Autore: Redazione
10/10/2016

Snapchat approderà in Borsa a marzo dell’anno prossimo

Lo rivela il Wall Street Journal, secondo cui la valutazione della società Usa potrebbe superare i 25 miliardi di dollari

Snapchat approderà in Borsa a marzo dell’anno prossimo

Snap, la parent di Snapchat, sta lavorando alla suo IPO, che potrebbe valutare la società 25 miliardi di dollari, forse anche qualcosa in più. L’indiscrezione è stata rilanciata dal Wall Street Journal e segue di poche settimane la formazione di Snap Inc. e la richiesta dell’apertura di una linea di credito con diverse banche, con Morgan Stanley come istituto principale. A livello di tempistiche, l’approdo a Wall Street dovrebbe avvenire a marzo dell’anno prossimo. Se l’operazione si concretizzerà con successo sarebbe l’IPO più importante dopo quella di Alibaba del 2014 in termini di capitalizzazione. Allo stato attuale Snapchat è valutata tra i 18 e i 20 miliardi di dollari, grazie all’ultima raccolta fondi dello scorso maggio. In totale Snapchat ha raccolto circa 2,5 miliardi di dollari. La pubblicità traina la valutazione di Snapchat A spingere la valutazione di Snap, considerata da molti “eccessiva”, è stata la crescita notevole dei ricavi da quando il servizio ha introdotto le inserzioni pubblicitarie nel 2014. Se, infatti, l’anno scorso la società ha registrato entrate per 60 milioni di dollari, le previsioni per quest’anno parlano di un balzo tra i 250 e i 350 milioni. E le stime per l’anno prossimo, corroborate da uno studio di eMarketer rilasciato lo scorso mese, parlano già di 1 miliardo  di fatturato. Allo stato attuale, Snapchat non è ancora profittevole, spiega il Wall Street Journal, perché sta concentrando i suoi sforzi per aumentare i ricavi e trovare nuovi modi di monetizzare la sua base utenti, di cui non si conoscono numeri ufficiali se non che sono 150 milioni al giorno - più di Twitter - con una nutrita presenza anche in Europa. Europa dove Snapchat ha di recente lanciato gli uffici parigini, con l’ingresso di publisher francesi all’interno della sezione Discover nella versione dell’applicazione transalpina. La monetizzazione avviene tramite annunci posizionati nella sezione Storie popolata dai media partner e dai video diari degli utenti che navigano la piattaforma. I marketer possono anche comprare geofiltri e “lenses”, per brandizzare le fotografie e i filmati degli user, come fatto da Algida per una recente campagna a sostegno del brand di gelati Magnum. Un anno magro di IPO in america La conquista della Borsa da parte di Snapchat darebbe un po’ di respiro al mercato finanziario americano. Quest’anno è stato molto magro per le IPO a Wall Street, soprattutto per l’ad tech, con gran parte delle società quotate che hanno visto scendere drasticamente la propria capitalizzazione di mercato. In questo contesto va ricordata la freschissima IPO di The Trade Desk, che invece è stata un successo con la valutazione della società californiana schizzata a 1 miliardo di dollari. Sullo sfondo la crisi delle aziende storiche, Yahoo e Twitter su tutte. Tornando a Snapchat, una valutazione attorno ai 25 miliardi darebbe ragione alla scelta del suo fondatore e ceo Evan Spiegel di rifiutare l’offerta da 3 miliardi di dollari da parte di Mark Zuckerberg. Quella che da molti fu considerata una pazzia, è stata invece una mossa azzeccata, per la felicità dello stesso Spiegel, che si prepara a convolare a nozze con la top model Miranda Kerr.