Autore: Redazione
11/11/2016

Sponsored InMail di LinkedIn adesso è acquistabile anche in modalità self

Il formato si aggiunge agli Sponsored Updates e ai messaggi testuali. Spinta su mobile e native ma il display rimane ancora molto rilevante per il business

Sponsored InMail di LinkedIn adesso è acquistabile anche in modalità self

LinkedIn ha aggiunto nuovi formati native al suo bouquet programmatic: dopo aver reso disponibili i formati Sponsored Updates e i messaggi testuali attraverso uno strumento self-service di gestione delle campagne, ora il social professionale aggiunge la unit Sponsored InMail, come spiega un articolo di Adexchanger. Questa soluzione, fino a oggi, è stata disponibile per via diretta ma per il senior product marketing di LinkedIn, Irina Skripni, occorre maggiore “flessibilità”, perché alcuni advertiser desiderano essere assistiti, altri no. In particolare le piccole e medie imprese e le organizzazioni non profit agiscono attraverso modalità self-service. E ora avranno a disposizione anche Sponsored InMail. Nel terzo trimestre i contenuti sponsorizzati hanno attratto il 66% degli investimenti su LinkedIn, per un giro d’affari di 115 milioni di dollari su un totale di 175 della divisione Marketing Solutions. A trainare lo sviluppo del business sono il native e il mobile anche se l’approccio della società verso la pubblicità è ancora prudente e poco intrusivo nei confronti dell’utente. Nonostante ciò anche il segmento display ha la sua discreta quota di mercato: non è un caso, infatti, che LinkedIn abbia stretto un accordo con AppNexus per la vendita dell’inventory display in programmatic. Che dovrebbe diventare l’unica modalità per acquistare gli spazi display del social già a partire dall’anno prossimo.