Autore: Redazione
14/09/2016

È l’anno del sorpasso: negli Stati Uniti il digital supera la tv

La società eMarketer rivede le proprie previsioni con un anno d’anticipo: internet è il re dei media, sulla spinta di mobile e video. Il display è il formato con la quota maggiore

È l’anno del sorpasso: negli Stati Uniti il digital supera la tv

Quest’anno gli investimenti digital in America supereranno quelli televisivi. Si tratta di un traguardo storico per il mercato pubblicitario più grande al mondo, vera e propria fucina dell’innovazione dell’industry pubblicitaria, e non solo. A rivelarlo è eMarketer, che ritocca le sue previsioni di marzo, secondo cui questo shift sarebbe avvenuto solo l’anno prossimo. E, invece, a fine del 2016 il giro d’affari della pubblicità digitale toccherà quota 72,09 miliardi di dollari, contro i 71,29 della televisione. Le porzioni di mercato si attesteranno rispettivamente al 36,8% e al 36,4%, in un contesto in cui l’advertising sul piccolo schermo continua a crescere, sulla naturale spinta delle Olimpiadi e soprattutto delle Elezioni americane, che stando a un recente rapporto di Carat aggiungeranno ben 7,5 miliardi di dollari nelle casse dei proprietari di media americani.
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Una forbice destinata ad allargarsi

  In ogni caso, la forbice tra i due mezzi è destinata ad allargarsi: l’anno prossimo il digital impennerà a oltre 82 miliardi mentre la televisione si fermerà a poco più di 72 miliardi; e nel 2020, anno in cui termina il forecast di eMarketer, l’online advertising assorbirà 113 miliardi di dollari, con la televisione a quota 77 miliardi. “Fare pubblicità online non significa solo trasferire denaro dai media tradizionali, ma è anche creare nuove opportunità di advertising a livello nazionale e locale”, ha commentato Martín Utreras, analista di eMarketer.
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Mobile e video trainano la crescita del digital

  La performance di internet è trainata da una serie di fattori, spiega eMarketer, inclusi mobile e video. Solo il mobile, per esempio, incrementerà del 45% a circa 46 miliardi di dolari, ben oltre il 50% della quota dell’online. E nel 2019 il mobile rappresenterà oltre 1/3 della spesa media negli Stati Uniti. Su questo fronte è Google l’asso pigliatutto, con una fetta del 32%, seguito da Facebook al 22,1%. Anche le inserzioni video proseguiranno a crescere a doppia cifra, arrivando a valere 10,3 miliardi quest’anno, al 14,3% della spesa digitale, una percentuale più bassa rispetto all’Italia, dove nel 2015 la quota è stata del 17%. Una menzione particolare va fatta anche al programmatic. Secondo Utreras, infatti, l’automazione della compravendita pubblicitaria sta rendendo l’inventory più accessibile, soprattutto a inserzionisti più piccoli e locali. Inoltre, il focus nei confronti di temi come la viewability, il native e una migliore misurazione, sta attraendo nuovi capitali. In ogni caso il display continuerà a essere il re dei formati fino al 2020. Quest’anno catalizzerà 34,56 miliardi di dollari, leggermente al di sopra della search a 33,28 miliardi. Da questo segmento Facebook si accaparrerà 11,93 miliardi, con Google a distanza di sicurezza a 4,79 miliardi.