Autore: Redazione
27/07/2016

Mobile banking in Italia: 5,5 mln di utenti, crescita del 15% nel 2015

A raccontarlo con dovizia di particolari il rapporto annuale realizzato da ABI Lab in collaborazione con la School of management del Politecnico di Milano. Sancito il sorpasso ai collegamenti via pc

Mobile banking in Italia: 5,5 mln di utenti, crescita del 15% nel 2015

Quando i numeri si fanno avanti, c’è poco da obiettare. Se poi si entra nel campo bancario, è inutile girare la testa dall’altra parte: 5,5 milioni sono stati gli utenti attivi della banca in “mobilità” durante il 2015, con una crescita del 15% sull’anno precedente. Insomma, lo scorso anno è avvenuto il sorpasso delle connessioni in mobilità degli italiani rispetto a quelle con personal computer. In linea con questa tendenza, le banche garantiscono una presenza forte, completa e differenziata, per calibrare l’offerta con le aspettative sempre crescenti ed evolute del cliente mobile. Il rapporto annuale, realizzato da ABI Lab, il Consorzio per la ricerca e l’innovazione per la banca promosso dall’ABI, in collaborazione con la School of management del Politecnico di Milano, fa il punto sullo sviluppo e sulle potenzialità del mobile banking. L’indagine è stata condotta su un campione di banche rappresentativo di circa il 50% del mondo bancario.

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L’offerta di mobile banking

Il 64% degli utenti attivi su canali mobile utilizza il servizio da smartphone (2,9 milioni), il 27,5% dal sito mobile (1,2 milioni), mentre il restante 8,5% dal tablet (460 mila). Si evidenzia che nel 2015 il 29% degli utilizzatori di home banking tramite pc utilizza anche lo smartphone per accedere ai servizi bancari, con una crescita del 22% rispetto al 2014. Secondo lo studio ABI Lab, tutte le banche offrono applicazioni per i due sistemi operativi più diffusi sul mercato (iOS e Android), mentre il 64% è già posizionata anche su Windows. Accanto all‘applicazione classica che si può facilmente scaricare sullo smartphone e sul tablet, il 68% delle banche offre un’app ad hoc per la compravendita di strumenti finanziari; il 45% un’applicazione che consente di effettuare o accettare pagamenti elettronici con carte di credito o debito collegando il dispositivo mobile al Pos; mentre il 41% ne ha una dedicata a servizi di pagamenti diretti tra persone (p2p) e una per la gestione della finanza personale. Sono presenti anche app per i servizi di assistenza ai clienti (33%), per il borsellino elettronico, ossia per il cosiddetto wallet (27%) e per la comunicazione (14%).

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Servizi più usati dai clienti di mobile banking

Negli ultimi anni si è verificata una vera e propria esplosione nell’utilizzo di applicazioni per smartphone e tablet. Su ogni dispositivo mobile sono installate mediamente circa 30 app (32 nel caso dello smartphone e 28 per i tablet). Tra le app installate quelle che sono utilizzate almeno una volta al mese sono in media 10 nei tablet e 13 per gli smartphone, mentre oltre un terzo delle applicazioni installate su un dispositivo mobile vengono sfruttate solo una o due volte in tutto. Tra le funzionalità dispositive quasi tutte le banche offrono la possibilità di pagare i bollettini (82% su smartphone, 87% su tablet). Tra gli altri servizi, spiccano i trasferimenti di denaro tra persone e i prelievi da sportelli automatici senza l’utilizzo della carta che, stando alle previsioni delle banche, tra 3 anni saranno presenti su più di 8 realtà su 10.