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Motosprint: una vera rivoluzione dopo 40 anni di storia

Autore: Redazione


Mercoledì a Milano, alla Segheria di Carlo e Camilla, una festa per celebrare il rilancio del magazine, che punterà molto più sugli approfondimenti, sui racconti, sulle inchieste, sulle interviste, sui commenti e sulle immagini

Motosprint, il settimanale che da sempre è sinonimo di racing a due ruote, in Italia e nel mondo, si è rinnovato completamente. Negli anni ci sono stati degli aggiornamenti e oggi, dopo quaranta anni di storia, è arrivato il momento della rivoluzione, raccontata in concomitanza dell’EICMA di Milano, in una location esclusiva, la Segheria di Carlo e Camilla. Motosprint ha invitato amici ed estimatori, riunitisi mercoledì scorso. Motosprint, prima ancora di essere una rivista settimanale, è un brand, amato dai piloti e da tutte quelle persone che vivono nel pianeta moto. Il nuovo magazine Il nuovo Motosprint è stato progettato per affrontare una sfida che negli anni passati non era stata presa in considerazione, perché il mondo era diverso, lontano dalla rivoluzione digitale che stiamo vivendo. Internet ha cambiato la vita delle persone e soprattutto il modo in cui le persone leggono e cercano le novità. L’idea che sta alla base del nuovo Motosprint è prendere coscienza del fatto che la rete gestisce e divulga le notizie. Per questo motivo le pubblicazioni cartacee devono evolversi e per questo motivo la Conti Editore ha deciso di realizzare un prodotto di alta qualità, che punterà sugli approfondimenti, sui racconti, sulle inchieste, sulle interviste, sui commenti e sulle immagini. L’immagine sul nuovo Motosprint torna grande protagonista. L’immagine, che da sola, anche con un breve testo, o addirittura senza testo, è notizia. Enrico Borghi, il direttore che ha deciso di cambiare Motosprint, ha dichiarato che “dobbiamo fare vedere e raccontare tutto quello che lo smartphone non può mostrare e spiegare. In sostanza, tutto quello che in un cellulare sta stretto dobbiamo farlo noi. Non solo. Dobbiamo stare vicini a quelli che vanno in moto. Motosprint deve diventare un veicolo che trasporta idee, il salotto buono del Motociclismo, aperto a coloro che amano la moto. Motosprint deve raccogliere la passione che ancora c’è nel pianeta due ruote. Perché la passione c’era, c’è e ci sarà sempre, in quanto la moto è sinonimo di emozione”. Motosprint è cambiato perché internet è stato un terremoto nel settore dell’editoria, dove il concetto di giornali sta cambiando. Il web ha snaturato i quotidiani, che hanno invaso il territorio dei periodici, i quali, a loro volta, devono modificare la loro essenza. I settimanali, di cui Motosprint è il massimo esponente, devono continuare a garantire un’informazione dagli elevati standard qualitativi, divulgandola con la stessa rapidità a cui i lettori sono abituati. Ciò che è cambiato è il significato di elevati standard qualitativi, tali solo quando si riesce ad andare oltre la notizia, a spiegare cosa c’è oltre l’apparenza. La nuova grafica di Motosprint è il contenitore di servizi inediti, che velocemente rivoluzioneranno il giornale. La Conti Editore, con Enrico Borghi, ha costruito una moto nuova, che adesso dovrà essere sviluppata. Ora iniziano i test invernali, al termine dei quali il nuovo Motosprint sarà pronto ad affrontare la nuova stagione agonistica. Nel nuovo Motosprint il settore della produzione di serie sarà trattato come lo sport. In sostanza il prodotto acquisterà il valore che merita, senza ovviamente dimenticare il DNA di Motosprint, ovvero le corse. Si percepirà un cambio di ritmo della rivista, perché la gente si è abituata a leggere poco e velocemente. Per questo gli articoli più lunghi saranno seguiti da pezzi più corti ma non per questo banali; così come gli articoli più complessi si alterneranno a pezzi più “leggeri”. Infine, Motosprint si avvicinerà alle donne, perché la passione per le due ruote è qualcosa che appartiene a tutti. Quella passione che il web disperde un po’ consumandola in fretta.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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