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Trnd, affidarsi ai consumatori per aumentare le vendite

Autore: Redazione


Questo il tema del terzo atto della rubrica trnd su DailyNet, con le case di successo Zalando e Yves Rocher

Prosegue la rubrica sul Marketing Collaborativo in collaborazione con trnd: in un contesto in cui la parola “collaborazione” fa da traino a nuovi modelli economici, sempre più aziende decidono di inserire campagne di Marketing Collaborativo nel proprio marketing mix, scegliendo così di collaborare con i propri clienti. Uno strumento ancora poco conosciuto, che merita un approfondimento per la sua forte connessione con il presente. Per questo Dailynet ha deciso di scoprirlo insieme a trnd, azienda leader in Europa nel marketing collaborativo, offrendo ai propri lettori uno sguardo a 360° sulle sue potenzialità. In questa rubrica faremo un viaggio attraverso questa tipologia di marketing, analizzandone gli aspetti principali e le soluzioni proposte per iniziare un percorso di collaborazione con i propri consumatori. Questa settimana vengono presentati i case study di successo di due aziende internazionali.   Per leggere il primo episodio della rubrica Nessun Ad-Block potrà mai fermare il passaparola Per leggere il secondo episodio della rubrica La pubblicità più affidabile? Gli amici    

Affidarsi ai consumatori per aumentare le vendite

Comprare un prodotto dopo aver chiesto consiglio ad un amico. Scegliere un ristorante perché un collega ci è già stato e ce ne ha parlato bene. Indirizzare un conoscente su un sito per acquisti online piuttosto che un altro perché lo abbiamo provato e ci è piaciuto. Il passaparola, ieri come oggi, influenza le decisioni d’acquisto

 

Episodi di passaparola intorno a prodotti o servizi, comunissimi nella vita di ognuno di noi, non sono altro che un riflesso del fenomeno dei brand ambassadors, per cui consumatori appassionati fanno pubblicità ad un brand in maniera del tutto spontanea e gratuita, semplicemente perché ne sono fan e ne apprezzano le qualità. Ma le aziende si sono mai chieste come questo potenziale può aiutarle ad incrementare le vendite di un prodotto?

La risposta viene ancora una volta dal Marketing Collaborativo, che mette i consumatori al centro delle strategie aziendali. Dai risultati di un’analisi Nielsen svoltasi nel 2012 su 11 diverse campagne trnd è stato calcolato che per ogni euro investito il ritorno è di quasi 4 volte superiore, ovvero di 3,93 euro. Nel 36% delle campagne il ROI del marketing ha addirittura raggiunto un valore di oltre 5 euro e nel 27% di tutte le campagne questo dato si è attestato a oltre 10 euro. Questi numeri sono confermati anche da casi pratici di due aziende che hanno scelto il Marketing Collaborativo per i propri prodotti e servizi.

Il primo caso riguarda il famoso sito di ecommerce Zalando, che nel 2015 si è affidato ai consumatori per raggiungere diversi obiettivi: rendere più conosciuto il proprio negozio di moda online in Italia, acquisire nuovi utenti e scoprire informazioni utili sul comportamento d’acquisto dei propri clienti. Nella campagna firmata trnd sono stati coinvolti i consumatori che meglio corrispondevano al target group, i quali sono stati “formati” per diventare dei veri e propri assistenti marketing, aiutando Zalando a raggiungere gli obiettivi desiderati: l’azienda ha fatto conoscere il proprio negozio online a 50.000 consumatori, ha acquisito 10.212 nuovi utenti e ha ottenuto numerosi insight sul comportamento d’acquisto dei propri utenti. Ma non solo gli store virtuali traggono benefici dalle tecniche del Marketing Collaborativo. Infatti, i consumatori possono far aumentare l’affluenza anche negli store fisici di un brand, incrementandone le vendite.

È quello che è successo a Yves Rocher, che nel 2014 si è affidata a trnd per lo sviluppo di una strategia per far aumentare il flusso di clienti all’interno dei propri flagship store in tre grandi città tedesche (Monaco di Baviera, Amburgo e Colonia), facendo allo stesso tempo conoscere la nuova linea anti-età Elixir 7.9 alle consumatrici in target.   Trnd ha identificato per Yves Rocher 1.500 consumatrici che per attitudini e potenziale word-of-mouth costituivano le perfette ambasciatrici per il brand, con la missione di provare e far conoscere la nuova linea anti-età ad amici e parenti e promuovere tra quest‘ultimi il “loro” punto vendita Yves Rocher.  I risultati non si sono fatti attendere: la campagna ha avuto come effetto un aumento delle visite nei punti vendita Yves Rocher di circa il 13%. Queste visite addizionali nei punti vendita hanno portato ad un incremento delle vendite del 6% nei singoli punti vendita e del 19% per i prodotti della linea Elixir 7.9.  Ancora una volta la collaborazione con i consumatori si è rivelata la chiave vincente del successo di un brand, confermando il Marketing Collaborativo come il marketing del futuro.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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