Autore: Redazione
23/03/2016

Rai Pubblicità, adv online a +7% nei primi due mesi

Buone le performance sul web grazie alla spinta di video e mobile

Rai Pubblicità, adv online a +7% nei primi due mesi

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Parte bene il 2016 di Rai Pubblicità sul fronte web, area di cui è responsabile Francesco Barbarani, con una crescita della raccolta nel primo bimestre del 7% sul pari periodo dell’anno scorso. «Siamo ovviamente contenti per questo risultato che premia la nostra offerta - spiega lo stesso Barbarani a DailyNet -. In questo senso vorrei sottolineare la performance molto positiva di “The Voice”, che ha registrato un aumento della raccolta a due cifre, per la parte digital, rispetto all’anno scorso. Un altro elemento che ha viaggiato a pieno ritmo è stato il video, che si conferma il formato principe della nostra offerta. E non potrebbe essere altrimenti data la grande e articolata proposta di qualità in termini di contenuti da parte di Rai. Ora però siamo concentrati su aprile, mese in cui ci attendiamo risultati positivi». E poi, arriverà il periodo di fine primavera/inizio estate, con lo sport che ritorna ad arricchire l’offerta di Rai Pubblicità: «L’iniziale andamento dell’anno e gli eventi sportivi, come la Formula 1 partita domenica scorsa, gli Europei di Calcio di giugno e le Olimpiadi di Rio De Janeiro, ci fanno sperare di poter proseguire questo trend positivo». Programmatic, l’affare si fa serio Dopo una fase di test in open market con Rubicon Project avviata a dicembre dell’anno scorso, Rai Pubblicità ha intensificato le proprie attività in campo programmatic, aprendo a inizio 2016 ai private deal. «Continuiamo a utilizzare, provare e sperimentare questa tecnologia: i volumi che facciamo sono ancora piccoli ma il mercato sta rispondendo bene e stiamo crescendo anche qua», ha precisato Barbarani. Mobile, l’affare è già serio Nella nota in cui Rai Pubblicità annunciava i risultati dei primi due mesi dell’anno è stato enfatizzato il risultato delle app del servizio pubblico, che hanno totalizzato 13,5 milioni e mezzo di download, di cui 8 milioni riguardano l’app Rai.tv, oltre 1,4 milioni l’app di Radio Rai e oltre 800 mila quella di Rainews, segnando un +24% su analogo periodo 2015. Una crescita rilevante determinata da punti di forza quali l’ottima sinergia tra tutte le piattaforme digitali di Rai (web, smart tv e mobile) e la totale gratuità di servizi e di contenuti per gli utenti. Due temi, quello del mobile e l’integrazione, su cui Barbarani è voluto ritornare: «Il mobile si inserisce in modo naturale nella nostra offerta. Il nostro obiettivo, infatti, è garantire agli investitori pubblicitari la possibilità di condurre pianificazioni su tutti i touch point». Le app, dallo sport all’entertainment Rai.tv offre lo streaming di eventi sportivi in diretta, come l’andata della finale di Tim Cup Juventus - Inter, in cui la piattaforma ha registrato circa 500mila visualizzazioni nell’intero arco della giornata. Ma l’app Rai.tv non è solo calcio: durante il Festival di Sanremo ha totalizzato circa 1 milione di visualizzazioni da parte di utenti che hanno potuto guardare non solo la diretta in simulcast, ma anche rivedere le performance degli artisti dai video on demand. Importanti infine anche i progetti crossmediali di Product Placement e le Inziative Speciali che, inserendo armonicamente il brand nel percorso narrativo di programmi di intrattenimento e fiction, ne aumentano il ricordo e la familiarità senza distogliere l’attenzione dal prodotto editoriale.  Un’occasione strategica per gli investitori che possono contare anche su una visibilità che continua dopo la messa in onda televisiva.