Autore: Redazione
18/05/2016

Sport Network si prepara a Olimpiadi ed Europei

Carlo Pasquazi, direttore digital advertsing della concessionaria: «primi mesi in linea, in arrivo i restyling di Autosprint e Motosprint»

Sport Network si prepara a Olimpiadi ed Europei

Motori, sport, innovazione editoriale/pubblicitaria continua e posizionamento ancor più alto. Sono questi, in sintesi, i fronti caldi di Sport Network, la concessionaria del Gruppo Amodei, che quest’anno ha intrapreso un importante processo di rilancio dei propri siti, come racconta a DailyNet Carlo Pasquazi, direttore digital advertising della struttura. Partiamo dai motori, quali sono le principali novità in quest’ambito? Stiamo proseguendo il percorso di consolidamento della leadership sul segmento motori, dove siamo leader nella CRU Audiweb. A gennaio abbiamo consolidato la nostra partnership con il gruppo eBay, allargando l’accordo di concessione a Kijiji Motori, dopo l’ottimo primo anno di collaborazione su Automobile.it, con risultati molto apprezzabili per quanto riguarda la raccolta. Con l’innesto nel nostro network di Kijiji Motori creiamo un bouquet in grado di coprire tutto il funnel auto: dall’informazione quotidiana e periodica fino al classified. E l’ingresso di Kijiji Motori è strategico per due motivi: arricchisce la nostra CRU motori, prima su Audiweb con oltre 3 milioni di utenti unici complessivi, cosa che ci permette di staccare il secondo player di oltre 1,2 milioni di utenti al mese. Secondo, risulta complementare ad Automobile.it sul classified, sia in termini di audience (solo il 5% di utenti sovrapposti) sia in termini di contenuti e servizi. Automobile ha di fatto solo annunci di concessionarie auto, mentre Kijiji ha per lo più annunci di privati. Così riusciamo a presidiare in un modo ottimale il target degli utenti che stanno per acquistare un’auto e a veicolare messaggi pubblicitari presso questo pubblico, con modalità di profilazione chirurgica. Ma motori per voi non significa solo Classified?
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Assolutamente. Ad aprile abbiamo rifatto e rilanciato i siti Auto.it e InMoto.it, con un nuovo sistema editoriale, un nuovo e moderno layout, nuove rubriche, soprattutto video e nuovi strumenti pubblicitari per i nostri clienti. Con l’editore ci siamo dati degli importanti obiettivi di crescita del traffico, che stiamo rispettando (Auto +57% vs aprile 2015 e InMoto +292%), e di fatturato. Il lancio è stato sposato da tre importanti case auto, con domination multidevice. Sempre ad aprile c’è stato il rilancio di Automobile.it: anche in questo caso il sito è stato completamente ripensato e rifatto, sia nella grafica sia nei servizi. Sono stati inseriti contenuti video, cosa molto innovativa per un sito classified, e l’editore ci ha aperto la possibilità di pianificare formati video e rich media evoluti. Con Automobile.it abbiamo iniziato dal 2015 a gestire con grande soddisfazione anche il programmatic advertising, viste le grandi potenzialità del mezzo in termini di profilazione e di utilizzo del dato. Il video pare essere un elemento su cui puntate molto?
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Effettivamente lo è. Una delle ultime novità che abbiamo varato è il format “Jimmy and Cars”, che ha come protagonista Jimmy Ghione. Jimmy, oltre a essere un personaggio televisivo molto noto, è anche un pilota che ha partecipato e che ha vinto molte gare, per cui gode di grande credibilità nel mondo dei motori. In più, da sempre, è impegnato in prima linea nel giornalismo d’inchiesta. Questo penso sia un valore molto importante per le case auto che vogliono raccontare un prodotto in maniera trasparente, profonda e credibile, con un approccio comunicativo sempre frizzante e piacevole. Il format di Ghione è anche coerente con le tante attività che stiamo facendo riguardo la produzione video e il branded content: da due anni abbiamo aperto un vero e proprio studio televisivo al nostro interno, abbiamo un importante autore televisivo che lavora con noi con il quale abbiamo iniziato a produrre dei palinsesti quotidiani sul mondo del calcio, dello sport e dei motori. Come concessionaria abbiamo, quindi, iniziato a proporre al mercato soluzioni diverse riguardo il branded content video: sketch divertenti e virali, web serie, prove auto e moto, fino ad arrivare a “Jimmy and Cars”, che oggi è sicuramente uno dei nostri prodotti di punta. E che aggiunge un testimonial importante ai nostri lavori, già di qualità televisiva. Avete altre novità per i Motori? Come per Auto e Inmoto, a fine maggio lanceremo le nuove versioni di Autosprint e Motosprint. Ma non posso anticipare niente di più. Passiamo al tema dello sport, Europei e Olimpiadi si avvicinano. Sicuramente questo è un fattore importante e siamo impegnati per non farci trovare impreparati. Anzi. Grazie al nostro editore siamo media partner della FIGC, e quindi della Nazionale di calcio, cosa che ci permette di avere una marcia in più rispetto ai nostri competitor. Come concessionaria abbiamo proposto al mercato numerose soluzioni di comunicazione on e offline, creando dei contenitori editoriali che ci permettessero di approcciare più settori merceologici, cercando sempre di unire la comunicazione pubblicitaria a dei contenuti interessanti per gli utenti e coerenti al posizionamento dei potenziali investitori. In questo senso abbiamo sviluppato temi verticali, come per esempio speciali sulla salute degli atleti o la loro alimentazione, così da attrarre inserzionisti legati a queste categorie merceologiche. Ovviamente non mancano le sponsorizzazioni di grande impatto nella aree a maggior traffico e/o i pacchetti a frequenza, ma stiamo riscontrando dal mercato un ottimo gradimento verso queste soluzioni un po’ diverse dalla classica campagna di comunicazione tabellare. Oltre ai vari canali editoriali abbiamo creato e proposto anche concorsi e aree di engagement con gli utenti, sempre on e offline. E delle Olimpiadi di Rio cosa ci dice? Anche per le Olimpiadi di agosto stiamo ricevendo ottimi riscontri da clienti e centri media, grazie al nostro approccio multipiattaforma e grazie al lavoro che quotidianamente facciamo sia coi colleghi dell’offline sia con quelli del prodotto guidati da Sergio Abate, da cui riceviamo un supporto importantissimo, sia a livello operativo sia strategico. Ultimamente avete rafforzato il vostro posizionamento verso un target ancora più alto. Abbiamo intrapreso anche sul digital un percorso verso un target di fascia più alta, attento a lifestyle, accessori e moda. Questo processo sull’offline è iniziato con la nascita di Sport & Style, allegato di Corriere Dello Sport e Tuttosport per poi consolidarsi con l’acquisizione di Ulisse, magazine ufficiale di Alitalia che curiamo sia come redazione sia come concessionaria. Lato digital abbiamo aperto il canale Sport & Style sia su CDS sia su TS: sta andando molto bene e a esso abbiamo aggiunto SportFair.it, di cui siamo concessionaria. Quali sono le peculiarità di SportFair? , lanciato ad agosto 2015, ha raggiunto in brevissimo tempo un traffico molto importante: parliamo di 450mila utenti unici e 2 milioni di pagine viste (fonte Audiweb). Un grande successo editoriale che nasce da tre ragioni fondamentali: non esiste un corrispettivo nel mercato italiano che parli di sport di fascia alta (i primi canali del sito sono il golf, la vela e il tennis); non esiste un sito di sport che tratti tematiche riguardanti moda, accessori, orologi, barche, auto con lo stile di sportfair; e, infine, non esiste un sito che racconti le storie di sport con la stessa passione e “romanticismo” di Sportfair. Di fatto SportFair è un patinato maschile di alta fascia che parla di sport e questo posizionamento lo si può intuire guardando il layout elegante e pulito e più banalmente il logo, un papillon. Anche gli indici di concentrazione che ci ha restituito Audiweb sulle fasce più alte della popolazione, in termini di reddito e di occupazione, sono degne di un sito di alta finanza: abbiamo puntato su  un target alto e lo abbiamo conquistato.
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Come sono andati i primi mesi di quest’anno? Ci stiamo aprendo a nuove sfide e quelle su cui abbiamo scommesso stanno cominciando a pagare. Siamo in linea con gli obiettivi prefissati e registriamo una forte crescita nell’incidenza del programmatic, arrivato al 20% del fatturato digitale. Anche il mobile cresce dell’80% nei primi quattro mesi, aumentando la propria quota. Continueremo a sperimentare a livello editoriale, pubblicitario e tecnologico, per offrire ai nostri utenti e clienti un prodotto migliore possibile.