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MN Holding: lo smart working sui social e un 2016 a +10%

Autore: D Sechi


La struttura, consulente per la comunicazione di aziende quali Sky e Fox, tra le altre, vara progetto con l’ausilio di sei vignette disegnate da Obo Digital. L’amministratore unico Serena Pace racconta le ultime evoluzioni della sigla

Lavorare meno, lavorare meglio. O anche operare in maniera più organizzata porta a risultati qualitativamente e quantitativamente superiori. O no? Una diatriba su cui si discute da tempo immemore, in Italia probabilmente da quasi mezzo secolo, tra alzate di spalle e alzate di voce, quando non si incorre in vere e proprie sollevazioni popolari. E se potessimo lavorare da casa? Oggi sta prendendo piede la dicitura smart working e MN Italia, filiale di MN Holding, che di innovazione se ne intende, prende la palla al balza e prova a spiegare cosa ci sia dietro quello che potrebbe trasformarsi in trend; e lo fa utilizzando l’arma della vignetta. Una serie di tavole, sei per la precisione, che costituiscono le fondamenta della campagna dedicata all’argomento pianificata a livello social su Facebook, Twitter e Instagram. Le vignette sono state disegnate da Obo Digital - società del gruppo MN Holding.     Un giorno di smart working alla settimana leva il medico di torno Sei visual animati, che ritraggono il lavoratore nella doppia veste, a casa e in ufficio. Si parte con la vignetta che paragona la pausa pranzo gratificante al triste snack della macchinetta del lavoro, passando per quella sul traffico giornaliero fino alla possibilità di vivere appieno la famiglia conciliando il lavoro con la vita di casa. Da anni consulente per la comunicazione di aziende di primo piano dell'entertainment come Sky, Publispei, Fascino, Fox e di personaggi come Andrea Bocelli, Adriano Celentano e Paola Cortellesi, MN Italia ha intrapreso il progetto che consente ai dipendenti di lavorare anche da casa. Un'opzione che consentirà all'agenzia, con la stessa efficienza, di incontrare le esigenze dei suoi dipendenti come quella di ottimizzare i tempi nella propria giornata di lavoro, evitando tutti i giorni lunghi percorsi tra casa e ufficio, o quella di poter incidere nelle performance aziendali indipendentemente dalla presenza in ufficio utilizzando al meglio la tecnologia. Un giorno di smart working a settimana, con l’obiettivo di combinare al meglio gli impegni personali con quelli dell’agenzia. Una delle sei vignette dedicate allo smart working Una delle sei vignette dedicate allo smart working   Diversificare vuol dire crescere: +10% di fatturato nel 2016 Un approccio diverso in chiave lavorativa dovrebbe essere sempre considerato un’opportunità e non un limite. È il pensiero di Serena Pace, amministratore unico di MN Italia: «Certo, servono intelligenza collaborativa e condivisione dei lavoratori rispetto alla strategia, ai valori e agli obiettivi, e un nuovo approccio dei manager. In questo senso, lo smart working è legato al concetto di produttività e non solo a quello, sempre più prioritario, dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, tra esigenze aziendali e familiari, tra produttività e soddisfazione personale. E anche i progresso tecnologico gioca la sua parte fondamentale. È chiaro che qualche stagione fa simili discorsi, senza una adeguato supporto tecnico, non avrebbero mai avuto neanche una lue puntata». Cambiare approccio, diversificare, che poi è anche quello che fa MN Italia nelle proprie attività: «Diversifichiamo le aree in cui possiamo lavorare e accogliere i vari budget. Collaboriamo con la tv, ma anche con il turismo, l’ambito del food e dello sport. E nel corso dei prossimi mesi allargheremo ulteriormente la nostra operatività in ambito digitale e di branded content. Consapevoli che target più profilati e scelte maggiormente specializzate portino a obiettivi mirati e focalizzati al meglio. Processi che di fatto abbiamo già avviato da tempo e infatti le previsioni di chiusura del 2016 parlano di un +10% per MN Holding. Ma l’anno non è ancora finito».  

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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