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Twitter cade in Borsa: domanda pubblicitaria debole

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In ambito pubblicitario confortano il trend di sviluppo, la quota del mobile e gli sforzi per migliorare la proposta mentre preoccupa una domanda non all'altezza. L'utenza registra una crescita modesta

Ancora un tonfo in Borsa per Twitter dopo la seconda trimestrale dell’anno che ha deluso le attese degli analisti e segnalato una guidance per l’anno in corso ritenuta debole e una domanda pubblicitaria debole. Buoni invece i dati dell’utenza, con questa voce che nel quarter terminato il 31 giugno aggiunge 3 milioni di nuove teste rispetto ai tre mesi precedenti. Nonostante ciò Wall Street ha ancora punito il titolo della società, che non riesce a fare quel salto di qualità in grado da toglierla dalle attuali turbolenze. Secondo diversi analisti Twitter potrebbe essere la preda perfetta per una acquisizione e nulla potrebbe essere più una sorpresa dopo i recentissimi affari Verizon/Yahoo e Microsoft/Linkedin. A tal proposito il ceo Jack Dorsey ha detto che Twitter ha ampi margini di crescita che vuole perseguire in autonomia. Schermata 2016-07-27 alle 11.21.16

Il business di Twitter

  • Nel secondo trimestre la società ha registrato ricavi per 602 milioni di dollari, a + 20% su base annuale ma al ribasso delle previsioni. L’utile netto per azione è stato di 13 centesimi;
  • Le entrate pubblicitarie sono salite del 18% a 535 milioni con il mobile all’89%, a conferma della natura mobile-first della piattaforma; tuttavia se si guardano i tre mesi precedenti le revenue sono sostanzialmente in linea
  • La voce Data Licensing e Altro ha registrato introiti per 67 milioni, a +35%;
  • Sul totale dei ricavi, ben 361 milioni sono riconducibili agli Usa mentre i rimanenti 241 milioni provengono dall'estero
  • Il Total ad engagement è incrementato del 226%
  • Il cost per engagement è sceso del 64%
  • L'azienda ha una capitalizzazione di mercato di 12,85 miliardi
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La strategia pubblicitaria

La risposta secondo la società, in campo pubblicitario dove i budget non aumentano al ritmo sperato, si trova nel “lancio di feature e funzionalità addizionali nei prossimi mesi, inclusi accurati strumenti di verifica dell’audience, reserved buying e possibilità di acquisto e pianificazione degli spazi su reach e frequency”. La società spiega anche di stare sperimentando con successo la vendita di pre-roll attraverso partner selezionati utilizzando il protocollo VAST. Un altro fronte rilevante è quello della misurazione delle performance pubblicitarie: passi in avanti sono stati fatti attraverso la partnership con DoubleClick Campaign Manager e l’acquisizione di TellApart. Una filosofia che si ritrova anche nella semplificazione dell’erogazione delle campagne attraverso Twitter Dashboard. L'azienda dell'uccellino punta infine a valorizzare la sua audience totale, cioè quella che entra in relazione direttamente con il sito pur senza esserne iscritta: una platea da 800 milioni di persone. In sintesi Twitter deve fronteggiare una domanda pubblicitaria debole, a causa della transizione verso il video che non ha ancora convinto del tutto gli advertiser.  

La strategia video

Twitter sta poi scommettendo sul live streaming, attraverso il continuo aggiornamento di Periscope e soprattutto attraverso numerosi accordi, per la maggior parte esclusivi, con broadcaster per trasmettere eventi sportivi, programmi informativi ed eventi in tempo reale o produrre show ad hoc per la piattaforma. L’obiettivo di una strategia come questa è naturalmente quello di attrarre nuovi utenti e amplificare le opportunità di raccolta. Twitter sostiene che i risultati delle prime intese, come quella con l’NFL, abbiano generato risultati importanti con la vendita di una parte significativa degli slot a disposizione degli inserzionisti. Jack Dorsey twitter soundcloud Jack Dorsey

L'evoluzione della piattaforma

Un altro tema rilevante è quella della trasformazione della fisionomia della piattaforma, che sta progressivamente abbandonando il suo elemento più caratterizzanti: il limite dei 140 caratteri. A inizo anno la società ha annunciato la rimozione dal conteggio sdello “spazio” occupato da link ed elementi visuali come foto e video. In precedenza si era parlato anche dell'eventuale annullamento dello sbarramento dei caratteri ma con questa introduzione le voci si sono placate. Altre novità riguardano il processo di verifica degli account, che si è fatto più semplice.  

L’utenza

Non subisce scossoni il dato sull’utenza che è però superiore alle attese a quota 313 milioni di visitatori medi mensili, a + 3% rispetto all’anno precedente. Al di là del modesto trend di crescita, a dodici mesi di distanza dal suo ritorno, il ceo Jack Dorsey non è ancora stato capace di dare un’inversione di marcia su questa vera e propria spada di Damocle che da sempre affligge gli investitori. Proprio per questo la piattaforma ha lanciato una campagna per raccontare cosa è a chi non la conosce o ha trovato difficoltà d’uso. È a loro che Twitter deve guardare.   Schermata 2016-07-27 alle 11.21.16

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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