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Mosaicoon: Luca Di Persio è il nuovo Head of Marketing Communications

Autore: Redazione


L’azienda di origine siciliana, di recente nominata “Most innovative company of the year in Europe”, si appresta a lanciare Essentials, nuovo prodotto destinato al mercato internazionale. Nel frattempo la società ha rafforzato il team e le strategie di posizionamento

Mosaicoon continua la rapida scalata del mercato italiano e internazionale. In soli 6 anni è passata da start up siciliana a best practice riconosciuta a livello internazionale, che sta esportando il proprio prodotto oltre i confini nostrani, in Europa a partire dalla sede londinese fino in Asia negli uffici di New Delhi, Seoul e Singapore inaugurati da pochi mesi. La “Sharing Entertainment Company” siciliana si appresta, inoltre, a lanciare Essentials, il prodotto che promette di cambiare definitivamente il paradigma del mondo media. Per farlo ha deciso di potenziare la propria divisione marketing consolidandola con un nuovo ingresso nel team. Si tratta di Luca Di Persio che ricoprirà il ruolo di head of marketing communications e che in questa intervista esclusiva racconta la sua esperienza professionale e spiega quali saranno le nuove strategie di posizionamento. Il team di Mosaicoon si completa anche con Fabiana Cumia alla guida di una unit di Corporate Communications, che punterà il sui valori e la visione dell’azienda e con Pietro Ronchetti che entra in azienda nel ruolo di head of media agencies and partnership affiancando il team commerciale di Andrea Staderini per il centro e sud Italia e di Filippo Loverre per il nord dalla sede di Milano. esterno_2396

Comevede Mosaicoon e perché ha scelto questa società per continuare il suo percorso professionale?

  Credo che Mosaicoon sia una best practice italiana senza eguali, è una società dal tempo perfetto. Oggi fare innovazione è un’attività complessa, ma ancora più difficile è riuscirci nel momento giusto. Se una novità arrivasse in anticipo rischierebbe di non essere compresa, in ritardo di portare solo delusione. Mosaicoon ha un ottimo senso del tempo. Ha una piattaforma di sharing entertainment con la capacità di rivoluzionare il mondo del media e di aprire alle aziende l’opportunità di comunicare attraverso i contenuti video in modo assolutamente innovativo, flessibile e meno costoso.  

Con che ruolo fa il suo ingresso in Mosaicoon? Con quali obiettivi?

  Il mio ruolo è quello di “accelleratore”, intervengo su un prodotto con un enorme potenziale, con il compito di renderlo appetibile e funzionale per il mercato. Sono, infatti, entrato nel team di Mosaicoon lo scorso luglio con il compito di ridefinire le strategie di posizionamento dell’azienda e le politiche di esportazione di prodotto. Abbiamo lavorato alla proposizione del prodotto sul mercato APAC, dove è stato lanciato e sta già dando feedback positivi. La piattaforma di Mosaicoon disponeva già di un’offerta innovativa e apprezzata, io mi sto occupando di guidare il team nella razionalizzazione del marketing per riuscire a trasmettere al mercato la rivoluzione che stiamo attuando. Vedrete i primi risultati di questo lavoro con Essentials, che lanceremo il prossimo 18 ottobre allo Iab Seminar Video. luca-di-persio_foto-315x414 Luca Di Persio  

Qual è il suo trascorso professionale? Cosa l’ha portata all’Isola delle Femmine, a Palermo?

  Ho ricoperto i ruoli di head of digital e head of marketing in tech company e agenzie di marketing e comunicazione di livello internazionale e, negli anni, ho affinato la mia esperienza nell’ambito del tech marketing e della digital transformation. Mi sono sempre occupato di accelerare un prodotto sul mercato e di attivare il fine tuning del “go to market”. Nel 1997 ho fatto il mio ingresso in TINit, poi acquisita da Virgilio, dopo aver lavorato lato cliente sono passato all’agenzia, in JWT. Dopo aver fondato l’agenzia indipendente Egolab, pioniera delle creatività delle campagne basate sulle performance, l’ho venduta nel 2012 per essere poi consulente di new digital. Questo percorso mi ha portato a incontrare realtà innovative come Forward e TBWA, nelle quali ho gestito numerosi progetti di e agenzie di marketing e comunicazione di livello internazionale, per le quali ho gestito numerosi progetti di digital transformation , fino all’Internet of Things.  

Perché Mosaicoon?

  Mosaicoon è una vera e propria best practice italiana, progetti e piattaforme del genere sono considerate quasi “normali” oltreoceano, nella Silycon Valley, mentre in Italia rappresentano una vera e propria voce fuori dal coro. La pubblicazione degli ultimi dati del PIL italiano evidenzia una velocità di crescita del mezzogiorno dimezzata rispetto al resto del paese, dato che ci rattrista ma che ci sprona a mantenere con fierezza l’headquarter in Sicilia. Mosaicoon ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti internazionali dove è stata premiata proprio l’idea innovativa che sta alla base del nostro lavoro, non un semplice progetto o una campagna ben riuscita, e questo oltre ad aumentatre notevolmente la percezione positiva dell’azienda sul mercato a livello internazionale ci ha dato la spinta giusta per fare sempre meglio.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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