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Teads, l’adv nei premium content aumenta l’intento d’acquisto del 27%

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Questo è quanto emerso dall’ultimo rapporto che ha raccolto dati grazie a una innovativa tecnologia di eye-tracking

Teads ha rilasciato nuovi insight, raccolti grazie a una tecnologia di eye-tracking, che dimostrano come una pubblicità, distribuita all’interno di contenuti editoriali premium, aumenti l’intento d’acquisto dei consumatori del 27%. Lo studio, infatti, ha rivelato che quando gli utenti navigano su siti editoriali di qualità rallentano la velocità di scroll poiché la concentrazione è più elevata durante il percorso di lettura degli articoli. Una condizione perfetta che fa leva sul livello d’attenzione durante i meccanismi di erogazione degli annunci. [embed]http://vimeo.com/164696522[/embed] Serve un approccio più user-friendly I dati della ricerca parlano chiaro e impongono altre riflessioni: l’industry deve adottare un approccio più user-friendly e inserirsi in maniera sostenibile nei percorsi di navigazione online degli utenti. Con l’utilizzo della tecnologia di eye tracking su mobile, Teads ha esposto più di 115 partecipanti a diversi annunci video, direttamente dai loro smartphone, per determinarne la percezione e le reazioni all’esposizione agli annunci in diversi ambienti web. Alla sessione di eye tracking è poi seguita un’intervista per ottenere ulteriori importanti kpi circa l’efficacia degli annunci. I risultati I risultati ottenuti da Teads grazie alla tecnologia di eye tracking mostrano come, un ambiente premium e la rilevanza di un annuncio, siano elementi fondamentali per una corretta distribuzione del messaggio pubblicitario. Gli utenti che navigano siti web di publisher premium sono molto più coinvolti e in una condizione di maggiore attenzione durante la lettura delle news, generando un terreno perfetto per gli advertiser che devono presentare i propri messaggi di branding. “Con l’ascesa del mobile, ci sono infiniti ambienti in cui inserire i contenuti degli advertiser, con il fine di raggiungere la propria audience in target; questo ci porta, inevitabilmente, a chiederci quale di questi sia più efficace per il coinvolgimento degli utenti”, ha dichiarato Bertrand Quesada, ceo di Teads. “Lo studio dimostra che i siti web di publisher editoriali premium sono l’ambiente migliore a garantire maggiore attenzione da parte dell’utente, rispetto all’erogazione di un formato di video adv”, ha concluso. Altre punti chiave
  • La velocità di scroll conta: gli utenti scrollano il 50% in più nel Feed dei Social Network riducendo, così, il coinvolgimento con i contenuti pubblicitari. Sui siti web di publisher premium, invece, si muovono lentamente, scrollano meno e leggono i contenuti con più attenzione. Così, un video, inserito all’interno di una navigazione lenta e attenta, ha più chance di attrarre l’attenzione rispetto ad uno caricato in un ambiente come quello del Feed dei Social Network.
  • Gli ambienti web impattano sull’audience: quasi 9 utenti su 10 hanno guardato un annuncio video In-Article all’interno di contenuti editoriali premium, contro 6 utenti su 10 nel caso di articoli all’interno del Feed dei Social Network.
  • Tempo di permanenza su un video: gli utenti guardano il 24% più a lungo un annuncio video In-Article rispetto alla pubblicità inserita nel Feed dei Social Network.
  • Il tempo di lettura porta a un aumento del coinvolgimento: i consumatori che navigano siti web di publisher premium occupano l’80% del tempo in lettura, contro il 65% degli utenti che navigano all’interno del Feed dei Social Network.
  • Gli annunci nativi, garantiscono un recall maggiore sui millennial: le nuove generazioni sono cresciute con i media digitali e quindi meno sorprese dagli annunci nativi e hanno una capacità cognitiva più precisa nel processare contenuti paralleli in rapida successione. I millennial sono predisposti il doppio, rispetto agli over 40, nel ricordare un annuncio nativo dopo l’esposizione. 3_Pagina_1

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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