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Già al via i preparativi per l’eurobest di Roma

Autore: Redazione


I preparativi sono iniziati. La call for content aprirà ai lavori esteri tra pochi giorni e molti giurati sono già stati selezionati. Il festival europeo della creatività «sarà un’occasione per generare networking, favorendo lo scambio di idee, le collaborazioni e la crescita del segmento in ogni Paese» spiega la direttrice Louise Benson nel dialogo con DailyMedia

Dopo i Cannes Lions della settimana scorsa, la creatività inizia un percorso eremitico verso il prossimo premio, questa volta continentale. La meta non è né vicina né lontana, sia geograficamente sia temporalmente. La firma del protocollo d’intesa tra il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle Politiche Europee, Sandro Gozi, e l’Amministratore Delegato di Lions Festivals, Philip Thomas, ufficializza il prossimo appuntamento con le agenzie, fissato per il 20 novembre a Roma, dove si terrà l’eurobest, il festival della creatività europea. Al contrario di Cannes, dove tutto è enorme e piuttosto dispersivo, la manifestazione della Capitale avrà una dimensione più «local, più intima. In modo da facilitare il networking internazionale, che fa crescere anche le realtà nazionali», come spiega a DailyMedia Louise Benson, direttrice di eurobest. I preparativi sono già iniziati, la call for content è partita alla fine di maggio in Italia e si avvierà a inizio luglio negli altri Paesi. Il board sta decidendo il programma di contenuti e di approfondimenti che si spalmerà sulla tre giorni romana; e la lista dei giudici è stata quasi definita completamente. I giurati italiani Tra questi ci saranno anche molti italiani: Karim Bartoletti, Partner and Executive Producer di Indiana Production Company, Presidente di giuria della categoria Film Craft, e Bruno Bertelli, Executive Creative Director di Publicis e Presidente di giuria della categoria Film and Print & P&P Craft. Poi, Caterina Tonini, Councillor and Board Member di Havas PR, Presidente per la categoria PR; Davide Boscacci, Group Creative Director di Leo Burnett, giurato nella categoria Interactive, Mobile and Digital Craft; Fabio De Vecchi, Executive Creative Director di Sudler & Hennessey, giurato nella categoria Healthcare; Ludovica Federighi, Head of Branded Content di Magnolia, giurata nella categoria Entertainment; Vicky Gitto, Chairman & Chief Creative Officer di Y&R, giurato nella categoria Outdoor & Radio; Carla Leveratto, Group Creative Director di Gruppo Roncaglia, giurata nella categoria Direct; Alicia Matilda Lubrani, Head of Marketing Communications di Samsung, giurata nella categoria Innovation & Creative Data; Paola Manfroni, Partner & Creative Director di Marimo, giurata nella categoria Design; Graziana Pasqualotto, Managing Director di OMD, giurata nella categoria Media; e Alessandro Sabini, Chief Creative Officer di McCann World Group, giurato nella categoria Promo & Activation. A breve verrà nominato anche il giurato per la categoria Creative Effectiveness. Per capire bene cosa succederà a Roma, DailyMedia ha chiesto un commento direttamente a Louise Benson. Come considera l’edizione di quest’anno dei Cannes Lions? «Sebbene sia presto per commentare a fondo, è stata un grande successo. Hanno partecipato molte agenzie e abbiamo assistito a un innalzamento del livello della creatività. Quest’anno, poi, per la prima volta sono state premiate agenzie provenienti da ben sette Paesi, a dimostrazione che tutto l’ecosistema sta crescendo. Inoltre, ho notato una forte volontà nell’instaurare dialoghi sui temi creativi, presenti e futuri. E’ così che si alza l’asticella». La prossima tappa dell’eurobest sarà Roma. Quali sono, per lei, le differenze con i Cannes Lions? «I principi sono più o meno gli stessi: le categorie sono molto simili, ci saranno seminar, giurie internazionali e premi per i giovani talenti. Quello di Cannes è un evento di dimensioni enormi, che ha il chiaro fine di ispirare la creatività dei partecipanti attraverso testimonianze ed esempi pratici di eccellenze. Eurobest, invece, ha una filosofia più orizzontale, lascia più spazio al networking e alla co-creazione. Insomma, è un evento con una dimensione più “local”, che permette una crescita a livello territoriale grazie al confronto e alle collaborazioni internazionali». Verranno aggiunte nuove categorie quest’anno? Introdurremo nuovi premi: Digital Craft si concentrerà sull’abilità tecnica e la maestria creativa nel settore digitale; Entertainment sostituirà la categoria del Branded Content & Entertainment; Music si aggiungerà alle sezioni della categoria Entertainment; Creative Data valuterà l’applicazione o interpretazione dei dati come parte integrante dell’idea creativa e della sua esecuzione. Tecnologie come la virtual reality sono state indicate come i prossimi veicoli per lo storytelling. Saranno pronte per essere premiate nelle prossime edizioni dei festival? E i nuovi orizzonti della creatività? «È presto per dirlo. Sono tecnologie in via di sviluppo e probabilmente all’inizio entreranno a far parte di categorie già esistenti. Per quanto riguarda gli orizzonti creativi è molto difficile fare una previsione. Sono costantemente sorpresa dai nuovi stili e i nuovi modi che i creativi elaborano per rinnovare l’efficacia dei loro prodotti pubblicitari. Non si può mai dire quale sarà la loro prossima mossa».

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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