Autore: Redazione
27/06/2016

Ogni giovedì appuntamento con la nuova serie “Jane the Virgin”

Ogni giovedì appuntamento con la nuova serie “Jane the Virgin”

Commedia, musical, telenovela, thriller, “cuciti” con il filo dell’ironia e del sorriso per raccontare la storia di una ragazza vergine che rimane incinta per un errore medico. Una vicenda in cui si specchiano molti temi di stretta attualità: dalla famiglia allargata alla stepchild adoption, dalla fecondazione assistita alla religione. E’ la nuova serie “Jane the Virgin” che Rai2 propone da questa settimana e ogni giovedì alle 21.15, dopo il grande successo e i riconoscimenti ricevuti negli Stati Uniti. In particolare, “Jane the Virgin” ha ricevuto, nel 2015, tre nomination al  Critic’s Choice Television Award e ha vinto il Peabody Award, un American Film Institute Award e due Imogen Award, mentre Gina Rodriguez si è aggiudicata il Golden Globe come miglior attrice protagonista. E’ la storia della ventitreenne Jane Gloriana Villanueva, che sogna di insegnare e diventare una scrittrice, e per pagarsi gli studi lavora come cameriera in un hotel di Miami, la città in cui vive. Ha una storia d’amore con Michael, un ambizioso detective che la ama incondizionatamente, disposto persino ad accettare la decisione di Jane di non avere rapporti pre-matrimoniali. Non è una scelta semplice, quella di Jane, divisa tra l’amore per la madre Xiomara, rimasta incinta di Jane appena sedicenne, e quello per nonna Alba, una donna puritana e bigotta, che la mette in guardia, sin dall’adolescenza, sui rischi del sesso pre-matrimoniale, per non ripetere gli stessi errori della madre. Tuttavia, durante un normale controllo ginecologico, la dottoressa attua erroneamente su Jane un’inseminazione artificiale, utilizzando la provetta di un donatore. Il campione appartiene a Rafael, un playboy sopravvissuto a un tumore, nonché nuovo proprietario dell’hotel dove lavora Jane, ed anche una sua ex cotta estiva. Poche settimane dopo, Jane scopre di essere rimasta incinta ed è quindi costretta a dover prendere delle decisioni determinanti per il corso futuro della sua vita.