sarebbe anche Microsoft, pronta a rafforzare la presenza social dopo la super acquisizione di LinkedIn. Twitter, attualmente, capitalizza circa 16 miliardi di dollari, una cifra che secondo gli analisti potrebbe quasi bastare per una eventuale acquisizione.
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Il futuro di Twitter post-acquisizione

  Sarà interessante capire la forma che potrà prendere Twitter una volta acquisita. Reuters ha deciso di dedicare un lungo articolo sul tema: Se, infatti, tutti intravedono nei dati dei 310 milioni di utenti - stabili - il vero tesoretto di Twitter, l’uso che se ne potrà fare potrebbe essere molto diverso a seconda di chi si accaparrerà la piattaforma da 140 caratteri. Disney potrebbe rafforzare la propria presenza media su mobile, un canale dove Twitter è molto forte e che da solo vale circa il 90% della raccolta pubblicitaria. Salesforce potrebbe invece utilizzare i dati per costruire un database di tweets per la business intelligence. Con Google, Twitter potrebbe integrare le capabilities pubblicitarie sul search, su YouTube, dando a Big G la possibilità di colmare il gap social che ha nei confronti di altre aziende. E i filmati tradizionalmente brevi di Twitter potrebbero essere integrati in YouTube, che su questo fronte sconta una pesante arretratezza. E Google sarebbe in grado di compensare l’arretratezza in termini utenti di Twitter, inglobando la piattaforma nella sua galassia di servizi. Anche Facebook dovrebbe considerare un possibile deal, dato che negli ultimi anni i due social si sono rispettivamente copiati diverse feature. Solo speculazioni, che rendono però l’idea di quanto Twitter, nonostante le difficoltà in Borsa, sia un target molto interessante.